Dietro le palpebre serrate riuscivo a percepire solamente le voci disperate di Maka e Soul che mi imploravano di spostarmi da lì e il sibilo della lama che si stava avvicinando.
Avrei voluto reagire, ma il mio nuovo attacco mi aveva letteralmente prosciugata, senza poi contare l'azione delle Foreste della morte.
Chissà se qualcuno sarebbe mai riuscito a dire ai miei genitori cosa mi era successo. Chissà se a loro sarebbe mai importato qualcosa o mi avrebbero considerata come un problema risolto per sempre. Chinai il capo rassegnata, ma il colpo non mi raggiunse mai.
Udii un forte tonfo e le esclamazioni sorprese dei miei compagni: davanti a me c'era professor Stein che impugnava una falce, mentre Crona era accasciato contro un albero e si stava rialzando a fatica per contrattaccare.
Stein staccò la presa dall'arma che si trasformò niente di meno che in Spirit, la cui espressione era talmente furiosa da farmi rabbrividire. Si scagliò contro il nemico tempestandoki di pugni e insulti.
-Tu! Maledetto bastardo che non sei altro, figlio di quella serpe di Medusa! Sei stato accolto alla Shibusein solo grazie a Maka, e ora che fai?- Lo colpì sul petto con una falce che gli era sbucata sul braccio. -Cerchi di ucciderla! Ma sarai tu a fare quella fine!-
Crona riuscì a deviare il colpo successivo facendosi scuro con il sangue nero allontanandosi poi dai due nuovi arrivati.
Ragnarok si grandì di nuovo preparandosi ad uno Screech Gamma, ma prima che Crona riuscisse a muoversi ulteriormente comparvero dei fili sottili ed eterei che da Stein si erano allungati fino a collegarsi ad ogni arto di Crona che tentava invano di liberarsi.
"La cucitura dell'anima!" Pensai allibita. Ne avevo letto solo sui libri, questa era la prima volta che vedevo qualcuno utilizzare una tecnica così complessa.
-Presto imbecille, fai qualcosa!- gridò allarmato Ragnarok vedendo che Spirit si avvicinava loro con la falce pronta a lanciare in due.
-Non so come comportarmi con questi fili...- piagnucoló il ragazzo senza più alcuna traccia di follia nei suoi occhi.
La Death Scythe gli poggió la lama sul cuore pronta trafiggerlo. Caricó il colpo...
-Fermo papà!- strilló Maka liberandosi da Soul che la stava sorreggendo. Avanzó zoppicando fino al punto in cui si trovava il padre, posandogli una mano sul braccio.
-Makuccia, piccolina mia, è compito del tuo papà fare fettine chiunque ti ferisca capisci?- disse lui serio nonostante si vedesse benissimo che era al settimo cielo per essere stato chiamato "papà" dalla figlioletta che solitamente lo rinnegava.
-Ti supplico...- mormoró lei mettendosi tra Crona e la lama. -Non un ragazzo cattivo, la colpa è solo di Medusa! Ti prometto che io e Soul lo terremo d'occhio, va bene? Ma non è giusto che la colpa dei genitori ricada sui figli...-
Sentendo quelle ultime parole Spirit abbassó definitivamente la falce.
-D'accordo- sospirò, passando la mano tra i capelli rosso fuoco. -Ma al primo segnale di una "crisi" come questa giuro che lo ridurró in un mucchietto di carne in forme, chiaro?-
Stein liberó in quel momento Crona che si tuffò tra le braccia di Maka ripetendo il suo nome e piangendo disperato come un bambino, incurante degli insulti che gli stava urlando contro Ragnarok, zittito da un'occhiataccia di Stein.
-Sarà meglio andare ora.- disse quest'ultimo caricandomi sulle sue spalle.Pochi minuti dopo essere usciti dalle Foreste incontrammo gli altri, tutti sani e salvi eccetto alcune lievi ferite. Io mi sentivo già meglio, quindi mi feci posare a terra e corsa ad abbracciarli, ringraziandoli tra lacrime di gioia.
Quando gli altri insegnanti avevano spiegato loro perché ci era proibito entrare nelle Foreste della Morte avevano subito interrotto i combattimenti per venirci in soccorso, ma non sarebbero mai arrivati in tempo.
Fortunatamente Azusa era riuscita a mettersi in contatto con Stein e Spirit che stavano facendo un giro di ricognizione nei paraggi, altrimenti per noi sarebbe stata la fine.
Una forte pacca sulla schiena mi fece quasi ribaltare a terra.
-Allora Anis, a quanto pare hai reso un bel servizietto a quel tipo eh? Ma ricordati che sono io l'unico dio invincibile qui, muah ah ah!- sghignazzó. -Tutti in città celebreranno il mio ritorno da eroe!- Sentendo una mano sulla spalla si voltò, ritrovandosi davanti la faccia di Stein. Aveva un'espressione così spaventosa e minacciosa che rimarremo tutti paralizzati.
-A proposito di questo...- sibiló, ruotando la vite che aveva in testa e producendo un ticchettio agghiacciante. -Non crederete mica di farla franca, vero?-
Deglutimmo, incapaci di aprire bocca.
Un ghigno sadico che gli altri dovevano conoscere bene perché diventano pallidi di come la morte comparve sul suo viso.
-Avevo giusto bisogno di otto nuovi volontari per i miei esperimenti... ci si vede domani mattina in laboratorio ragazzi, buon riposo.-
Tutti avevano un'aria talmente terrorizzata che mi fecero preoccupare su cosa intendesse Stein con "esperimenti".
-Ragazzi, sapete se per caso c'è ancora un posticino libero per me nelle foreste?- chiese Blackstar. -Almeno li ho più possibilità di sopravvivere!-
A quella frase scoppiammo a ridere, incamminandoci insieme verso Death City.
Non sapevo cosa mi avrebbe aspettato l'indomani, ma con dei compagni così... perché mai avrei dovuto avere paura?E qui si conclude la mia prima fanfiction su un manga/anime. Spero di aver fatto un buon lavoro sia con la storia che con i personaggi, e spero di avervi fatto passare un po' di tempo con i miei racconti da pazza xD
Vi ringrazio per la partecipazione ❤Shayleene_
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Unexpected enemy
FanfictionMi chiamo Anis. Sono un'arma a cui manca solo l'anima di una strega per diventare finalmente Death Scythe. Ecco perché sono venuta a Death City: per trovare un Maestro d'Armi che mi aiuti in questa impresa. Credevo sarebbe stato facile, ma a volte b...