capitolo 3

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《Oh Giuly, ho così tante cose da dirti che non so da dove iniziare..》dissi a testa bassa come se mi vergognassi di me stessa.
E così raccontai tutto quello che era successo nelle ultime ore.

《Cara, ti rendi conto che stai piangendo per un professore che nemmeno conosci! Cristo Cara te l'ho sempre detto che tu ti affezioni troppo velocemente. Non cambierai mai vero. Quando capirai che non ne vale la pena?》era davvero esasperata. Ma le sue parole non fecero che gettare legna nella brace. Infatti appena ebbe finito la ramanzina i lacrimoni iniziarono a venir giù di nuovo. E di nuovo per quello stronzo. Ma che dico stronzo, è adorabile ed è questo che mi fa più rabbia. So che Giuly ha ragione ma per qualche motivo il mio cervello si rifiuta di crederle. In fondo credo che possa valere la pena fare un tentativo  se non  lo faccio vivrò per sempre con il rimorso di quello che sarebbe potuto essere...

《Hai perfettamente ragione, però ...》

《 però? 》

《Beh ecco ci voglio provare! In fondo che ne sappiamo noi se ne varrà la pena oppure no! Tanto vale provare!》

《Sei sempre la solita cocciuta, come ben sai anche tu, non sarò io ad ostacolarti.》

Detto questo Giuly fece un segno con la testa. Come per dire "guarda che dobbiamo entrare". E ci avviammo verso la nostra classe . Prima di entrare passai in secreteria e chiesi dove potevo trovare il professor Dornan. La secretaria mi indicò quale fosse il suo ufficio. Dopo di che corsi in classe perché avevo già accumulato 5 minuti di ritardo.

《Immagino che lei sia la signorina Delevingne. 》

《EMH.. s-si professoressa mi scusi per il ritardo ma mi ero persa.》

《 si metta seduta vicino al signorino Meucci. E veda di non fare tardi la prossima volta》ah però che rompi palle!

《Sì certo, mi scusi》detto questo cercai con lo sguardo questo Meucci, il quale agitò la mano in aria per farsi riconoscere. Wow. Era davvero carino.. cioè neanche lontanamente paragonabile al mio professore, ma era accettabile. Aveva dei grandi occhioni verdi e folti capelli neri. Mi sedetti vicino a lui in fretta, penso che se fossi rimasta altri due secondi li vicino alla cattedra la prof mi avrebbe dato fuoco.

《Ciao, mi chiamo Cara.》dissi in un sussurro.

《Piacere io sono Alex. 》e sfoggio un sorriso a 32 denti.

《Noiosa la lezione di questa brutta racchia,eh?》

《Concordo pienamente!》Dissi e ci misimo a ridere entrambi.

《Meucci e Delevingne, cosa c'è di tanto buffo? Raccontatecelo così ridiamo anche noi.》

Stavo per rispondere quando qualcuno bussò alla porta,interrompendoci.

《Avanti》Disse la professoressa.

Appena la porta  si aprì vidi un paio di bellissimi occhi grigi.

Il "mio"professoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora