Logan's POV
Rispondo appena il mio telefono comincia a squillare
"Pronto, mamma, tutto bene?"
"Ciao tesoro, io sto bene, lì come va?"
"tutto tranquillo" rispondo mentre mi verso il caffè nella tazza "a parte Dean che si comporta come un ragazzino" la sento ridere
"è sempre stato così, totalmente diverso da te"
"già, allora, novità?"
"non molte, tuo padre è sempre impegnato nei suoi affari e tuo fratello cerca di stargli dietro, ha chiesto quando ci verrai a trovare" mi prendo un attimo per rispondere, vorrei dire che non ho voglia di tornare lì, che sto bene lontano da mio padre, ma mi farebbe piacere rivedere mia madre e mio fratello
"non saprei, al momento sono molto impegnato"
"che ne dici del Ringraziamento?" una festa in famiglia, oddio, no "verrà anche tua sorella con William" alzo gli occhi al cielo
"ti farò sapere"
"a me farebbe piacere vederti" come posso dirle di no. Vedo il mio coinquilino raggiungermi in cucina, mi guarda e mi chiede chi è, mimo con le labbra "mia madre", mi fa segno di salutarla
"ti saluta Dean" colgo l'occasione per cambiare discorso
"salutamelo tanto e digli che alla sua età dovrebbe crescere un po'" accenno un sorriso
"non credo potrebbe funzionare, mamma, ora devo proprio andare"
"Fatti sentire qualche volta, ti voglio bene"
"te ne voglio anche io" blocco nuovamente il telefono e bevo un grosso sorso di caffè
"allora, che dice la dolce Lisa?"
"mi ha chiesto se al Ringraziamento tornerò a casa" lo vedo irrigidirsi appena, sa quanto mi costi rivedere mio padre "gli ho detto che le farò sapere"
"e che intenzioni hai?" scrollo le spalle "potresti invitare anche la tua dolce Alexandra"
"spero tu stia scherzando, dovrei presentarmi da mio padre con una ragazza diversa da Steph e con due bambine? Non vorrebbe più saperne di me"
"beh, non è che vi parliate molto in qualsiasi caso"
"non voglio rovinare il Ringraziamento a tutta la mia famiglia, se ci andrò, lo farò da solo e poi è troppo presto, stiamo insieme da poco tempo"
"questo è vero, beh, i miei saranno a casa tua per le feste, potrei accompagnarti"
"come?"
"un paio di giorni fa mio padre mi ha fatto sapere che passeranno il Ringraziamento a casa tua e ha chiesto i nostri programmi"
"avresti potuto avvisarmi, che gli hai detto?" chiedo mentre l'agitazione invade il mio corpo
"gli ho detto che ne avrei parlato con te, non ho raccontato di Alexandra, non ho parlato di nessuna ragazza, rilassati" mi passo una mano tra i capelli, sono ancora troppo corti per poterli scompigliare
"la prossima volta parlamene prima, comunque questa sera andiamo ad una festa"
"Logan, tua madre dovrebbe telefonarti più spesso".Esco dallo spogliatoio ed entro nella palestra per iniziare il riscaldamento. Dopo la telefonata di questa mattina non ho trovato nessun altro modo per rilassarmi, avrei chiesto ad Alex di vederci, ma a quel punto le avrei dovuto spiegare tutta la situazione e non ne ho voglia, in più c'è l'amica di Eleanor e ha già abbastanza da fare.
Mi sdraio sulla panca ed inizio a sollevare il bilanciere, ho aggiunto qualche chilo in più del solito, forse la fatica potrebbe aiutarmi a sgomberare la mente. Odio parlare di mio padre, odio vederlo, è pur sempre mio padre, ma ha la grande capacità di farmi sentire a disagio solo perché non ho scelto la sua stessa vita, perché me ne sono andato dal Nebraska, perché ho scelto un lavoro che mi permettesse di aiutare gli altri e perché non frequento le persone che piacciono a lui, magari qualche figlia di qualche suo amico magnate del settore dell'agricoltura come lui, come ha fatto mio fratello. Per Lucas è stato diverso, ha sempre amato l'attività di famiglia, non gli è stato difficile inserircisi. Ha trovato una ragazza che lo rendesse felice e per loro fortuna è piaciuta anche a mio padre. Lindsey si è trasferita a Los Angeles per seguire suo marito, William, ma è sempre stata la piccolina di papà, non ha avuto problemi nel fare le sue scelte, io invece l'ho contraddetto, dio, mi sembra di essere tornato indietro di secoli, come se il libero arbitrio non fosse mai esistito.Mi asciugo la fronte con l'asciugamano e finisco di bere l'acqua nella mia bottiglietta, almeno qualche ora è passata
"scusami, ero in palestra" rispondo velocemente al messaggio di Alex
"mi piacciono gli uomini muscolosi" accenno una risata
"vorrà dire che passerò qui ogni giorno della mia vita"
"no, o sarò costretta ad andarci anche io solo per vederti, anche se dovrei davvero tornarci, finirò per rotolare dal divano al frigo di questo passo"
"preferirei passare il tempo con te sul divano"
"hai ragione, sul divano si può fare molta attività fisica" ho bisogno di un minuto per togliermi dalla testa l'immagine poco casta che mi si è creata nella testa. Non dico che sia diventato un pensiero fisso, ma da quando abbiamo fatto l'amore la prima volta, la voglia di rifarlo è sempre più forte
"ci vediamo questa sera?"
"vieni un po' prima, puoi cenare con noi, se hai voglia"
"mangerò a casa, ci vediamo poi da te"
"va bene, non vedo l'ora".
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In a minute all the world can change
Fiksi PenggemarAlex è una ragazza che ha tutto quello che ha sempre voluto dalla vita, un lavoro che ama, il divertimento, la libertá di vivere come vuole. Ma non sa che tutto questo può sparire da un momento all'altro. Tutto può cambiare per una semplice telefon...