Natalie si sentiva in un certo senso felice. Aver chiarito con Niall le aveva tolto parte di quel peso in più che sentiva dentro di sé, quel peso che la faceva affondare ogni giorno di più e che non poteva lasciare andare via perché ormai faceva parte di lei.
Aveva raccontato tutto alla madre una volta rientrata a casa e dire che aveva gioito era dire poco: si era alzata velocemente dal divano e si era catapultata sul corpo della figlia per abbracciarla forte. Le aveva detto che era orgogliosa di lei e che a piccoli passi avrebbe imparato a lasciare da parte il suo grande segreto. Le aveva detto anche che magari Niall si sarebbe rivelato un ottimo amico, il primo per giunta, e Natalie ne era totalmente spaventata ma allo stesso tempo eccitata all'idea. Doveva solo fare progressi col suo carattere e imparare a convivere con un'altra persona al di fuori di sua madre.
Niall, dal canto suo, era davvero felice. Il fatto che Natalie era uscita dalla classe di sua spontanea volontà, che aveva chiesto a Liam cortesemente dove fosse il biondo -perché sì, Liam gli aveva subito raccontato a Niall che era venuta a chiedergli informazioni alla ricreazione- e che fosse venuta da Niall per scusarsi aveva reso proprio quest'ultimo molto speranzoso.
Infatti pensava che Natalie, facendo in questo modo, avrebbe dato una possibilità non solo a sé stessa di poter migliorare il suo carattere e convivere con le persone intorno a sé, ma anche a Niall che avrebbe potuto avvicinarsi a Natalie senza avere il timore di ricevere dei no o occhiate ghiacciate."È davvero tenerissima" aveva detto a Liam e Louis lo stesso giorno. "Ed è anche molto timida" aveva continuato.
"Devo dirti la verità, quando me la sono trovata lì nel corridoio che voleva parlarmi mi sono sorpreso davvero tanto" aveva detto Liam.
"Amico non dirlo a me, non avrei mai pensato che potesse essere così timida" aveva risposto Louis, ripensando alla scena.
"Penso che ricomincerò da capo con lei" aveva pensato ad alta voce, poi, Niall.
"Perchè, avete mai cominciato?" aveva inarcato un sopracciglio Louis, divertito, e aveva ricevuto come risposta una cuscinata da parte di Niall.
"Okay okay, ho capito. Partita a FIFA?"
Da quel giorno erano passati tre giorni. Niall e Natalie continuavano a scambiarsi lettere, facendo aumentare così la curiosità alla rossa, dato che Niall non aveva ancora intenzione di dirle la verità. Avevano parlato della loro città ideale, delle loro vacanze e della loro famiglia, delle loro festività preferite e di qualche piccolezza del loro passato, ma Tu ergo Niall non aveva mai accennato al suo aspetto fisico e ciò non aveva contribuito ad aiutare Natalie ad immaginarsi quel ragazzo.
Un dubbio però era sorto nella testa di Natalie, durante l'ultima lettera che aveva inviato a Tu. Come avrebbero fatto a sentirsi durante le vacanze di Natale? La festa si avvicinava e tutti gli alunni avrebbero avuto quasi un mese di vacanza. Ormai era successo ciò che Natalie temeva: si era affezionata a questo ragazzo misterioso e doveva essere sincera con sé stessa, perché non ce l'avrebbe fatta a stare un mese senza ricevere lettere o scriverne a lui. Avrebbe trovato un modo, ne era certa.
Quella mattina varcò il cancello della scuola e attraversò il giardino, con lo sguardo basso. Non era né felice, né triste. Era solo leggermente imbarazzata perché da quando aveva parlato a quel ragazzo in corridoio tutti a scuola la guardavano curiosi.
"Ciao Natalie" sorrise Niall avvicinandosi a Natalie.
"Ciao Niall" strinse con le mani la fibbia della sua borsa, alzò lo sguardo e notò Niall, con quel Louis e colpita notò anche proprio il ragazzo con cui aveva parlato in corridoio. Ma si concentrò su Niall, il quale la stava guardando con quegli occhi cristallini e gli sorrise timidamente, alzando la mano per salutarlo.
Non prolungò la sua presenza lì fuori perché troppi erano gli sguardi che sentiva trafiggerle la schiena come lame affilate. Quindi optò per entrare dentro la scuola e attraversare il solito corridoio."Hey ragazzi" sentì dire proprio da Niall "io vado, ci vediamo dopo" disse e dopo di che sentì dei passi veloci. "Hey aspetta" Niall le spuntò dietro e le bloccò il polso con la sua presa. Entrambi guardarono quel gesto e, imbarazzato, Niall tolse la mano, portandola dentro la tasca. "Ehm.. Andiamo insieme?" chiese Niall, insicuro.
"Va bene" sussurrò quindi Natalie, con un sorrisone stampato in viso. Varcarono la porta dell'aula vuota e per un attimo Natalie si bloccò vedendo la lettera dietro la lavagna.
"Qualcosa non va?" le chiese Niall, osservandola attentamente.
"No ehm.. Hai per caso visto qualcuno entrare qui per poi uscire di nuovo?" prese la lettera e la nascose nella tasca dei suoi jeans.
Niall ovviamente fece finta di non vedere Natalie nascondersi la lettera e buttò lo zaino ai piedi del suo banco, sedendosi poi sulla sedia. "No, non ho visto nessuno di sospetto" non poteva di certo dirle Sai Nat, sono io il ragazzo che ti scrive, ma non posso dirtelo perché credo mi manderesti di nuovo a quel paese e mi giocherei l'unica possibilità che ho di parlarti. No, non poteva di certo dirle quello. "Perché?" chiese quindi.
Natalie alzò le spalle e "Niente, così" disse, camminando fra i banchi per poter raggiungere il suo e sedercisi di sopra, in attesa del suono della campana. Quel silenzio lì dentro era imbarazzante e Natalie pregava tutti i Santi affinché Niall iniziasse a parlare di qualsiasi cosa, perché lei era una frana nei rapporti sociali.
"Sei pronta per il compito di oggi?" chiese il biondo e si diede subito dello stupido perché poteva parlare di qualsiasi cosa e se n'era uscito con quello.
Natalie alzò lo sguardo verso Niall, lo guardò negli occhi chiedendosi se fosse serio -per poco non gli scoppiava a ridere in faccia- e annuì. "Sì, ieri ho studiato molto.. Spero vada bene. E tu?" chiese curiosa.
"Diciamo che ieri ho fatto tutto tranne che studiare" si morse il labbro e si passò una mano sulla nuca. Si vergognava un po', a dire il vero. Lui non era fatto per lo studio e mai lo sarebbe stato. Studiava forse quel minimo per essere promosso e finire l'anno in bellezza.
"Ma-" e Natalie scoppiò a ridere, sbalordendo per un attimo Niall che non l'aveva mai sentita ridere e pensò che quella fosse una delle risate più belle che avesse mai sentito "-no, dico.. abbiamo gli esami quest'anno, come credi di arrivarci non studiando nulla?" calmò le sue risate e attese una risposta.
"Mai sentito parlare di istinto di sopravvivenza?" chiese ovvio Niall.
Al che Natalie scosse la testa "Sei un caso perso!" sussurrò, dando voce ai suoi pensieri.
Niall la guardò e spalancò la bocca "Cosa? Stai dando del caso perso a me?" chiese scherzando, ma a Natalie sembrò serio.. così serio che Natalie si preoccupò di non aver offeso Niall.
"Scusa, io.. cioè- non.." cercò di rimediare, ma balbettò miseramente.
"Tranquilla Natalie," sorrise Niall "lo so che stavi scherzando, e anche io. Puoi scherzare con me tutte le volte che vuoi, davvero"
Natalie sorrise imbarazzata e annuì, pensando di esser sembrata una stupida. Scosse la testa, uscì la lettera dalla sua tasca e la mise dentro lo zaino, poi scese dal banco e si sedette sulla sedia quando sentì la campanella suonare.
"Buona fortuna per il compito!" esclamò Niall quando già tutti erano seduti nelle proprie postazioni.
"Serve più a te!" ribatté Natalie e prese il suo foglio a quadri.
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Hybrid • Niall Horan
FanfictionNiall, uno tra i più bei ragazzi della scuola, si ritrova a scrivere delle lettere a una sua compagna di classe, Natalie, la quale ha un carattere chiuso e non ha amici, a parte la sua giovane madre. Lei ha un segreto che non ha mai rivelato a nessu...