CAPITOLO 3 - IL MIO PRIMO MAESTRO D'ARMI

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Il mattino dopo mi sveglia rilassata come non mi era mai capitato.
Facevo ancora fatica a credere di essere entrata alla Shibusein e aver già fatto amicizia con delle persone così fantastiche.
Idossai con calma la gonna a balze e la mia camicia preferita, cercando di domare i miei capelli ricci. Lanciai un'occhiata allo scrigno in legno sulla scrivania, il regalo da parte di mia madre per la mia partenza. All'interno c'erano svariati tipi di trucchi; non ero mai stata così femminile aver bisogno di cosa del genere, ma mia madre mi conosceva talmente poco che probabilmente li aveva comprati seguendo i suoi gusti.
Aprii la scatola prendndo la matita nera per gli occhi.
"Chissà, magari così Soul noterà di più il mio sguardo... ma che vado a pensare?!"
Diedi una rapida occhiata al mio volto riflesso sullo specchio appeso alla parete: anonimo, un semplice viso rotondo incorniciato da capelli castani e due grandi occhi dello stesso colore. La bocca piccola ma dalle labbra carnose esibì un sorriso impacciato.
"Basta fare la vanitosa, è ora di andare!" mi sgridai, e uscii in in fretta da casa. La città a quell'ora iniziava già ad animarsi: gli studenti camminavano a gruppetti chiacchierando tra loro dirigendosi verso la scuola, gli adulti allestivano i negozi per l'apertura o si preparavano per qualche missione. Il sole ardeva nel cielo facendo scottare la strada lastricata sulla quale camminavo. Si preannunciava una fantastica giornata.
Quando finalmente arriva la scuola ed entrai in classe vidi che un ragazzo con una zanzara di capelli castani e un ciuffo biondo che gli copriva l'occhio sinistro era seduto proprio accanto al mio posto.
-Ehm... scusami, ma quel posto sarebbe di Maka. Ti dispiacerebbe alzarti?- gli chiesi gentilmente, indicando la sedia con la mano.
-Certo! Scusami tu comunque. Mi ero seduto qui solo perché ti stavo aspettando. Ho sentito che hai bisogno di un maestro d'armi, perciò... eccomi qui. Piacere, sono Kazuhiko Kimura, studente della Shibusein da circa un anno. Fino a poco tempo fa avevo un compagno di squadra, ma purtroppo si é dovuto trasferire. Quindi che ne dici se divento il tuo maestro d'armi?- mi chiese, passandosi la mano tra i capelli.
Quel nome... dove l'avevo già letto? Ma certo! Era tra i primi dieci maestri d'armi che avevano preso i voti più alti all'ultimo esame! I risultati erano appesi alla bacheca del ingresso, e io mi ero fermata a dare un'occhiata chiedendomi chi fossero.
Giocherellando con il bracciale che portavo al polso come ero solita fare quando ero emozionata o agitata, gli risposi:-Dovremmo prima controllare se le nostre anime riesco ad entrare in sincronia, non credi?-
Allungó la mano afferrando con delicatezza la mia, e chiudemmo entrambi gli occhi. Inizialmente era molto tesa e non riuscivo a concentrarmi, ma alcuni secondi dopo sentii che mi stava trasmettendo la sua calma. Feci un respiro profondo e percepii subito le nostre anime formare un legame. Riaprimmo gli occhi, entrambi con l'espressione raggiante.
-Allora questo é un sì?-
-Certamente, compagno di squadra!- risposi accennando un piccolo inchino.
Proprio in quel momento suonó la campanella che segnalava l'inizio della lezione, tenuta da un professore di nome Spirit.

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