"Ti aspettavi fosse un demone a portarti all'inferno, invece è l'angelo piú bello."
Amo dormire. La mia vita ha l'abitudine di cadere a pezzi quando sono sveglio.
Dormire é la cosa piú bella che ci sia. Mentre dormi non hai problemi, non sei triste, nessuno ti delude ed é tutto gratis.
C'è chi beve per dimenticare, io dormo per non pensare.
Ma da quando Luke Hemmings è in casa mia a stento riesco a dormire.
Mi rende una vita un inferno. Invita il suo amico Ashton e non fanno altro che fare un gran fracasso mentre studio. Spesso vanno avanti fino alla sera tardi e non mi fanno chiudere occhio.
Ashton non era cattivo come Luke, anzi spesso prima di uscire da casa nostra si fermava in cucina con me per chiacchierare. Amava ridere ed era chiassoso, mi piaceva. Quando era con Luke lo rimproverava sempre e mi difendeva. Diceva sempre "Se è gay non fa male a nessuno. Smettila di fare lo stronzo." e il biondo taceva. Inoltre aveva degli occhi bellissimi e verdi simili ai miei. Credevo di essermi infatuato del suo sguardo, delle sue fossette, e dei suoi muscoli ma ogni volta che mi parlava di qualche ragazza mi passava la voglia di scrutarlo con la bavetta alla bocca.
L'altra sera avevano invitato anche delle ragazze e non vi dico cosa sentivo. Mi veniva solo da vomitare, così me ne sono andato sul tetto e per la mia prima volta ho provato a fumare.
Mai più, al solo pensiero mi brucia la gola. Ho tossito come un pazzo, credevo di morire.
Questo genere di cose non sono per me. Non mi sento a mio agio fumare o andare alle feste. Non ho mai bevuto e non ho mai fatto sesso. Perché Luke mi deve prendere in giro per questo? Voglio soltanto godermi una vita serena e costruirmi un futuro, avere un lavoro e una famiglia l'indomani.
Lui invece non sembrava preoccuparsi di niente e per questo lo invidiavo. Lui non aveva una madre severa e iperprotettiva come la mia, che decideva lei cosa era giusto per me. Da qualche anno mi sono ribellato per il mio guardaroba perché non mi sentivo più a mio agio con i vestiti che mi comprava mia madre.
Karen non era mai a casa. Adrew faceva il chirurgo e aveva quasi sempre turni lunghi durante le giornate. Mia madre, invece, stava sempre da qualche vicina a spettegolare o andava lezioni di yoga, oppure giardinaggio.
Poi in casa l'atmosfera era soffocante con un Luke che scendeva a fare colazione con solo i boxer addosso. Ogni giorno scoprivo un tatuaggio nuovo, ma ogni volta che lo guardavo di troppo mi diceva con il labiale "Frocio". Scuotevo la testa mandandolo mentalmente a quel paese ogni volta e poi tenevo lo sguardo sui miei cereali. Spesso mi passava la fame ma per educazione stavo a tavola per dialogare con Andrew, che era una persona vivace già al mattino.
Luke invece era più un tipo da ringhi, occhiatacce e passi pesanti ed assonnati.
Ultimamente lo ero diventato anche io perché quella testa di cavolo non mi faceva dormire.
-Cosa posso fare per te?- sorrisi gentilmente sistemandomi il capellino nero da cui faceva fuori uscire il mio ciuffo scuro dal buco sul retro e con la visiera sulla mia nuca. Il ragazzo con un sorriso adorabile e la pelle ambrata osservò le piccole vetrine con il cibo esposto indicando gli ultimi toast ancora caldi usciti dal forno. Ne presi uno avvolgendolo in un tovagliolo e porgendoglielo senza smettere di sorridere.
-Qualcos'altro?- mi posai sul bancone sostenendo il mio mento con una mano ancora sorridente. Mi piaceva quel gioco che accadeva quasi ogni giorno.
-Una cola con tanto ghiaccio e uscire con me.- disse mieloso avvicinando il viso al mio ma io mi allontanai ridacchiando imbarazzato.
-Calum!- lo rimproverai rosso in faccia e gli presi la cola posandola davanti a noi, sperando che il rossore mi fosse passato, -Non davanti a tutti. Sto lavorando.-.
Lui alzò le mani al cielo divertito e si sedette su uno sgabello con l'intenzione di restarsene lì a guardarmi per tutto il tempo, lo faceva sempre. Non mi dava fastidio, anzi mi metteva di buon umore.
-Non vai a lezione?-domandai vedendo la caffetteria svuotarsi e lui scosse le spalle restandosene lì, mangiando il suo toast. I suoi grandi occhioni neri seguivano ogni mio movimento ma io lo ignorai, abituato.
-Voglio solo stare seduto al tavolo finché non ci innamoriamo.- borbottò facendomi arrossire brutalmente per poi bere un lungo sorso dalla sua lattina di cola tenendo lo sguardo timidamente basso per poi cercare di cambiare argomento.
-Ho voti alti, praticamente ho finito l'anno scolastico mancano pochi giorni. Se salto qualche lezione non faccio del male a nessuno, no? E il prossimo anno voglio dividere la stanza con te, Mikey. Andremo entrambi ad Havard e a lezione assieme. Non è fantastico?- disse trasognante per poi alzare un sopracciglio facendomi annuire felicemente. Havard. E' sempre stato il mio sogno e niente mi avrebbe impedito di andarci.
-..poi ho questo ragazzo nuovo in classe, Luke Robert Hemmings. Un tipo davvero fico.- alzai lo sguardo guardandolo male e lui corrugò la fronte. Avevamo iniziato a parlare del più e del meno, poi aveva fatto il suo nome facendomi gelare il sangue nelle vene.
-E' il mio fratellastro. Una testa di cavolo.- commentai pulendo il bancone con uno straccio umido e lui rise al mio 'cavolo'.
-Cavolo, eh? Quando dirai parolacce e imprecherai come la tua generazione, Michael?- mi prese in giro ridacchiando e io mi allungai per mordergli una guancia facendolo mugolare.
Mi staccai vedendolo sfregarsi la guancia divertito. Per vendetta mi prese il capello mettendoselo in testa. Gli stava bene.
Poi la porta che si aprì catturò la nostra attenzione.
Due risate raggiunsero le nostre orecchie. Io rabbrividii nel sentire quella risata così familiare e i suoi occhi di ghiaccio si incatenarono ai miei.
-Stai infettando anche Calum con la tua omosessualità?- mormorò divertito Luke sedendosi accanto al ragazzo dalla pelle ambrata. Si guardarono male e Ashton lo richiamò per rimproverarlo.
-In verità sono gay. Se ti può interessare.- commentò Calum acido facendo accigliare Luke mentre Ashton ridacchiava e guardava la scena con me con lo sguardo "E ora che fai?".
-Scusami. Non volevo offenderti.- disse Luke giocando con le dita nervosamente.
-Adesso essere gay è un'offesa?- il mio amico alzò leggermente la voce squadrando il mio fratellastro dalla testa ai piedi.
-Hei, state tranquilli. Luke gli piace chiamarmi frocio ma non c'è l'ha con gli omosessuali. Quindi Cal calmati.- gli toccai il braccio per farlo calmare, cosa che evidentemente non funzionò. Luke era impassibile sotto lo sguardo infuocato e incazzato di Calum Hood, che stringeva i pugni. Avevo seriamente paura che scoppiasse una rissa e che Luke si facesse male. Cal ne aveva di muscoli..
-Va bene se sta sera usciamo io e te?-gli chiesi a bassa voce al ragazzo che poi incatenò subito gli occhi nei miei. Sembrò calmarsi.
-Casa mia per un film?- proposi timidamente e lui annuì baciandomi una guancia.
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Hey! Questo brutto capitolo l'ho scritto con il culo ma spero che sia stato gradito lo stesso.. Fra poco pubblicherò il continuo.
Ci saranno tante scene Malum e al prossimo capitolo ci saranno scene di sesso (piccoli pervertiti).
Lasciatemi un commenti e un votino, pls.
All the love, .x
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11.11 || Muke {COMPLETA}
FanfictionMichael Clifford. Bravo ragazzo che mette da parte i soldi per Harvard e sa che c'è la farà. Studente dai voti migliori, gli piace il suo lavoro, parla francese e non ha mai marinato la scuola, finchè non conosce Luke Hemmings, un ragazzo di perifer...