02- Draco Malfoy

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NARRATORE ESTERNO

Lui non si definiva forte.
Assomigliava più ad un codardo.
Draco Malfoy,un ragazzo pieno di difetti e rimpianti nascosti nell'ombra,dove, i suoi demoni lo mantenevano stabile in un qualche modo. Ma lui non chiedeva mai aiuto e non ne aveva neanche l'interesse a farlo. Lui guardava le persone che passavano e raccoglieva tutte le forze per un sorriso stanco e tirato,il quale veniva sempre ricambiato.
Draco Malfoy non voleva aiuto,voleva solo essere ignorato.
E questi sorrisi oppure chiamati anche atti di gentilezza venivano trasformati in atti di pietà nella sua mente.
Perchè dovrebbe accettare l'aiuto delle persone intorno a lui quando neanche loro ci credono davvero? Era solo uno spreco di energia dato a loro e tolto a lui.
La sua mente era stata avvelenata e il suo cuore era diventato un pezzo di pietra.
Per tanti anni,costruì dei muri alti quanto la torre del grattacielo più alto al mondo.
E la cosa che lo frustrava di piú era il fatto che ancora adesso qualcuno potesse penetrare nel suo castello come aveva fatto lei  e nonostante lui cercasse di ricostruire il tutto,c'era sempre qualche spiraglio.
Ma si arrese,finalmente si era arreso.Aveva perso e stava iniziando ad accettare il fatto che pochi eletti riuscissero a scorgere di più del vero Draco.
Lei lo aveva distrutto,un ragazzo già pieno di pene e sofferenze. Lei lo aveva ucciso più e più volte.
Ma lui era già morto.
-
Draco aveva quei caldi occhi nocciola che scioglievano l'anima con l'innocenza. Erano così incantatori. Una volta che incrociavi il suo sguardo eri perso.

Perso in un altro pianeta.
Perso in un altro mondo.

Quegli occhi color cioccolato uccidevano.
Uccidevano con una certa intimidazione assieme alla sua voce profonda quando pronunciava lievemente qualche piccolo "scusa" in modo divertito.

Qualcuno poteva dire che era piacevole.
Un altro poteva dire che era triste.
Alcuni che era doloroso.
È un mistero quello che aleggia in torno a questo ragazzo. Cosa vorrebbe dire in realtà Draco? Cosa vorrebbe urlare al mondo con così tanta disperazione che anche i suoi occhi fanno trapelare qualcosa?
Perché poi dovrebbe nasconderlo?
I suoi occhi..I suoi occhi erano carichi di impatti ed emozioni.Erano belli da vedere.
Lui odiava i suoi occhi.Li odiava a tal punto di volerseli cavare a mani nude. Temeva che i suoi occhi potessero mostrare al modo quanto patetico si sentiva e non sopportava l'idea.
"Mi piacciono i tuoi occhi." gli dicevano.
Lui rispondeva con un sorriso amaro e poco più con un leggero cenno del capo mentre si massaggiava il viso. "A me no" e rideva "Vuoi fare cambio?"
"Dai facciamo cambio " pensava.
Lui voleva degli occhi di ghiaccio che rispecchiassero la sua anima.
Come quelli che un tempo appartenevano alla sua sorellina. Lei era fuori dall'ordinario con una visione particolare del mondo ma così stanca delle persone intorno a lei così "avide di magia che non erano riuscite a trasmetterla ad entrambi i figli" come diceva lei.
Era così stanca che prese delle pillole e cadde nell'oscurità durante il suo bagno pomeridiano,e quando il suo fratellone tornó a casa da Hogwarts lui aprì la porta del bagno vide un braccio a penzoloni,una scatolina di sonniferi misto a belladonna completamente vuoto e una scritta sullo specchio. Capí che era stato cieco fino a quel momento.
Non c'è posto per me.
E capí che avrebbe voluto avere gli occhi della sorella per vedere il mondo veramente.

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