❥ Too drunk

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Lui affondò in me rudemente. Lo avevo trascurato con qualche "innocente" strusciatina che poi si era rivelata un qualcosa di più focoso..

I suoi occhi erano puntati nei miei come ancorati, le nostre mani erano intrecciate ai lati della mia testa ed ero percosso dalle sue spinte dolci. Era così strano fare sesso.. Se lo avessi scoperto prima lo avrei fatto giorno e notte, con chiunque.

I suoi fianchi si muovevano spingendo il membro al mio interno, fra le mie pareti strettissime. Mi tenne le natiche nelle mani sentendomi come impalato e sempre più largo al suo suono del suo pesante ansimare contro il mio orecchio. Bruciava da morire, la prima volta é sempre quella indimenticabile per varie ragioni tra cui il dolore. Molto dolore.

Le sue labbra carnose e piene erano attorno al mio lobo che succhiava avidamente. Le spinte aumentarono e la sua mano raggiunse il mio membro, accarezzandomi l'asta rendendomi cosi docile sotto il suo tocco.

Strizzai gli occhi buttando la testa all'indietro quando mi diede qualche spinta secca e non potei fare a meno di cacciare un urlo.

Cazzo.

-L-Luke! D-Dio..-.

Sentii la mia apertura dolorante, le mie mani restarono sole sul materasso, con le dita che si intrecciavano con il vuoto.

Aprii gli occhi incontrandone un paio di occhi scuri. Il ragazzo dalla pelle ambrata uscì da me in modo così brusco che mugolai stringendo gli occhi. Ero così duro e insoddisfatto che al ragazzo non interessò. Mi alzai incapace di ragionare, mettendomi seduto.

"Come presumi di andare avanti se continui a guardare indietro?"

-Luke? Stai scherzando? Il tuo fottuto fratellastro?- alzò la voce Calum.

Mi presi fra le dita i miei capelli tinti nuovamente di biondo, tirandomeli leggermente in crisi. Perché Calum me lo stava ricordando? Perché? Il suo nome mi era sfuggito dalle labbra come se fosse fumo, dissolvendosi come se non ci fosse mai stato.

Le parole di Cal mi entrarono come nel petto, facendo cadere quel macigno che tutti chiamano cuore. Aveva ragione. Era terribilmente sbagliato. Luke Hemmings era mio fratellastro e mi odiava.

Mi veniva da piangere, ma non ci riuscivo. Provavo solo un'amara stanchezza, una nausea triste: quando ti senti giù, che più a terra non potresti.

-Mi hai detto di amarmi! Porca puttana, mi hai convinto a fare l'amore per la prima volta solo per ripicca? Sono il tuo giocattolino, Clifford? Mi hai soltanto usato? Rispondimi.- urlò a squarciagola. Ringraziai mentalmente che in casa non ci fosse nessuno.

Vidi delle vene sporgergli dal collo, lo sguardo truce ma allo stesso tempo pieno di dolore.

Michael, che avevi combinato?

Quel silenzio ci faceva fischiare le orecchie. Quel rumore assordante chiamato silenzio fu la conferma di quanto avessi spaccato il cuore di un mio caro amico.

Ho imparato il senso del silenzio quando mi sono accorto che tutte le cose più importanti della mia vita si sono rotte senza far rumore.

Calum ed io siamo sempre stati amici. Avevamo un anno di differenza e le nostre famiglie sono sempre state legate. Cene di natale, di pasqua, ringraziamento, halloween, altre feste le avevo tutte passate con la famiglia Hood a casa nostra.

Non siamo mai andati a una festa insieme..anzi, io non sono mai andato ad una festa. Calum rispettava sempre le mie regole, i miei programmi e i miei impegni: studiare.

Poi, quest'anno, quando io lo aiutai a studiare per una verifica importante per lui iniziò ad.. allargarsi. Sempre attaccato a me, sempre che mi guardava di nascosto, sempre che sorrideva senza un motivo, sempre che si faceva bello.. E io me ne ero accorto solo adesso, guardandolo semplicemente negli occhi lucidi e colmi di lacrime.

11.11 || Muke {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora