Il "mio"professore

Capitolo 23

Una volta entrati da STARBUCKS ci sedemmo.

《Allora biondina raccontami un po' di te》

《Cosa vuoi sapere precisamente? 》

《 Beh ad esempio cosa fai nella vita, cosa ti piace fare nel tempo libero o cazzate del genere》

《Beh studio lettere. Amo la musica, probabilmente non riuscirei a vivere senza. E mi piace dormire. Sai c'è anche un'altra cosa che adoro.》

《 E quale sarebbe?》

《MANGIARE. Quindi potresti chiamare un fottuto cameriere, visto che a quanto pare hanno deciso di farci digiunare oggi.》

Evidentemente qualcuno dall'alto aveva ascoltato le mie parole. Infatti neanche due secondi dopo si presentò al nostro tavolo una tipa tutte tette niente cervello. Ed ammiccando verso Harry cominció a parlare:

《Salve mi chiamo Tiffany, vuoi ordinare?》

'Hey brutta bionda ossigenata guarda che ci sono anch'io. Patetica. Ecco cosa sei. Non puoi sentirti sto cazzo solo perché hai un paio di tette'

《Certo dolcezza.Vorrei un cappuccino ed un cornetto al cioccolato grazie.》

Dolcezza? Scherziamo vero? Ma quanto può essere banale questo ragazzo? Eppure perché una parola così banale pronunciata da lui verso un'altra mi fa venire voglia voglia di rompere qualcosa?E sarebbe perfetto se quel qualcosa fosse il bel faccino di quell'oca in calore.

《Hey cameriera, hai finito di sbavare su ciò che non ti appartiene? Sai com'è no?! Io avrei una certa fame. Quindi prima prendi il mio ordine, prima te ne vai e prima tornerà a splendere il sorriso sul mio bellissimo viso. Non credi?》

《Veramente no》

《 Beh si dal il caso che non me ne freghi un emerito cazzo di quello che credi o non credi. Detto questo io prendo lo stesso che ha preso il ragazzo qui presente. Ah, e tanto per la cronaca lui è impegnato.》

Colpita e affondata. CARA- 1, TETTONA SEXY-0.
Mi darei una pacca sulla spalla in questo momento. Avreste dovuto vedere la sua faccia. Poverina, probabilmente ho un po' esagerato ma quella troia mi stava facendo girare le ovaie.

Rossa dalla rabbia, l'ochetta finalmente decide di girare i tacchi e se ne va.

《Mh quindi io sarei impegnato.. Interessante. Ora però dovresti rinfrescarmi la memoria perché sinceramente io non ricordavo di essere "impegnato"》

E che cavolo. Era rimasto in silenzio fino ad ora, e tutto stava andando liscio.

《Beh non so se sei realmente impegnato. Ma quella lí non fa per te.

《E sentiamo chi farebbe al caso mio?
Tu per caso?》

'Si'. Avrei voluto rispondergli di si. Che forse,anche se ci conoscevamo da pochissimo, io sarei potuta essere quella giusta e che lui sarebbe potuto essere quello giusto. Perché in fondo con lui tutto sarebbe stato più semplice. Con lui avrei potuto avere una relazione normale. Con lui non mi dovrei nascondere. Potrei gridare al mondo intero che lui mi appartiene, che è solo mio. Tutte cose che con Jamie non posso fare.
Sono confusa. Io amo Jamie per questo fino ad ora non ho mai detto. Per questo quando siamo fuori casa faccio finta di non essere nient'altro che una banale studentessa, e per questo quando siamo dentro faccio finta che le cose vadano perfettamente. Ma non è così. Io voglio poter urlare al mondo che lui è mio. Ma questo non è possibile, o per lo meno non ora. E fa male.