CAPITOLO 15 - NEL CUORE DELLA RADURA

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Ben presto la luce del sole venne oscurata dai fitti rami degli alberi, e tutto calò in una strana e tenebrosa penombra. Ma ciò che era ancora più strano era l'assenza totale di rumori: non il frusciare delle foglie, ne il soffio del vento o il cinguettio di qualunque uccello risuonavano all'interno della foresta.
Eravamo rimasti soli, gli altri membri del gruppo si erano sacrificati e avevano deciso di rimanere indietro a lottare contro i nostri stessi maestri per permetterci di giungere fin lì.
Forse era una mia impressione, ma da quando avevamo messo piede lì dentro mi sentivo sempre più spossata nonostante stessimo camminando piuttosto lentamente.
Avevamo abbandonato del tutto l'idea di separarci per setacciare più in fretta l'area: da soli saremmo stati fin troppo vulnerabili, e non sapevamo cosa aspettarci. Dopo aver girovagato per un po' senza trovare alcuna traccia di Kazuhiko sbucammo in un'ampia radura. I rami degli alberi si intrecciavano tra loro, impedendoci di guardare il cielo.
Quello che ci colpì fu un'enorme grotta, la cui entrata ricordava le fauci di un pericoloso leone pronto sbranare la preda.
Nonostante non si sentisse alcun suono al suo interno, Maka si irrigidì di colpo sussurrando:-Élì dentro, sento la sua anima.-
Per un momento rimasi quasi delusa: possibile che fosse così facile? Kazuhiko si era dimostrato tutto fuorché incauri, e non capivo come mai si fosse rifugiato proprio in una grotta rischiando di rimanerci intrappolato.
Soul dovete notare il mio sguardo confuso perché mi dette una pacca sulle spalle per confortarmi. -Non preoccuparti, ci penseremo io e Maka a fare una bella festicciola a quel maledetto!-
Dopo essersi scrocchiato le nocche si trasformò in falce, sistemandosi nelle mani della sua Maestra d'armi. Sorrisi, ma tramutai le mie braccia in lame: era soprattutto compito mio fargliela pagare. Feci un cenno a Maka, pronta all'azione.
Tuttavia, appena mossi il prima passo sentii qualcosa stringersi attorno alla caviglia sinistra e venni poi sollevata ad almeno 3 metri dal suolo. Le mie katane scivolarono dal loro fodero cadendo a terra inutilizzabili. Sollevai lo sguardo verso il mio piede, sentendo un dolore acuto: ciò che mi teneva stretta non era una pianta, ma un orribile serpente!
Iniziai ad urlare e a divincolarmi, spaventata a morte mentre altri serpenti neri come l'oscurità scendevano dai rami per calarsi sul mio corpo. Nell'istante in cui il primo mi aveva morsa le mie braccia erano tornate normali e ora non potevo liberarmi in alcun modo. I rettili erano sempre stati il mio incubo fin da quando ero piccola. Abitavo in una zona piuttosto umida, e quindi non era raro rischiare di essere attaccati da un serpente velenoso, rischiando anche la paralisi.
Maka mi guardava dal basso, impotente. Mi trovavo troppo lontana perché potesse riuscire a tagliare in due il serpente con Soul, e la vedevo cercare freneticamente una soluzione.
Si allontanò leggermente portando indietro la falce come se volesse... lanciarla?! Non che io non mi fisassi di lei, ma come mossa mi sembra un tantino azzardata...
"Ti prego, fa che non venga infilzata da uno spiedino ma nemmeno che diventi il pasto di questi esseri diagustosi..." pregai, chiudendo forte gli occhi.
-Fossi in te non lo farei.- L'inconfondibile voce di Kazuhiko echeggió per tutta la radura, rendendo impossibile capire da dove provenisse. Io ero nel panico più totale, Maka stava tentando di individuare la posizione di Kazuhiko temendo un attacco e al contempo liberarmi nel più breve tempo possibile.
Per questo che nessuno di noi si accorse della figura che era comparsa dietro i miei compagni...

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