CAPITOLO 18

36 3 0
                                    

Avete presente quando per un attimo il mondo si ferma e sentite solo il battito del vostro cuore? Oppure quando qualcosa è talmente inaspettata da immobilizzarvi, da riuscire a non farvi pronunciare neanche una singola parola?

È così che mi sono sentita quando di fronte a me, dopo aver aperto il portone, c'era un uomo con una pistola puntata alla mia testa, letteralmente.

Sento Sara urlare spaventata ma immediatamente il mio sguardo ricade su Federico, alle spalle di quell'uomo armato, con il volto martoriato, evidentemente l'aveva obbligato a farsi dare l'indirizzo della casa Costa.

Ma cosa voleva questa persona? Perché neanche il tempo di aprire un portone che già stava puntando la pistola?

Mille domande mi stavano inondando la testa e solo quando Matthew urlò di spostarmi mi risvegliò dal blocco sia interiore che esteriore.

Subito mi allontanai ma venni fermata da quell'uomo che mi mise di spalle al suo petto e continuò a puntarmi la pistola alla tempia.

Non urlai, in quel momento non mi venne da dire nulla, ero solo tremendamente spaventata.

'Donald, cosa vuoi da noi?' Disse il signor Costa impassibile.

Non gliene importava nulla di me.

Cercai di spostare lo sguardo su questo Donald e i suoi lineamenti mi parvero stranamente familiari.
Era un uomo sulla cinquantina, più o meno dell'età del signor Costa, brizzolato, con una barba curata e gli occhi azzurri.
Aveva l'aspetto di un uomo d'affari e se l'avessi visto in altre circostanze non avrei mai pensato che fosse capace di una cosa del genere.

'Lascia stare Solène, pezzo di merda!' Urlò Matthew venendo fermato dal padre che iniziò a ridacchiare.

Cosa cavolo sta succedendo.

'Figliolo, non temere, il signor Donald ci lascerà a momenti' Disse e dopo qualche secondo le sirene della polizia si sentirono in lontananza per poi sentire gli agenti fermarsi con le volanti davanti all'edificio.

Spostai di nuovo lo sguardo su Donald e per un attimo lo vidi spaventato.
Decisi di sfruttare questa situazione e gli diedi una gomitata nel fianco destro, facendolo piegare in due dal dolore ma non riuscendolo a fermare quando sparò a vuoto con la pistola.
Nel panico mi girai e vidi Matthew con gli occhi strabuzzati, che guardava il suo petto che da lì a poco sarebbe diventato pieno di sangue e con una mano poggiata sul petto cercava di coprire la ferita.

Fu proprio in quel momento che il mondo iniziò a rallentare.
La mia migliore amica corse verso di me abbracciandomi in lacrime, scossa dal fatto surreale appena successo.
La polizia arrestò Donald e nel mentre Matthew si accasciò sul divano, forse svenuto.

Immediatamente ci avvicinammo a lui.

'No no no, chiamate un'ambulanza' dissi nel panico ma la mano di Matthew prese la mia e riaprì gli occhi.

'Sei ancora più fastidiosa in queste situazioni Smith, sto benissimo.'

'Come fai a stare bene? Ti hanno sparato! Smettila, andiamo in ospedale.' Dissi e Matthew inizio a ridere, poi mi si avvicinò Federico e mi mise una mano sulla spalla, accennando un sorriso ed indicando la collana al collo di Matthew.

Mi accigliai.
Ma questi sono deficienti o cosa?

'Va tutto bene Smith, guarda.' Disse continuando a ridere Matthew mostrandomi la collana che indossava rovinata a causa dell'urto con il proiettile.

'Visto? Ha colpito la collana, non me. Quello che ho fatto è stato solo un diversivo per guadagnare tempo' dice accarezzandomi la mano.

Lo ammazzo, come ha osato.

'Cioè vorresti dire che mi sono preoccupata per niente? Inoltre cosa voleva quell'uomo da strapazzo?'

'Quell'uomo è un mio ex dipendente, l'ho dovuto cacciare per la cattiva influenza che portava alla mia azienda a causa della sua reputazione.' Mi rispose il padre di Matthew.

'Quindi vorrebbe dire che è stato tutto per ripicca per averlo licenziato?' Dico accigliandomi.

C'è qualcosa che non va.

Mi giro verso di Matthew e il suo sguardo è rivolto verso il basso, in silenzio.

'Su ragazzi festeggiate, Federico è di nuovo tra noi' sopraggiunge Dimitri, cambiando il discorso di tutta la conversazione, non avendo risposta dal signor Costa.

Cercherò di indagare meglio sulla faccenda.

Però ha ragione, non l'ho salutato neanche per bene.
Mi giro e capisco che vedere Federico davanti ai miei occhi salvo, ma purtroppo non perfettamente "sano", è sicuramente emozionante in ogni caso.
Quindi lo abbraccio delicatamente, pensando ai lividi che potrebbe avere il suo corpo e gli lascio un bacio sulla punta del naso, alzandomi sulle punte, provocando un dolce sorriso sul suo viso.

'Signor Tancredi vuole farsi un bagno caldo? Le preparo anche una camera nel caso voglia riposarsi qui per un po' o magari per qualche gior-' Domanda gentilmente Dimitri venendo poi interrotto.

'Non se ne parla. Gli ho dato la libertà ma non deve restare in casa!' Sbotta Matthew quasi infastidito dalla presenza di Federico.

'E perché mai?' Domando aggrottando le sopracciglia mentre sento un braccio di Federico circondarmi la vita.
Vedo nel mentre il signor Costa sparire in dal salone principale borbottando tra se e se.

'Perché si, non sono tenuto a darti spiegazioni, Solène, quindi Federico puoi restare al massimo una notte ma poi devi andartene da casa mia.' Dice con tono autoritario, guardando attentamente me e Federico, il quale annuisce soltanto per poi seguire Dimitri verso il bagno.

'Matt, perché fai cos-'

'Lasciami stare Solène, mi stai girando troppo attorno, tra me e te non c'è e non ci sarà mai nulla quindi non sei tenuta a sapere neanche il mio pensiero su determinati argomenti.' Dice in modo freddo e tagliente, lasciandomi da sola con la mia migliore amica, irritata ma al tempo stesso...triste?

Per quale assurdo motivo dovrei essere triste per quello che ha detto quell'inutile essere umano.

Sospiro liberandomi dai miei pensieri e guardo fisso negli occhi Sara. 'Dobbiamo indagare sulla faccenda, non possiamo restare allo scuro di tutto'

—————————————————————-

Eccomi qui alla fine di un nuovo capitolo, spero lo abbiate apprezzato.
La storia della nostra piccola Solène si sta facendo sempre più strana e coinvolgente, no?

Cosa pensate stiano nascondendo i signori Costa?

Nel prossimo episodio avrete tante risposte.

A lunedì.
-Tonia.

Petrichor #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora