Cap.21

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Una volta tornati a casa Bill mi portò in giardino, mentre gli altri si guardavano un film.
Il giardino era vastissimo, c'era una mini serra,fiori colorati, un gazebo e in parte una piscina con tanto di trampolino, mi fece sedere sulle sue gambe su una sedia dondolo
"Amore ti ricordi quando mi sei piombata addosso?"
"Certo che mi ricordo, che imbarazzo"
"Hahaha e quarda ora, stiamo insieme"
Strinsi di più le mie braccia al suo collo, appoggiai la mia testa sulla sua spalla,intorno a noi c'era tranquillità, si sentiva il vento e le foglie, qualche bambino in lontananza che giocava e gli uccellini
"Amore, se ci dovessimo sposare e avere figli vorrei un giardino cosi calmo e tranquillo"
"Ti prometto che ti sposerò piccola, andremo a vivere dove vuoi tu amore, e il giardino non mancherà"
"Grazie"
Si girò verso il mio viso, con la sua mano mi accarezzò la guancia, ci guardammo negli occhi per un po' per poi posare le mie labbra sulle sue, lo amavo e mai l'avrei lasciato. Passammo il pomeriggio insieme, rientrammo in casa per mangiare con gli altri, aveva cucinato Tom, non era il massimo il cibo infatti, mi limitai ad una insalatina e qualche salsa comprata al supermercato.la sera io e Sara decidemmo di andare a fare un giro mentre i ragazzi avrebbero iniziato a suonare e a fare qualche prova tra di loro.
"Ah Sara..aspetta mi sta chiamando mamma"
Mi misi vicino ad un muro per non intralciare il passaggio, ovviamente in video chiamata, Sara era vicino a me
*ciao mamma!*
*ragazze che piacere vedervi!*
*anche per noi, come mai hai chiamato?*
*ho sentito che vostro padre e Lucas sono stati arrestati*
*si grazie ai ragazzi ora sconteranno la loro pena*
*sono felice che li abbiamo presi, voi state bene?*
*si tutto bene, tu mamma?*
*si grazie...ah Lara, per caso c'è li Billy che lo saluto?*
*Bill,mamma,Bill no siamo in giro tra sorelle*
*si scusa...ah ok divertitevi ragazze*
Chiusi la chiamata, entrammo in un negozio di dischi, in fondo trovai degli strumenti musicali e accessori vari, decisi di comprare degli accessori per il microfono di Bill, delle bacchette per Gustav, un pletro per Georg e uno per Tom. Una volta uscite camminammo per un pezzettino per poi riavviarci verso casa, ci fermammo però a prendere un milk shake,io vaniglia, Sara cocco
"Sorellina dovresti prenderlo tu al cocco"
"Perché?"
"Beh, Tom profuma di vaniglia e Bill di cocco quindi..."
"Ammetti che vuoi quello alla vaniglia!"
"Nono"
"Io lo preferisco alla vaniglia, al cocco sai che poi mi stufa"
"Si lo so, dicevo così per dire"
"Sara ti vedo persa cos'hai?"
"Beh, stamattina...ecco.."
"Cosa?"
"L'altro giorno parlando con Tom gli dissi che se avrei fatto il piercing alla lingua l'avrei baciato"
"Ah si? E poi?"
"Stamattina, eravamo a letto,non so cosa mi sia successo, gli sono andata sulle gambe e l'ho baciato"
"Wow! Beh Tom attira allora"
"Si..."
"Sara, va tutto bene, è solo un bacio che gli avevi promesso"
"Si ma...appena le mie labra furono a contatto con le sue il mio cuore perse diversi battiti"
"Sara...cosa vuoi dire?"
"Non lo so, pensavo che mi piacessero le ragazze,sono confusa"
"Magari sei attratta da tutti e due i sessi, che problema c'è?"
"Si ma non voglio innamorarmi"
"Ma fallo!papà non potrà più fare nulla"
"Ma Tom, come glielo dico?"
"Non dirgli niente, tu prova a vedere se gli interessi ancora"
"Ancora? Si okok ho capito"
Arrivammo a casa, i ragazzi erano in una stanza al terzo piano, entrammo e li trovammo a cantare delle nuove canzoni di un futuro album
T:"eccole!"
L:"ragazzi ho delle sorprese per voi, non sono un granché però"
B:"non dire così prima guardiamo"
Diedi a ogni uno le proprie cose
Gu:"ommamma ma è la mia marca preferita, e costano anche molto! Grazie mille"
Ge:"cazzo è il pletro che avevo visto qualche giorno fa! Lara sei da sposare"
T:"Georg...guarda qua!, il mio è più bello!!"
B:"amore grazie, sono bellissimi al prossimo concerto chiedo se me li lasciano mettere"
L:"grazie mille sono contenta che vi piacciano"
S:"Georg! Non portare via mia sorella da Bill mi raccomando"
Ge:"ahhaa no tranquilla"
Ormai era tardi e tutti andarono a dormire, io e Bill ci sdraiammo sul letto della sua stanza, mi ringraziò ancora per il regalo, mi strinsi a lui come sempre
"Amore posso farti sentire una canzone inedita?"
"Certo piccolo,sono curiosa"
"Si chiama 'world behind My wall"
"Già dal titolo mi piace"
" It's raining today
The blinds are shut
It's always the same
I tried all the games that they play
But they made me insane
Life on TV
It's random
It means nothing to me
I'm writing down
What I cannot see
Wanna wake up in a dream
Oh They're telling me
It's beautiful
I believe them But will
I ever know
The World Behind My Wall
Oh The sun will shine
Like never before
One day I will be
Ready to go
See the World Behind My Wall
Trains in the sky
Are travelling
Through fragments of time
They're taking me to parts
Of my mind
That no one can find
I'm ready to fall
I'm ready to crawl
On my knees to know it all
I'm ready to heal
I'm ready to feel
Oh They're telling me It's beautiful
I believe them But will
I ever know
The World Behind My Wall
Oh The sun will shine
Like never before
One day I will be
Ready to go See the World Behind My Wall
See the World Behind My Wall
See the World Behind My Wall
See the World Behind My Wall
I'm ready to fall
I'm ready to crawl On my knees to know it all
I'm ready to heal
I'm ready to feel
Take me there!
Take me there!
Take me there!
Oh They're telling me
It's beautiful I believe them But will
I ever know
The World Behind My Wall..."
"È bellissima, bravo mi piace molto"
"Grazie mille, pensavo ti saresti addormentata"
"Non con una canzone cosi bella"
Mi baciò passionatamente,l'avevo reso davvero felice, d'altronde era quello che pensavo, mi accarezzò la guancia, feci lo stesso, lo vedevo stanco cosi mi sistemai e mi addormentai tra le sue braccia.
Il mattino seguente ci alzammo presto, ci vestimmo e andammo tutti in tribunale, eravamo seduti davanti mentre gli altri erano seduti al posto del pubblico.
Il giudice entrò, dall'altra porta entrarono i poliziotti seguiti da Lucas e nostro padre.
Si misero dal lato opposto al nostro, Lucas continuava a guardarmi e a guardare Bill con un tono di sfida ma lui rimaneva impassibile.
X:"signorina Sara vuole parlare per prima?"
S:"certamente signor giudice"
Gli raccontò di tutte le volte che ci picchiava,la molestava e della storia di Giulia
X:"grazie signorina, ha qualcosa per dimostrarmelo?"
S:"certamente, innanzitutto può contattare la polizia italiana per il caso Giulia Rossi, vuole vedere le mie cicatrici?"
X:"dove sono situate?"
S:"sulle cosce e sul basso ventre"
X:"agente accompagni la ragazza in bagno e mi faccia da rapporto"
Un agente di polizia portò Sara in bagno, appena tornati il poliziotto disse che erano anche molto profonde.
X:"signorina Lara ha altro da aggiungere?"
L:"si signor giudice"
Raccontai le volte che mi picchiava nostro padre, la storia con Lucas e dei suoi lavori che mi afibiava.
X:"ha qualche dimostrazione"
L:"si, ecco a lei"
Gli porsi una busta bianca, dentro c'erano biglietti da visita di tutti i lavori che ho fatto e ovviamente con sotto il mio numero"
X:"provo a chiamarla se le squilla il cellulare allora ho le prove sufficienti"
Infatti il telefonò mi squillo' tutte le volte.
X:"condanno Lucas dilsen a 2 anni di galera, dovrai fare servizi utili per L.A, sarai sempre seguito dalle guardie però. Infine condanno Andrea Finazzi alla pena di morte, così deciso l'udienza è sospesa"
Il giudice annunciò la morte, sarebbe stata il giorno dopo di sera in un parco apposta.
La sera seguente mi vestì comunque di nero, almeno quel poco di rispetto c'è l'avevo, Sara invece no, era vestita come al suo solito, top e pantaloni larghi con tanto di cappello, i ragazzi si vestirono di nero, per Bill non era un problema.
Arrivati al luogo c'erano, a nostra sorpresa, i nostri famigliari, mamma compresa, nessuno piangeva,se non nostra nonna, arrivò lui, ammanettato, scortato dalle guardie, il cecchino era già pronto, si era deciso di sparargli a freddo. Si posizionò, ci guardò tutti, disse le sue ultime parole
P:"ragazze, non mi dispiace di aver ammazzato Giulia e di aver tentato di uccidere Bill, sono fiero di ciò che ho fatto, se avessi avuto ancora da vivere vi avrei ammazzate con le mie stesse mani, siete solo delle figlie ingrate e lesbiche, Andrea, porti il mio stesso nome, questo ti fa onore,sappi che ti voglio bene, Maria sei solo una puttana, mamma devi morire ormai sei vecchia, vi odio tutti escluso Andrea e Lucas"
Sara fu fermata da Tom e Georg, voleva saltare sulla pedana e prenderlo a botte, ma non era il caso, ormai era finita. Il cecchino lo fece posizionare di fronte a lui, un colpo deciso e nostro padre cadde a terra morto,mi strinsi di più a Bill per non guardare, mi veniva il vomito con tutto quel sangue, andai dalla nonna, la consolai, lei perdonava sempre papà ma dopo questo non so se avrebbe chiuso un occhio, andai anche da mamma. Sara era stretta a Tom, rideva e lui cercava di tenerla zitta, lei era felice ma almeno quel minimo di rispetto. La scena che vidi fu stupenda, Sara rideva Tom per farla smettere la baciò, era un bacio così sincero e passionale che mi faceva tenerezza, lei stette al gioco, Bill mi prese per i fianchi dal dietro e insieme guardammo quella scena, sembrava uscita da un film, con il tramonto ormai dietro di loro. Salutammo i parenti e andammo a casa, il giorno dopo dovevamo partire.
La notte io e Bill rimasimo svegli per parlare e commentare ciò che era successo la sera
"Si però anche Lucas doveva morire"
"Lo so amore, spero che i due anni e la morte di nostro padre gli faccia cambiare idea"
"Già, che carini sara e Tom non trovi?"
"Si molto, secondo te..?"
"Cosa amore?"
"Secondo te si amano?"
"Può darsi, Tom può aver fatto cosi approfittando della situazione"
"Giusto, furbo il ragazzo"
"Haaha, mi mancherai amore"
"Anche tu piccolo mio"
"Promettimi che ti divertirai e non sarai mai triste"
"Promesso"
"Comunque ci sentiamo tranquilla"
"Va bene, ti amo"
"Anche io"
Ormai era mattina presto e a momenti Sara avrebbe bussato per chiamarmi, le valigie erano pronte, avevo preso vestiti per una settimana, io e Bill eravamo ancora abbracciati nel letto, piangevo in silenzio, l'avrei rivisto tra una settimana ma mi mancava già, chissà quando farà i tour. Senti qualcosa di umido rigarmi la schiena, alzai lo sguardo, una lacrima lo tradì
"Mi mancherai, anche se è solo una settimana"
"Anche tu, ti pregò non piangere ci starei male"
"Nono, mi era entrato qualcosa nell'occhio"
"Si capito"
Feci un sorrisino, gli baciai la guancia, Sara bussò, ci alzammo dal letto, presi le valigie, Bill mi avrebbe accompagnata fino alla porta, era in boxer ma non gli dava fastidio farsi vedere così,Georg e Gustav dormivano, avrei voluto salutarli. Tom era vicino a Bill, si appoggiò alla sua spalla
L:"ciao ragazzi ci vedremo tra 7 giorni"
T:"dimmi quando torni così ti vengo a prendere in macchina"
L:"si"
S:"ciao ragazzi, mi sono trovata bene con voi, Bill mi raccomando, figli femmine almeno 2! Che voglio essere zia!"
B:"hahaa va bene"
S:"Tom, grazie di tutto, forse avremmo dovuto frequentarci prima"
T:"lo dico anch'io, io sarò qua ad aspettarti"
Si abbracciarono, salutai Bill per poi uscire e andare verso il taxi.

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