Lo ricordo bene il terzo giorno da quando l'avevo conosciuto.
Michael mi aveva scritto esattamente alle 12 e 15, come ormai d'abitudine ed era mercoledì, ero appena arrivata nella palestra della scuola.
Educazione fisica, una delle materie che non sopportavo.
Appena entrata in palestra avevo scattato una fotografia per inviarla a Michael.
"La nostra palestra è più grande" Aveva subito risposto.
Qualche minuto dopo avevo iniziato a giocare a calcio con Ashton e un'altra ragazza nella nostra stessa classe. Avevo il giubbotto addosso e tenevo le mani in tasca, con una mano tenevo stretto il cellulare controllandone allo stesso tempo la vibrazione.
Lo sentì vibrare.
"Che stai facendo?"
"Sto giocando a calcio, salvami"
"E fai schifo, giusto?"
"Giusto, sembro un pinguino"
"I pinguini sono carini"
"Si ma immaginami correre con un giubbotto lungo e le mani nelle tasche perché ho freddo"
"Aww è carino"
"Sicuro"Quel giorno aveva accennato al fatto che il calcio italiano fosse diverso dal football americano.
È così.
A volte lo immaginavo a giocare. Pantaloncini e calzettoni... Sorrido solo a scriverlo.
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8 millions
General FictionMi sentivo come Cenerentola, la scarpetta di cristallo era il mio cuore che avevo perso correndo per quel principe che non ha voluto percorrere gli 8 milioni di chilometri che ci dividevano e portarmela indietro. La scarpetta si è rotta. Il mio cuo...