'Smettetela immediatamente!' sento qualcuno urlare subito dopo di me e mi blocco, riconoscendo la voce.
Era il signor Costa insieme a Dimitri, il quale va subito a tirare Federico da sopra di Matthew.
Li guardo esterrefatta e al tempo stesso delusa, alzandomi bruscamente dal letto per potergli fare una ramanzina, ricadendo sul soffice materasso subito dopo a causa di un giramento.
'Non affaticarti Solène' sento dire da Federico, il quale si stava sistemando I capelli e, dopo pochi secondi, si venne a sedere di fianco a me.
'Non spetta a te proteggerla.' dice Matthew subito dopo le parole di Federico.
'Perché a te invece spetta?' controbatte Federico.Possibile che sono così infantili?
'Basta fare i bambini di due anni, ragazzi.' Dice il signor Costa.
' Matthew esci dalla stanza, Solène vorrà sicuramente riposare. Tu Fede se vuoi puoi restare altri dieci minuti, poi sei pregato anche tu di sparire dalla mia vista.' Continua il padre di Matthew con fare deciso, vedendo tutti sparire dalla stanza, tranne il mio migliore amico.
' Federico...' sussurro appoggiando una mano sulla sua, facendomi forza e mettendomi lentamente seduta.
'Solène, mi dispiace tanto.
Credimi quando ti dico che non immaginavo sarebbe successo tutto questo' dice portando le mani sulle mie guance, accarezzandomele delicatamente.Sospiro ripensando a tutta la gara.
'Da quanto tempo fai queste stupide gare? Da quando ti sei trasferito qui?'
'No, in realtà le facevo anche prima di venire ad abitare qui.'
'E come hai fatto a nascondermelo tutto questo tempo?'
'Sono molto attento a non far capire le cose quando non voglio, sai? Volevo tenerti fuori da tutto questo per non metterti in pericolo.'
'Perché poi l'hai fatto?'
'Te l'ho detto, io mi fido solo di te piccola Sol.' Sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte, sospirando poi pesantemente.
'Ti va di uscire con me questa sera? Voglio portarti a cena fuori e ti prometto che sarai protetta come si deve questa volta' continua a parlare, fissandomi intensamente negli occhi.
'Se me lo chiedi così sai anche tu che non so resisterti.' ridacchio spingendo con l'indice la punta del suo naso, giocandoci, e facendolo ridacchiare.
'D'accordo allora, ti lascio riposare.' Sussurra dopo qualche secondo alzandosi dal letto e mormorando 'ci vediamo stasera alle otto', prima di uscire dalla stanza e chiudere delicatamente la porta.
Mi ristendo lentamente sul letto, rannicchiandomi su me stessa e addormentandomi subito dopo.Sussulto quando vengo svegliata dalle urla della mia migliore amica che cerca di svegliarmi.
'Solène! Si può sapere cosa ci fai ancora nel letto? Federico mi ha chiamata per dirti che passerà a prenderti tra mezz'ora!'
'Mezz'ora? Mh?' Dico aprendo lentamente gli occhi.Cavolo, mi fa malissimo la testa.
Mi siedo per poi sussultare quando assimilo le sue parole.
'Oddio devo prepararmi!' Dico alzandomi dal letto.Mi acciglio non appena Sara mi butta addosso un vestito lungo, tutto rosso.
Dove diavolo lo ha preso?
'L'ha portato Federico un paio di ore fa, ha detto che dovevi indossarlo questa sera.' afferma la Danardi, rispondendo alla mia domanda mentale.
'Un vestito così elegante per un'uscita?' chiedo osservando il vestito incantata, era bellissimo.
'Credo che sia più di una semplice uscita sai? La location è pazzesca, me l'ha fatta vedere Federico.' afferma Sara estasiata, continuando subito dopo.
'Ma ora vatti a preparare susu' mi dice e l'ascolto, andando in bagno a lavarmi e lasciando il vestito sul letto.Quando torno in camera urlo alla vista di Matthew seduto sul mio letto, con il vestito tra le mani.
'Non andare Solène, resta con me.' Dice alzandosi dal letto, riponendo il vestito ed avvicinandosi a me.
Stringo il mio corpo con l'accappatoio, indietreggiando lentamente.
' Matthew non voglio ascoltarti, quindi faresti meglio a sparire.
I comportamenti tuoi e di Federico sono stati davvero immaturi. Inoltre, cosa t'importa se esco con lui? Non sono il tuo giocattolino, posso fare quello che voglio.' affermo cacciando tutta la rabbia che avevo nei suoi riguardi con le parole pronunciate, osservando nel frattempo l'espressione del ragazzo diventare sempre più irritata.
'Va bene allora, vai pure a farti scopare da quel coglione, quando tornerai però troverai il portone di casa chiuso.' dice scomparendo velocemente dalla stanza, sbattendo la porta.Si è impazzito o cosa?
Resto ferma per alcuni secondi con gli occhi sbarrati a causa delle ultime parole del ragazzo per poi tirare un calcio contro una sedia, facendola cadere a terra.
Successivamente mi tolgo l'accappatoio e lo poggio sul letto, infilandomi l'intimo pulito ed infine l'abito rosso, cercando di farmi passare la rabbia nel mentre.
È davvero uno stronzo quel ragazzo.
Quando finisco di vestirmi mi metto i tacchi e mi avvicino allo specchio della camera, indossando degli orecchini ed una collana di perle.
Mentre mi spruzzo il profumo la porta della camera viene aperta e sorrido alla mia migliore amica, che nel frattempo si era impietrita davanti alla porta, guardandomi con gli occhi innamorati.
'Sei bellissima Solène' dice sorridendo, avvicinandosi lentamente ed aiutandomi a sistemare i capelli, facendomi fare alla fine un giro su me stessa.
'Quasi mi commuovo.'
'Sara dai, non esagerare.'
'No Solène credimi, sei bellissima.' confessa e arrossisco, girandomi verso lo specchio, guardando il mio riflesso.
Dopo all'incirca cinque minuti sento il campanello suonare ed il mio cuore smette di battere.
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Petrichor #Wattys2019
Ficción GeneralUna ragazza. Delle speranze. Un passato che non smetterà mai di tormentarla. Un angelo senza ali e vestito da demone che riuscirà a salvarla. Un nuovo inizio. ------------------------------------------------- "Se ti è stata donata questa vita signif...