Quidditch e Bolidi Inaspettati

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CAPITOLO NOVE – QUIDDITCH e BOLIDI INASPETTATI

Ciao a tutti!!! Ecco un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia!!! Come sempre, grazie a tutti voi!!!
Baci,
JJ


Rose guardò Alice indossare gli abiti da Battitrice. Quella mattina si sarebbe svolta la prima partita di Quidditch della stagione ed Alice era nella squadra di Grifondoro, così come Grace. Grace era la Cercatrice ed era entrata subito al secondo anno e nessuno da allora aveva preso il suo posto.

"Alice che hai? Forza che è la prima partita e dobbiamo essere cariche!" Sbraitò Grace mentre si legava i capelli in una coda alta.
Rose non voleva dire chiaro e tondo a Grace che era meglio lasciare stare Alice, che oggi era meglio adottare con lei la filosofia "vivi e lascia vivere", quindi scosse un po' la testa di lato in direzione di Grace e assunse un'espressione significativa.
Purtroppo Grace non carpì il messaggio.

"Aliiiiiiiiiiice! Cos'è quel muso!!! Fammi un sorriso, forza!!! Guarda che se non ci sei tu a proteggermi dai Bolidi, il Boccino mica lo prendo! E poi la prossima l'abbiamo contro Serpeverde quindi dobbiamo metterci in vantaggio già da ora! Se tu fai la morta già da ora!"

Rose decise di intervenire. Era meglio evitare una strage. "Grace, Ali è solo un po' stanca. Stanotte non ha dormito bene. Perché non vai giù a fare colazione intanto che noi arriviamo tra poco?"
Questa volta Grace aveva capito che c'era qualcos'altro sotto e decise di seguire il consiglio di Rose.

"Va bene. Certo, certo. Vado giù prima che Susan si finisca tutto." Fece una risatina nervosa, salutò le amiche e uscì dal dormitorio.

"Rosie, io non so se ce la faccio. Mi fa troppo male vederlo e soprattutto vederlo con quella gallina. Tutti picci picci, piccolina, biscottino, tenerino. Che nervoso! Posso tirargli addosso un bolide?" Sul volto di Alice si aprì un sorriso speranzoso.

"Facciamo di no, eh! Che poi ti espellono e poi Grifondoro perde."

"Ah, grazie! Lo sapevo che saresti stata dalla sua parte. Dovevo immaginarlo. E' tuo cugino. Figurati. Io sono solo l'amica che conosci da quando sei nata, niente di che, lo so. Eh, va
beh si vede che era destino per me rimanere sola per sempre."

Rose iniziò a spazientirsi. Se c'era una cosa che odiava erano le persone che si piangevano addosso. E soprattutto, se a farlo era la sua migliore amica che da sempre era la persona meno piagnucolosa sulla faccia della Terra...

"Alice, ti prego smettila. Finiscila di piangerti addosso. Io non sto dalla parte di nessuno. Non puoi chiedermi di schierarmi e in ogni caso non lo farei. Avete sbagliato entrambi, non solo lui... quindi ora sai cosa puoi fare? Puoi finire di vestirti, fare qualcosa a quei capelli che ti ritrovi che credo tu non stia pettinando da settimane e-"

"Ehi!!!"

"E' vero. Non negarlo! E fammi finire... E andare in campo e fare il culo a tutti. Poi, come ti ho detto ieri, tu il tuo l'hai fatto. Ora tocca ad Al fare la sua mossa. Se non la fa, amen. Ma nel
frattempo non puoi aspettare per tutta la vita che lui smetta di fare il coglione. Ok?"

"Ok, capo."

"Brava, così ti voglio, E ora vado giù in Sala Grande che ho fame."


Rose uscì dalla Sala Comune di Grifondoro e si diresse verso la Sala Grande. Le dispiaceva davvero per Alice e per Albus, quei due erano davvero due testoni ma sotto sotto sapeva che prima o poi sarebbero finiti insieme. Non sapeva né come, né perché, né quando, ma sapeva che sarebbe successo. La professoressa Cooman sarebbe stata fiera di lei e del suo Occhio Interiore.
La sera prima era stato orribile vedere Alice piangere disperatamente. Non l'aveva mai vista così. Appena aveva ammesso di aver baciato Albus, Rose aveva avuto visioni di una tenera famigliola tra la sua amica e il cugino, due maschietti dai capelli neri e una piccola bambina dai capelli biondi e gli occhi verdi. Si era immaginata il loro matrimonio, la Tana allestita a festa, il suo abito da damigella d'onore – perché sì, sarebbe stata lei la damigella d'onore- e poi tutto era caduto in mille tristissimi pezzi, quando Alice aveva iniziato a raccontare nei particolari la vicenda.
I due si erano visti una settimana dopo il banchetto del primo giorno di scuola, per scontare la loro punizione. Rose si ricordava di quanto Alice si era lamentata di dover passare ben quattro ore insieme a suo cugino ma Rose aveva ancora in mente il bacio tra lei e Scorpius quindi viveva tutto come da dentro una bolla di sapone. Tutto era ovattato e tutto aveva poca importanza.
Comunque, i due si erano visti alle otto in punto davanti allo studio del padre di Alice, il quale gli aveva ordinato di pulire tutti i bagni del quinto piano, compreso quindi anche l'enorme Bagno dei Prefetti. Ovviamente senza magia. Decisamente troppo facile se no. Dopo tre ore si erano trovati dentro il bagno dei Prefetti avevano dato il via alla pulizia. Era tutto filato liscio fino a quando Albus non aveva preso in mano uno spruzzino e aveva iniziato a bagnare Alice.

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