Capitolo 1

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Quando si sveglia sente improvvisamente caldo,poi apre gli occhi e si rende conto che sta dormendo sul petto nudo del suo migliore

amico.

"Non posso crederci,di nuovo" Pensa Louis tra se e se.

Prova a spostarsi ma una forte fitta in testa glielo impedisce,quindi si bea della vista dei tatuaggi di Harry proprio davanti a lui.

Harry sente qualcosa di pesante addosso,prova a spostarsi ma il peso glielo impedisce.

Poi i ricordi della sera precedente gli passano per la testa.

Era andato a letto con Louis,di nuovo.

Mugugna qualcosa di incomprensibile,prima di aprire gli occhi e passare una mano tra i capelli del castano.

"Buongiorno". A Louis gli si smuove il petto,a sentire la voce roca e mattutina di Harry.

"Giorno".

"Di nuovo?" Gli chiede Louis.

Harry sospira leggermente,prima di passare una mano tra i capelli di Louis. "Di nuovo.".

"Forse dovremmo evitarli questi 'inconvenienti'. Sarà da quindicesima volta in quest'anno che finiamo a letto insieme.

Sinceramente proverei più da sobri,che da ubriachi.".

Louis voleva ricordarli quei momenti con Harry,non dimenticarli o avere solo ricordi sfocati.

"Non pensi sarebbe strano da sobri? Poi non voglio ricordarmi il tuo cazzo davanti alla mia faccia". Louis ridacchia leggermente,

prima di alzarsi dal letto e recuperare i boxer ai piedi di quest'ultimo.

"Non credo ti darebbe fastidio,poi ti masturberesti pensando al mio pene.".

Harry arrossisce fino alle punte delle orecchie.

Non poteva mica dire al suo migliore amico che l'aveva già fatto pensando a lui.

"Il fatto che sono gay non significa che mi masturbo su di te perché sei un bel ragazzo,caro Louis.

Pensa per te quando a quindici anni ti ho trovato in camera tua a smanettarti davanti alla foto di Charlie Daglas.".

Louis gli manda un occhiataccia,ma non prima di guardare il sedere di Harry,quest'ultimo intento a piegarsi per prendere i boxer.

Distoglie velocemente lo sguardo. "Ehi! Non giudicare,volevo capire cosa mi attirava di più. Inutile dire che ho una grande

attrazione verso i cazzi.".

Louis indossa un paio di pantaloncini trovati in camera,che si rivela quella di Zayn,lascia un bacio sulla guancia ad Harry e

scende in cucina.

Lasciando Harry ancora imbambolato per quel misero contatto.


Lasciano casa di Zayn insieme,camminando per le vie di Londra.

Parlano del più e del meno,fino a quando Louis non propone di andare sulla London Eye,cosa che Harry accetta volentieri.

Aspettano la fila,prima di salire sulla ruota e aspettare che parta.

Guardano estasiati il panorama,poi Louis parla.

"Ho sempre voluto portarci la persona che amo".

Minuti interminabili di silenzio riempiono l'abitacolo per quelle che sembrano ore. Il giro sta per finire e Harry non ha ancora

aperto bocca al riguardo.

"Allora perché hai portato me,qui?". Louis lo guarda profondamente,prima di distogliere lo sguardo.

Harry scatta in avanti,prendendo il braccio di Louis e strattonandolo.

"Rispondi,Louis.".

Il giro al London Eye finisce,Louis non da nemmeno il tempo alla piccola porta di aprirsi,prima di correre via.

Lontano da tutto,lontano da Harry,lontano dai suoi sentimenti.


Harry non vedeva Louis da settimane,non si erano scritti com'erano solito fare. Niente di niente.

Harry si sentiva vuoto,sentiva fin dentro le ossa la mancanza del suo migliore amico.

Era capitato che discutevano su qualcosa,ma tempo due giorni si ritrovavano o a casa del riccio o in quella del liscio a scherzare

come se nulla fosse capitato.


Non usciva da quella stanza da quasi un mese ormai,l'unica cosa che faceva era pensare ad Harry.

Perche si era fatto scappare quelle parole di bocca? Non doveva dirle.

Aveva paura di aver rovinato tutto quanto con il suo migliore amico.

Per quanto ne sapeva,Harry non era interessato a lui,mentre lui gli sbavava dietro da due anni.

Questo ad Harry,come a nessun'altro,non lo avrebbe mai detto

Molto spesso i suoi amici gli avevano detto la frase "Tanto sappiamo che sei segretamente innamorato di Harry",ma aveva sempre fatto

finta di niente e aveva sorvolato,ridendoci sopra.

Ma era la pura verità.


Dall'altra parte della città,un ragazzo riccio era inginocchiato davanti al water di camera sua,a rigettare quel poco che

aveva mangiato. Pensava che era una cosa passeggera,la prima volta che aveva vomitato quattro giorni prima.

Ma era già capitato quattro volte nell'arco delle giornate,prima o dopo i pasti,o appena sveglio.

Persino durante la notte.

Harry si sentiva a pezzi,distrutto.

"Sarà un altro di quei merda di virus" Pensa Harry tra se e se.

E se invece,caro Harry,fosse qualcos'altro?

An Unexpected Surprise| !MPREG.| Larry Stylinson|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora