Capitolo 13

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Mi gratto la testa mentre lascio cadere la penna sui fogli sparsi sul mio letto, è inutile, avrò fatto i conti mille volte e la situazione non cambia, in questo mese le spese sono aumentate e quello che guadagno non basta per coprire tutto quanto. Sono riuscita a racimolare abbastanza per pagare parte dell'affitto e non essere sbattuta fuori di casa, ma devo trovare una soluzione.
La porta di camera mia si spalanca ed Eleanor mi fissa con le braccia incrociate ed un'espressione corrucciata
"Perchè mi fai questo? Anche tu odiavi andare a scuola"
"Ma ci andavo lo stesso" lascia cadere le braccia lungo i fianchi e comincia a piagnucolare sbattendo i piedi a terra
"Ti prego, zia Lexi, fammi stare a casa, solo per domani"
"Quando ti comporti così sembri più piccola di tua sorella"
"Lo diceva anche la mamma" borbotta buttandosi sul mio letto e facendo volare alcuni fogli
"Domani sará il tuo primo giorno di scuola, che tu lo voglia o no" alza di nuovo lo sguardo verso di me e si sposta i lunghi capelli biondi che le sono finiti sulla faccia
"Tu sei perfida" alzo gli occhi al cielo e cerco di trattenere una risata
"Adesso vai a dormire e chiedi a Charlotte se vuole che le legga una storia"
"Lei sta giá dormendo da un pezzo nel suo letto" rimango sorpresa da queste parole, non si è mai addormentata da sola da quando vive con me, voleva sempre me o Eleanor, ma sono contenta che non abbia avuto problemi oggi. A cena ha anche mangiato tutto quello che aveva nel piatto senza fare storie, forse sta veramente meglio
"Beh, meglio così, ora vai" squilla il mio telefono "pronto"
"Ehi Alex, come va?"
"Ciao Helen, tutto bene, sono qui con tua nipote, la più grande" Eleanor mi fa segno di passarle il telefono ed io eseguo
"Zia Helen, spiega a tua sorella che è un'ingiustizia mandarmi a scuola domani...non c'è nessun perchè...dai ti prego...sei proprio uguale a lei!" Aggrotta la fronte e mi passa il telefono, poi si alza ed esce dalla mia camera con passo seccato, sorrido e mi porto nuovamente il cellulare all'orecchio
"Primo giorno di scuola eh?"
"Giá, ricordi le scenate che facevamo con la mamma?"
"Ogni anno doveva trascinarci fuori dal letto e vestirci, anche se sarebbe stata capace di mandarci in pigiama" la sento ridere ed io rido con lei abbandonandomi ai ricordi
"Mi ha minacciato più volte di mandarmi in pigiama, il primo giorno della quarta elementare mi ha quasi fatta uscire in mutande ed io l'avrei anche fatto, non volevo darle la soddisfazione di tornare indietro a vestirmi, ma Felicity mi ha convinta ad indossare dei vestiti"
"Felicity non ha mai fatto storie, era sempre contenta di iniziare un nuovo anno" le nostre risate si spengono lentamente mentre il ricordo di nostra sorella comincia a pesare su di noi "e con Charlotte cosa farai?" Mi chiede dopo alcuni secondi di silenzio
"Ti ricordi dell'assistente sociale, Logan Lerman?"
"Mmh mh"
"Mi ha consigliato un asilo gestito da una sua amica, siamo andate a vederlo e sembra un'ottima scuola. Anche per lei domani sará un primo giorno" anche se non vorrei portarla, sto obbligando me stessa a fare la cosa giusta
"E con l'assistente sociale come va? Tutto bene?" So che l'interesse di mia sorella è puramente legato alle nostre nipotine, ma a quella domanda il ricordo del bacio fra me e Logan si fa vivido nella mia mente e subito dopo il nostro ultimo incontro ed il modo in cui ha evitato l'argomento, ha solamente fatto finta di niente. Appena si è presentato a casa ho pensato volesse parlarne ed ero più che disposta a farlo, è stato un gesto così spontaneo ed improvviso, è stata una delle poche cose a farmi sentire veramente viva, a farmi provare qualcosa, meglio di ogni festa, di ogni sbronza o di una notte passata con un qualsiasi ragazzo, beh, forse una notte passata con Logan sarebbe ancora meglio, no! Alexandra toglitelo dalla mente. Non posso partire con questi pensieri e divagare in questo modo. Ma pensavo davvero che lui avesse provato le stesse cose, pensavo mi avesse baciata perchè lo voleva ed io stupida che ho abbassato la guardia. Dopo che mi ha detto che non ci saremmo più visti ho passato tutta la notte a chiedermi perchè ci fossi rimasta così male, perchè quel bacio fosse così importante, è stato solamente uno stupidissimo bacio e poi Logan è così preciso, tranquillo, pignolo, puntuale, ordinato, semplice, il mio totale opposto. Sa solamente farmi saltare i nervi. Non è il tipo di ragazzo che di solito cerco, allora perchè non riesco a smettere di pensarci? Se lui non vuole parlare del bacio allora non lo faró neanche io, ricordo completamente eliminato
"Va tutto bene, pensa che Eleanor e Charlotte siano in ottime mani"
"Quindi te la stai cavando bene"
"Non è per niente facile"
"Ma Felicity pensava ce l'avresti fatta e aveva ragione, quindi va tutto bene"
"Alla grande" guardo i fogli che testimoniano la mia situazione economica, devo trovare una soluzione. Fortunatamente domani mattina ho un appuntamento di lavoro che dovrebbe fruttarmi più del solito.

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