Venti minuti dopo siamo lí, ad aspettare che il tempo finisca. Ad un certo punto sento Sandra sussurrare÷O no....
÷Cosa?÷ le chiedo.
÷ É della sua squadra..
÷Chi? Cosa?÷Chiede Rup .
÷Luca Giglio é della squadra di quel cretino di Archimede!
÷ Non é il tipo che ci prova sempre con te?÷ aggiunge la grifonessa.
÷Proprio lui.
÷Ehi.÷urla un ragazzo in lontananza.
Non l'avevo visto, il che é grave visto che accanto a lui ci sono uno spettro, fauno (quasi un satiro) e, soprattutto un enorme viverna del mediterraneo.
÷ É lui?
÷Si.
Una volta arrivati lui é Sandra si salutano.
A me sembra simpatico.
÷P-piacere, Marco.
÷Archimede, piacere.
Ci stringiamo la mano.
÷Io sono Agamennone ÷si presenta uno spettro.
Fa per stringermi la mano ed accetterei pure ma é uno spettro, é impalpabile.
Guarda la mia espressione e ride. Stava solo scherzando.
Il fauno che faceva la prova con me si presenta come Luca e il drago come Nicoló Serapide.
Ora tocca a Rupert e a Consiglio presentarsi.
÷Mi chiamo Prosepina Consiglio e lui é Rupert Felton.
Il fuoco fatuo saluta con la mano.
÷Allora ÷esordice Archimede ÷ chi ha vinto?
÷In realtà non si sá.÷rispondo.
÷Come? Sul manifesto...
÷Sul m-manifesto c'é scritto che noi ot-to siamo invitati a pranzo dagli organiz-zatori.
÷Quando?÷si informa Luca.
÷Tra cinque minuti.÷Lo informa Rupert col suo accento inglese.
Aspettiamo e dopo un pò iniziamo ad avviarci verso la sala da pranzo.
Ci viene incontro l'uomo di mezza etá che ci ha registrato all'inizio.
÷Siete giá arrivati? Vi stavo andando a prendere io. Bene, seguitemi.÷ ci fece strada.
L ' intonaco era crepato da tempo ormai e nel soffitto c'erano molti buchi.
La sala da pranzo era circolare ma il tetto era intatto.
Gli unici mobili erano un lungo tavolo imbandito a festa e delle sedie.
Cinque erano occupate, nove erano libere.
Nico, che non era riuscito ad entrare, si affacciava dalla finestra. Le persone sedute a tavola facevano tutte parte di quei signori che piú di trenta giorni prima ci avevano convocato in questo stesso posto. Solo uno di loro mi era nuovo: era un uomo di colore sulla quarantina, aveva delle cicatrici sulle braccia muscolose e nonostante il caldo portava dei lunghi pantaloni mimetici. Accano a lui una grifonrssa sedeva rigida.
÷Salve ÷Azzardó Archimede.
÷Ciao Archi ÷rispose un uomo calvo vestito con un completo elegante nero, poi rivolto a noi aggiunse÷Sedetevi pergo.
÷Noi vi abbiamo quí riuniti per informarvi che i risultati degli scritti e del test pratico hanno provocato una paritá trá i vostri team÷ proseguí.
÷Prima di iniziare la nostra conversazione spero vogliate servirvi.÷detto ció ci indicó le pietanze sul tavolo. Riempimmo i piatti.
Fu il momento di Battista Rosso, capo della stirpe d'Enea, di prendere la parola÷Per questo motivo vorremmo proporvi dei quesiti al fine di capire la vostra personalità e di scegliere la squadra migliore. Tutto chiaro?
÷ S-si...÷balbettai.
÷Iniziamo con te....quante lingue sai?÷Mi chiese la grifonessa.
÷I-inglese e francese....s-singnora?
÷Riisa; la tua balbuzie ti ha dato difficoltà nell'apprendere le lingue straniere?÷ mi domandó.
÷ No, è-é molto liev-ve.
A turno tutti ci fecero molte domande, solo l'uomo con le cicatrici rimase in silenzio a fissarci. Uno per uno. Alla fine fece sentire la sua voce roca.
÷ E cosa vi fa pensare di essere all'altezza di questa impresa?
÷A chi lo sta chiedendo?÷disse Archimede.
÷A te, al drago, al fuoco fatuo, a tutti voi!
Non sapevamo che dire e rimasimo in silenzio.
÷Come pensavo...÷Borbottó l'uomo.
÷Non lo penso.
Guardammo stupiti il fauno, non aveva parlato molto ed era decisamente agitato nonostante si sforzasse di tenere ferma la voce.
÷E allora perché partire?÷esclamò l' uomo.
÷Perché sai che c'é gente che ha bisogno di te, perché hai degli amici dei quali fidarti, perché vuoi capire chi sei infondo. Se sei capace di cavartela senza una madre che ti accudisca come una cioccia. O anche solo per vedere che c'é la fuori.÷si zitti e abbassó lo sguardo.
L'uomo sorrise rivelando un dente di un metallo strano÷Signori il pranzo é finito.
Ci alzammo in silenzio e uscimmo ordinatamente.
÷ Sta sera vi faremo sapere ÷disse l'omone che ci aveva accompagnato.Io, Sandra, Rup e Consiglio ci separammo dagli altri e andammo al nostro accampamento ad aspettare il verdetto. Troppo ovvio a mio parere.
NICO POV'S
La luna é bellissima sta sera ma non riesco a godermela: ho paura. Ho paura di ció che accadrá; non credevo di ri uscire a passare il primo turno, tanto meno il secondo e ora stiamo per essere scelti. Ho paura di deludere i miei amici, non ce la posso fare.
Archimede sta dormendo sotto le mie ali.
÷ Ho paura Archi...
÷ Paura? Anche io avevo paura.
Non é stato Archi a parlare
÷Mi hai spaventato Agamennone.
Il suo sguardo era perso all'orizzonte e nei suoi ricordi.
÷ Io sono morto difendendo i miei amici, lo ritenevo giusto. Tornassi indietro lo rifarei.
÷ Moriresti?
÷ Morirei. Non è poi cosí male, é piú veloce che addormentarsi.
Agamennone aveva gli occhi piú lucidi del solito.
÷Noi contiamo su di té÷ mi disse andandosene.
La luna splende in cielo.
Grande, bianca, bella e crudele.O dico lunare
tu che infondi a me luce
sprizza speranza
a chi sotto te stá,
a chi sotto te stá.O stella dell'est
dal profumo speziato
tu che vegli sui mercanti
un occhio su di me lo puoi buttar,
un occhio su di me lo puoi buttar.O luce del sud
dal calore immane
tu che mi hai sempre protetto
continua a sopportar,
continua a sopportar.O lume del nord
dalla luce stagionale
fammi da guida
e non farmi invano vagare,
e non farmi invano vagare.O raggio dell'ovest
a me familiare
tu mi devi guidare
non mi devi lasciar,
non mi devi lasciar.Trama oscura
che in alto risiedie
se devo morire
io ti voglio guardare,
io ti voglio guardare.Due luci in meno in questa campagna.
Le palpebre del drago son calate.

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Cronache dai Senzanome
FantasyUdite e ascoltate, amici e conoscenti, o persino malviventi, apprestatevi ad ascoltare ció che ho da narrare, perchè lacrime amare sgorgheranno da voi, dalla bocca schiuderanno risate o inpassibili resterete. Da me le cronache dei Senzanome udirete...