Petrichor #Wattys2019

CAPITOLO 1

Quella mattina fui svegliata dal mio cellulare che non cessava un attimo di squillare. Sussultai mettendomi seduta sul letto, con un braccio teso a sorreggermi.
Presi il cellulare leggendo il nome della mia migliore amica sullo schermo.
'Pronto?' Mormorai ancora assonnata strofinandomi l'occhio sinistro.

'Solène, meno male, quando avevi intenzione di svegliarti?! Muoviti sono le cinque di mattina, tra esattamente un'ora e mezza abbiamo il volo!'
Sussultai sentendo le parole della mia amica e scesi velocemente dal letto.

'Okay okay, mezz'ora e sono pronta, promesso.'
Attaccai senza darle il tempo di rispondere. Povera, le avevo promesso che mi sarei svegliata puntuale per arrivare in anticipo...ah! Se ve lo state chiedendo, sì, lei partirà con me. Presi dei panni puliti e andai velocemente in bagno per poi spogliarmi ed entrare nella doccia urlando al contatto dell'acqua gelida contro la mia pelle.
Dopo un paio di imprecazioni finii di lavarmi e uscii velocemente dalla doccia, mi asciugai e m'infilai l'intimo pulito mordicchiandomi il labbro, guardando i panni che avevo precedentemente preso e poggiato sul mobiletto del bagno.
<<uhm chissà se vanno bene questi.>> pensai tra me e me. Sbuffai e tornai in camera ancora solo con l'intimo. Decisi di mettermi un vestitino molto più floreale e poco sobrio rispetto ai vestiti che avevo precedentemente preso e portato in bagno.

Sì, non potevo decisamente definirmi una influencer in fatto di stile.

Finisco di prepararmi, prendo la valigia, le chiavi e tutto l'occorrente, per poi uscire di casa, chiuderla a chiave ed andare verso la macchina.

Mi giro verso la casa dove avevo trascorso finora la mia vita e per fortuna mi ricordo di lasciare le chiavi sotto al tappeto d'ingresso, una ditta nei giorni a seguire mi avrebbe portato tutte le cose a Milano e l'agenzia si sarebbe occupata di trovare un acquirente per la casa.
Cerco le chiavi della macchina dentro la mia borsa, aprendo la macchina una volta trovate, entrando velocemente, dopo aver riposto la valigia nel cofano.
<<Da oggi cambierà tutto: nuova vita, nuovi amici, l'università...tutto quello che ho sempre desiderato.>>

Partii a tutta velocità per poi arrivare alle sette meno venti all'aeroporto, dove la mia migliore amica mi aspettava pazientemente, rossa in viso dalla rabbia. Scesi dalla macchina chiudendo lo sportello e prendendo la valigia dal cofano per poi bloccare la macchina e andare verso la mia cara amica.

'Era ora principessa Solène.' Disse furibonda ironicamente.
Alzai gli occhi al cielo dopo aver sentito la sua frase.

Non sono mai stata ritardataria in vita mia ma da qualche anno il tempismo non fa piu' parte di me.
'Scusami, non è suonata la sveglia. Comunque ora sono qua, no? Quindi perché arrabbiarsi così tanto?!' Sbottai leggermente.
La mia amica sbuffò.
'Hai ragione, scusami Smith.'
Feci un sorrisino.
'Io ho sempre ragione, Danardi.'
Dissi soddisfatta e la ragazza mi spinse leggermente ridacchiando.
'Dai, andiamo a fare il check-in dormigliona.'
Disse avviandosi all'interno dell'aeroporto ed io la seguii con passo felpato, mordendomi nervosamente il labbro.

Entrai all'interno dell'edificio dove una quantità illimitata di persone occupavano l'enorme spazio, oltre ovviamente alle file di negozi e bar. I miei occhi erano rapiti da tutto questo caos così nuovo per me, talmente tanto da procurami le farfalle nello stomaco dall'emozione.

Seguii la mia migliore amica con il cuore in gola, euforica per la partenza.

Persa nei miei pensieri andai a sbattere contro di lei, che si era fermata dietro a una delle tante persone in fila per il check-in.
La Danardi ridacchiò guardandomi.
'Sei proprio maldestra, Selène.'
Annuii ridacchiando.
'Si, sono un caso perso Sara.'
Dopo una buona mezz'ora di fila facemmo questo benedetto check-in e, dopo aver chiesto informazioni, riuscimmo a salire sull'aereo.
Ci sedemmo ai nostri posti e l'aereo decollò dopo pochi minuti. Questo sarebbe stato un lungo viaggio per un nuovo inizio, ne valeva sicuramente la pena.