Capitolo 2

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I giorni passavano ed Harry stava letteralmente di merda.

Non solo stava male di stomaco continuamente,vomitando quasi quattro volte al giorno,ma la mancanza di Louis era troppa.

Voleva prendere il telefono e chiamarlo,dirgli quanto gli mancava e voleva anche delle spiegazioni.

Era steso sul letto di camera sua indossando solo dei pantaloncini,il computer sul grembo mentre girava su Instagram.

I suoi occhi caddero su una foto postata da louist91 con una ragazza bionda.

"Tipico suo. Scappa dai problemi.". Dice Harry,poi si passa una mano tra i capelli.

"Ora parlo pure da solo." Pensa Harry tra se e se.

Passa una mano sul suo stomaco,che da un paio di giorni è leggermente gonfio e duro.


I genitori di Harry non erano mai stati presenti,per questo lui aveva deciso di starsene da solo in una casa tutta sua.

Non aveva mai avuto appoggio da nessuno di loro due,quindi non vedeva il motivo per cui doveva chiamarli adesso che stava poco bene.

Stava per addormentarsi,quando il campanello di casa sua,suona.

"Chi cazzo sarà adesso?" Mugugna Harry,prima di alzarsi lentamente dal suo letto e dirigendosi alla porta.

Quando apre quest'ultima,pensa di avere le allucinazioni.

Louis è sul porticato di casa sua,le mani dentro le tasche della sua felpa,un cappellino di lana in testa,una tracolla in spalla.

"Ehi", dice solamente Louis.

"Entra,forza",gli dice Harry,prima di prenderlo per il polso e tirarlo dentro.

Louis pensa che Harry in quel piccolo lasso di tempo sia cambiato,i capelli leggermente più lunghi,i fianchi più larghi.

Sempre bellissimo.

Si siedono sul divano di casa Styles e si guardano negli occhi per un paio di secondi,poi Louis abbassa lo sguardo.

"I suoi occhi,merda,i suoi occhi". Pensa Louis.

"Scusami se non mi sono presentato davanti alla tua porta prima di oggi,ma avevo bisogno di pensare un po' a tutto quanto.

Mi dispiace se sono scappato dalla London Eye lasciandoti da solo,ma non-non potevo sopportare tutto.

Ho bisogno di sapere che tra noi due sia tutto a po-". Louis non riesce a terminare la frase che Harry l'ha già stretto in un

abbraccio,l'unico abbraccio che riuscirà sempre a calmare Louis.

Si stringe maggiormente ad Harry,beandosi delle braccia dell'altro che lo stringono con fare protettivo.

"Scusa di tutto. Sai che non sono bravo con le parole,quindi ho portato le ciambelle per farmi perdonare",dice timidamente Louis.

Harry gli scompiglia i capelli e gli sorride.

"Dio,quanto è bello",pensa Harry.


Louis si sposta da Harry,controvoglia ovviamente,e prende le ciambelle dentro alla sua tracolla.

Le apre sul tavolo del salotto e ad Harry viene il disgusto a sentire solamente l'odore.

Prova a non vomitare,quindi prende lentamente la ciambella e la porta alla bocca.

Non appena il sapore dolciastro viene a contatto con la sua lingua,Harry tira la ciambella sul tavolo e corre verso il bagno.

Louis per un momento non capisce,resta fermo,poi corre per la casa raggiungendo Harry in bagno. Quest'ultimo inginocchiato a

rigettare nel water.

Louis si accascia lentamente accanto a lui,con una mano gli tiene la fronte mentre con l'altra gli accarezza la schiena.

Harry tossicchia leggermente,prima di tirare lo sciacquone e sedersi a terra,poggiando la schiena contro il petto di Louis.

"Haz,che succede?" Gli chiede spaventato Louis,la voce più acuta del solito.

"Non lo so,va' avanti da un paio di giorni ormai. Non-non voglio chiamare mia madre,non mi sembra così grave la situazione.

Sarà uno dei virus che gira per adesso." Gli dice Harry con la voce roca,mentre si stringe ancora di più a Louis.

Ama stare tra le sue braccia.

"Vuoi andare da un medico? Sono sicuro che lui saprà cosa dirti,è sempre più informato di me e te messi insieme".

"Sai che ho paura dei dottori,Lou. Mi mettono ansia".

"Neanche le mie sorelle di cinque anni si fanno questi problemi,dai Haz.".

"No L-". Harry viene interrotto da un conato di vomito che gli sale su per la gola,quindi si ritrova ancora una volta con la testa

dentro al gabinetto.


Quando finisce,si alza lentamente e si sciacqua la bocca. "Vada per il dottore.".

E Louis non è mai stato così fiero di se stesso,per aver convinto il suo migliore amico.


Prendono il Taxy,che in venti minuti li porta allo studio medico del dottore di Harry,il dottor. Scottland.

Si siedono entrambi nella sala d'attesa,Harry con la testa appogiata alla spalla di Louis.

Ricevono qualche occhiata disgustata,ma non stanno facendo nulla di male.

"Signor Styles?",Perrie,l'infermiera di turno,gli rivolge un piccolo sorriso,prima di guidare entrambi dentro lo studio medico.

Si siedono entrambi nelle comode sedie dello studio,il dottore gli rivolge un piccolo sorriso.

"Allora Harry,come mai ti trovo qui? E' raro vederti."

Harry guarda prima Louis,che annuisce,e poi il dottore.

"Da un paio di giorni a questa parte,non faccio altro che vomitare.

Non appena sento odore di cibo,devo correre in bagno a vomitare. A volte anche durante la notte."

Gli spiega velocemente Harry,il dottore annuisce e poi assume un espressione pensierosa.

"Hai notato cambiamenti fisici in questo periodo?",gli chiede il dottore prendendo un blocknotes e una penna,scrivendo qualcosa.

"Mi sento grasso e ho lo stomaco leggermente gonfio e duro.".

Il dottore annuisce e si alza,prendendo una siringa e un laccio in lattice.

"Devo farti degli esami,ci vorrà solo qualche momento. Dopo un'ora avrete il risultato,quindi potete aspettare tranquillamente

fuori in sala d'aspetto.".

Harry e Louis annuiscono,aspettano che il dottore prelevi il sangue e poi escono dalla stanza.

E l'ora più lunga della vita di Harry,ha una paura immensa per uno stupido esame del sangue.

"Sembro una femminuccia" Pensa Harry.


"I suoi esami sono pronti,Signor Styles. Se volete accomodarvi",gli sorride leggermente Perrie,prima di farli entrare.

Si siedono e guardano il dottore,che prende dei fogli da uno dei cassetti.

"Allora?" Gli chiede Louis.

Il dottore sorride ad entrambi.

"Ho una bella notizia. Harry,sei incinto di un mese e mezzo,congratulazioni!"

"Cosa?" Dicono Harry e Louis contemporaneamente. Incinto?



An Unexpected Surprise| !MPREG.| Larry Stylinson|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora