CAPITOLO 12

82 29 37
                                    

Sento tutti fare il conto alla rovescia ed il mio cuore inizia a battere a mille, pregando mentalmente che questa gara finisca bene.
All'improvviso un forte sparo segnala la partenza, facendo sì che Federico partisse a tutta velocità senza vedere dove andava.
Bene, devo aiutarlo.

'Svolta leggermente a destra.' dico osservando la strada super concentrata, deglutendo lentamente e battendo freneticamente il piede a terra, un po' per la paura un po' per la tensione.

'Ora svolta di settantacinque gradi a sinistra.' continuo ad indicargli la strada e mi meraviglio vedendolo guidare con così tanta calma e sicurezza nonostante non riuscisse a vedere nulla.
'Tra circa venti secondi c'è una curva sulla destra Federico, è molto stretta.'
Mentre percorriamo la curva con la macchina il mio sguardo ricade su Matthew, il quale osservava attentamente la competizione.
Mi ha colpito molto il suo comportamento quasi 'protettivo', ma come mai l'ha detto?
Si preoccupava davvero per me oppure aveva altre ragioni?

'Solène, porca puttana, mi senti? Ti sto chiamando da svariati secondi, non capis-' sento Federico dire all'improvviso, facendomi distogliere dai miei pensieri e strabuzzo gli occhi portando lo sguardo sull'albero che da lì a pochi secondi avremmo preso in pieno con la macchina.
Velocemente prendo il manubrio e urlo a Federico di rallentare; purtroppo risulta inutile dato che la parte destra della macchina in pochi secondi si schianta contro l'albero, facendo entrare un ramo, che spacca il vetro, dal finestrino.
Da quel preciso istante non ricordo più nulla, buio totale.

'Solène? Solène mi senti?' Sento qualcuno parlare ma non riesco ad aprire gli occhi.
Quando finalmente ci riesco mi ritrovo sul letto della mia camera, con Sara al mio fianco.
Una forte luce entra dalla finestra della camera, quindi presumo di aver dormito tutta la notte.
'Menomale, ti sei svegliata' dice mettendomi una mano sulla guancia, facendomi mugolare.
Cos'è tutto questo dolore?
'Che è successo?' Dico standomi per sedere, facendo pressione con i gomiti sul cuscino.
'No, mettiti giù. Comunque tu e Federico vi siete schiantati con la macchina contro un albero.
Se te lo stai chiedendo si, Federico sta bene, anzi la tua azione finale vi ha salvato la vita Solène.'

Sento la mia amica parlare e mi mordicchio il labbro annuendo alle sue parole, ripensando all'accaduto.
Mi giro verso la porta quando sento qualcuno battere e subito porto lo sguardo sul visto preoccupato di Matthew.
Cosa gli sta succedendo?

'Vi lascio soli' dice Sara, sparendo dalla camera.
'Solène.'
'Matthew.'
Lo vedo avvicinarsi velocemente al mio letto, facendomi sussultare quando mi prende il viso tra le mani.

'Non fare mai più una cosa del genere, hai capito? A quel coglione di Federico ho dato una bella lezione, non doveva esporti a tutti questi pericoli.'
' Matthew, sto bene.'

'No, porca puttana Solène! Non stai bene, ti sei vista allo specchio? Hai il viso martoriato, per non parlare del tuo corpo pieno di lividi!
Quando vi siete scontrati con la macchina sono venuto io a recuperarti e non puoi capire in che condizioni ti ho trovato!' Sbotta urlando, tirando un pugno contro il cuscino, facendomi sussultare.

'Tu non sei nata qua, non sai neanche cosa vuol dire partecipare a delle gare clandestine.
Che cosa avremmo dovuto fare se ti fossi fatta ancora più male eh? Lo sai anche tu che non potevamo portarti in ospedale; altrimenti cosa avremmo detto ai medici?'

' Matthew, per favore, potresti smetterla? Non c'è bisogno di preoccuparti per me.' Dico e subito lo vedo guardarmi male.

'Non mi sto preoccupando per te, Smith, non potrei mai, anche perché non me ne frega niente di te.
Ti sto dicendo queste cose soltanto perché non voglio problemi, tua nonna e mio padre mi avrebbero ucciso se ti fosse successo qualcosa di grave.' Dice e il mio cuore smette di battere per qualche secondo.
Possibile che non se ne freghi nulla di me? Dopo tutto quello che mi ha detto?
Non so come fa ad essere così stronzo e bipolare allo stesso tempo.

'Esci dalla mia camera, immediatamente.'

'Come?'

'Hai sentito. Quello che mi succede non sono affari tuoi, sono grande e non ho bisogno di una guardia del corpo.'
Dopo aver detto quelle parole sento velocemente Matthew salire su di me e bloccarmi le braccia sulla testa, prendendomi delicatamente per i polsi.

'M- Matthew, che vuoi fare?'

'Vaffanculo Smith, vaffanculo.' borbotta poggiando le sue soffici labbra sulle mie, baciandomi.

Stringo le mani in due pugni e chiudo gli occhi, ricambiando il suo bacio, sentendolo iniziare a muovere lentamente le labbra contro le mie, facendomi fare lo stesso.
Sorrido quando sento picchiettare la sua lingua contro il mio labbro inferiore e schiudo le labbra, permettendo l'accesso alla lingua, facendola intrecciare impacciatamente con la mia.
Porto una mano tra i capelli del ragazzo quando mi libera un polso per poter poggiare la mano su un mio fianco, precisamente su un livido, che accarezza delicatamente.

Tutto però finisce quando qualcuno prende Matthew per le spalle e lo scaraventa a terra, facendolo così alzare da me.

Strabuzzo gli occhi vedendo Federico guardare furiosamente Matthew.
'Non toccare Solène, mai più Costa.'
Osservo Matthew alzarsi prontamente da terra e sferrare un pugno sulla guancia a Federico, che sputa un po' di sangue subito dopo.
Cosa diavolo sta succedendo?
Nel giro di pochi secondi tutto degenera in una rissa, facendomi così urlare e fermare tutto.

'Smettetela immediatamente!' sento qualcuno urlare subito dopo di me e mi blocco, riconoscendo la voce.

Petrichor #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora