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÷Cavolo Nico Calmati!÷ urló Archimede;
÷Non ci riesco, Non ci riesco okay??!!!÷
÷No, non é okay, devi darti una calmata, calmati stupido lucertolone!!÷gli urla Archimede irritato.
÷Non é successo niente, n-i-en-te!!
÷Archi mi hanno visto hai capito? Hanno visto la mia coda!
÷Era un bambino di cinque anni penseranno che se lo sia immaginato.
÷ E se ci avesse visto qualcun altro? Sai una viverna di sette metri non é difficile da notare.
Archimede alzó gli occhi al cielo e ribatté÷Li prenderanno per pazzi.
Nicoló si sentí indignato dalla superficialitá dell'amico ma decise di lasciar perdere. Nonostante ció continuó a borbottare per tutta la sera. Entrarono a casa, Archi dalla porta e Nico da una "entrata secondaria". I draghi erano troppo grossi per vivere in natura e non essere scoperi; questa tortura non sarebbe durata a lungo, cinque o sei generazioni e si sarebbero estinti. (In veritá tutti quelli che erano a conoscenza del "mondo nascosto" si ripetevano questa cosa da circa tre generazioni ma il numero dei draghi non calava:viverne, serpenti piumati,draghi del nord e del deserto sopravvivevano con facilità; i serpenti marini si erano estinti durante la prima guerra mondiale a causa delle maridi che li cacciavano).
÷Ciao nonno÷
÷Uhm?Ciao Archimede÷ rispose lo spettro di Archimede. Quello vero. Era preso dal videogioco del nipote (si consideravano nonno e nipote;chiamarsi antenato e discendente sarebbe sarebbe stato strano...)e non vi prestó molta attenzione.
÷ Possibile che lo scienziato piú grande di tutti i tempi sia bloccato al secondo livello di mario bross.
÷Non sono bloccato e che ... e che sto coso é baggato...e,e...
÷Cetto,cetto.÷lo scimmiottó il nipote e rise. Lo spettro mise il broncio.
La loro era una grande villetta nella zona di fontane bianche, tra Siracusa e Cassibile; aveva tre piani, un giardino e, nonostante la vicinanza al mare vi era una grossa piscina. Due grandi tartarughe pascolavano l'erba.
I genitori di Archimede erano a mare ma lui era uscito con Nicoló ed era andato a trovare degli amici "normali" che non vedevano Nico per l'incantesimo di invisibilitá postovi da Archi.
Era andato tutto bene fino a quando un un bambino di cinque anni é uscito in giardino e ha indicato spaventato la coda di Nico che spuntava dall'angolo della strada e ha urlato÷ Un coccodillo!!÷ La pericolosa,imponente e terribile viverna afferró il ragazzino e lo portó nel suo covo ! Solo che il ragazzo non aveva cinque anni ma quindici(quasi sedici) e si dovette tratenere dallo sparargli un anestetico per ippopotami (che non avrebbe nemmeno scalfito la sua pelle, ma questo é un altro discorso).Dopo un piccolo attacco di panico il drago si mise a russare. Mezz'ora dopo la famiglia (rettile mastodontico incluso) erano seduti intorno al tavolo a cenare. La cena a base di spaghetti alla carbonara di Gaetano fú interrotta da una chiamata÷Chi é ha quest'ora...?÷borbottando andó a prendere il telefono e sbiancó.
Fece un respro profondo e andó in un altra stanza. La candida cucina di casa Rizzo cadde nel silenzio.
Gaetano torna in cucina, si siede e fissa il piatto;pensieroso.
Sospira e inizia a mangiare senza fretta ,senza fame. L'aria é elettrica e persino il veccio spettro fissa il capo famiglia in attesa di informazioni.
Quest'ultimo, con calma, finisce il piatto, si pulisce il muso, si alza e dice ÷Preparate le valige, si parte.

ARCHIMEDE POV'S

Sono tutti troppo stupiti per dire qualcosa e per un pò .Mi alzo e inseguo mio padre ÷Papá,papà. ..÷urlo ÷Eh?÷
÷Come, perchè? Chi era al telefono?
Lo trovo in camera da letto, fá le valige.
÷Lui, tu sai chi...
Accigliato chiedo÷Il capo?
÷Se.
I senzanome non danno nomi ai ruoli di gerarchia cosí come a molto altro.
÷ E che voleva?
÷Vedere noi e gli altri del nostro clan.÷Si riferisce al clan degli Archimedei;siamo tutti parenti, anche se molto alla lontana . Una decina in Sicilia, una trentina in tutta Italia e due in America.
÷Sai perché?
÷Ti pare che tuo zio sia uno che chiama gente da tutt'Italia e dall'America per qualcosa che potrebbe dire al telefono?÷mi dice irritato.
Già, mio zio é il capo, e mio padre é geloso.
Io non ho probleni con zio Ciccio, ma non mi piace averlo intorno perché innervosisce papá.
÷Vado da mamma÷non mi risponde.
In cucina mamma stá riempendo la lavastoviglie e il nonno guarda "Pompei "in tv lamentandosi delle incongruenze con la realtà dei fatti.
Nico é in qulla spece di grotta dove dorme.
÷Zio Ciccio ci ha convocato
÷Per quando?
÷Bo
÷Per dove ?
÷ Bo
÷Mai una volta che mi dici una cosa per intero ÷ si lamenta mia madre.
÷Che ci vuoi fare÷rispondo sarcastico.
Mia madre sbuffa e Archimede ridacchia.
Facciamo le valige e in tre quarti d'ora siamo pronti per partire ma prima di fare qualsiasi altra cosa ci concediamo mezz'ora abbondante per riposare:da quí a Napoli ci sono otto ore di maccina e quattro di volo. Siamo giá stanchi di nostro.
Appena prima di scendere in quell'limbo che é il sonno un pensiero mi sfavilla in mente, perché quel bambino ha visto Nico? ÷ Lo chiederó a zio Ciccio domani...÷farfuglio.

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