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L' addestramento al campo era molto duro, i ragazzi erano stremati, psigologicamente e fisicamente. Archimede era nervoso e sempre arrabbiato, era uno di quelli che soffriva dippiú.La monotonia e la fatica lo stavano rodendo dentro. I primi giorni gli facevano male le gambe, le braccia, la schiena, il torace; ci aveva fatto l'abitudine.
Quel giorno venne il soldato semplice Zang a svegliarli; fecero la solita corsa mattiniera e una colazione base di frutta. Dopo di che si diressero verso la zona del cirtilcortile e che impiegavano per fare i pesi. Al campo era tutto uguale......in genere.

ARCHIMEDE POV'S

Pawn!
÷Aia!
Qualcosa mi ha colpito. Guardo Luca : ha in mano una pallina da tennis. O no. Fa che non sia ció che credo. Rupert viene investito da una palla da tennis. È ció che credevo.
÷ Cosa succede?÷urla Cassandra: quelle che erano due palline da tennis ora sono cento e aumentano ogni secondo.
÷ Sono quelle spece di macchine sparapalle!÷ mi chino.
÷M-ma che d-dob-biamo fare?÷ chiede Marco.
Le maccine si fermano.
La voce di Mmaka glii risponde÷Contrattaccare. Dieci, nove, otto...
Ci guadiamo.
÷ Cinque, quattro...
Luca ci guarda÷ Fuggite sciocchi!
Corriamo al riparo.
÷ Fuoco!!
La pioggia di gialle matasse riprende, giusto in tempo per ripararmi dietro un bidone pieno di bottigliette d'acqua.
÷Che facciamo?!? ÷ruggisce Nico. É troppo grosso per nascondersi e si stá prendendo un sacco di palline addosso.
÷C-c i sono p-iú macchine, d-dobbiamo indi-ividuarle. Ag-gamennone vai a cercarle.
Lo spettro divertito gironzola per il cortile con troppa calma.
÷Muoviti!÷ gracchia consiglio irritata da sotto l'ala destra di Nico.
÷Adesso, adesso÷ridacchia Agamennone÷ Quá ce ne è una ÷indica il tetto di un dormitorio.
Sei secondi dopo il metallo é stato fuso dalle fiamme di Nico.
÷Nico una volta trovata un altra macchina non distruggerla.
÷ Che vuoi fare Cassandra?
÷ Vedrai....
÷ Eccone un' altra.
Nascosta sotto dei materassini c'è uno degli automi.
Cass é sotto l'ala sinistra di Nico.
÷Vai verso la macchina ÷ lo istruisce.
÷Perché ?
÷Dobbiamo prendere possesso di uno di questi cosi.
Lentamente Nico avanza insieme a Consiglio, Cassandra, Marco e Rup che lo usavano come scudo, quel lucertolone avrebbe potuto spiccare il volo e andare fuori tiro ma aveva deciso di proteggere chi si era riparato sotto di lui.

Cassandra scattó all'improvviso fuori dal suo rifugio sicuro e si gettó tra i materassini. Le macchine erano state modificate per rispondere a comandi sia manuali che a distanza. Non fu difficile per Cassandra capire come funzionasse. In poco tempo erano state distrutte altre tre macchine: due da Nico e una era rimasta intasata per via delle palline sparatagli nella canna da Cassandra . Ne rimangono due.
Mentre Nico ne incendia una una palla gli arriva sulla nuca. Sviene.
÷ Il vostro miglior soldato é caduto. Ora che fate?÷ ride Mmaka.
÷ Mi perdoni signore.÷ dice Luca dando un calcio al militare.
Luca aveva da subito individuato il caporal maggiore capo dietro uno degli ordigni posizionato in un angolo e ben nascosto dal locale autoclave, lo aveva raggiunto di soppiatto senza lamentarsi dei colpi subiti e aveva aggredito alle spalle il suo superiore.
Nonostante Mmaka sia in forma non é più quello di una volta e Luca, ben piú giovane e soprattutto provvisto di zoccoli, era molto migliorato in quanto alla forma fisica ( come tutti d' altronde); per questo era riuscito a buttare a terra il sudafricano con un calcio ben assestato alla schiena. Lo aveva stordito ed immobilizzato.
Marco mise fuori uso la macchina.

LUCA POV'S

Dopo lo scontro Mmaka ci ha ordinato di chiamare un infermiere per Nico che in seguito alla botta in testa era svenuto.
E al momento siamo insieme a questa bellissima infermiera cinese a tavola. Alla mensa oggi era prevista carne di cavallo arrostita ( a parere di Archi l'unica cosa buona che fanno in questo schifo di posto) e pure, ma essendo un fauno é quindi vegetariano ho accompagnato il puré con dei fagioli farinosi e un po' crudi.
La nostra conversazione viene interrotta dalla presenza autoritaria di Mmaka.
÷ Ragazzi ÷ inizió sedendosi con noi÷ quello di oggi era un test; ne abbiamo fatti molti senza che ve ne acorgeste. Soldatessa Gau vada via÷ l' infermiera cinese si alzò é se ne andó senza aggiungere altro, come da protocollo.÷ dicevo, quesri test servivano a scegliere il momento della vostra partenza.
Quel momento é arrivato. Domani partirete.
Oggi avete la giornata libera; ma prima dovete seguirmi.÷ ho un sacco di domande ma non posso dire niente, stupido protocollo.
Entriamo in uno dei capannoni dove vengono tenute le scorte alimentari; é sorvegliato ma ci lasciano entrare.
La prima cosa che penso entrando é che é piú grande all'interno. Sacchi di patate, grano, farina e legumi sono accatastati ordinatamente in modo tale da costruire un lungo corridoio che temina con una porta. Alla flebile luce delle lampadine appese alle pareri senza finestre riconosco l'ormai familiare maschera dorata simbolo del nostro popolo.
÷Soldati benvenuti al nostro portale. Ci sono domande.
÷ Signore in che senso dal nostro portale? ÷ chiedo.
÷ Nel senso che all'interno di questo capannone c' é un bilocale nel quale si trova un portale; se non lo sai é un coso che ti puó portare ovunque istantaneamente.
Vorrei urlargli " so cos'è un portale razza di idiota " ma mi limito a chiedere÷ Perchè ci ha condotti quí signore?
÷ Perché quí vi verrà detto ció che dovrete sapere a proposito della vostra missione e da quí partirete.
Mmaka bussó e la porta gli fú aperta da un uomo grassoccio e piuttosto aĺto da un forte accento russo.
÷ Ah.. James, entra...
James? Perché lui puó chiamarlo James e io no?

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Scusate il ritardo ma tra la scuola e lo sport mi rimane poco tempo.

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