Thirty

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Non voglio che pensiate che io non legga i vostri commenti solo perché non vi rispondo. ANZI, spesso sono tentata dal farlo, però non voglio aumentare il numero dei commenti della storia con le mie risposte. Sappiate comunque che li leggo tutti, anche perché non sono poi così tanti. Quindi vi ringrazio immensamente per ogni piccolo pensiero che lasciate!

Detto ciò, buona lettura x

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Erano passati due giorni da quando Natalie era scappata e non si avevano ancora sue notizie.

Caroline erano molto preoccupata e distrutta. Voleva solo che sua figlia tornasse a casa sana e salva, al resto ci avrebbero pensato insieme. Avrebbero lottato insieme contro tutti gli insulti e le persone senza cuore.

Quel pomeriggio Niall stava a casa sua insieme a Louis e Liam -che non erano ancora al corrente della situazione- e Laura. È brutto da dire, ma i due si erano avvicinati molto grazie a quello che stavano passando, accomunati dall'amore per la stessa persona: un amore diverso, si intende.

La ragazza voleva seriamente bene a Natalie e desiderava con tutto il cuore che ritornasse da lei.

Il biondo, invece, sentiva la mancanza di Natalie. Gli mancava vederla a scuola, rubarle qualche abbraccio -e qualche marshmallow; gli mancava passare i pomeriggi con lei sia a fare matematica -non l'avrebbe mai detto!- e in spiaggia con quel freddo pungente.

I due ragazzi si erano impuntati di dover trovare a tutti i costi Natalie.

Ma come? Come avrebbero raggiunto il fondo del mare?

"Che significa che è scappata?" chiese Louis sgranando gli occhi e portando le braccia in aria, incredulo.

"Quello che ho detto, Lou..." rispose Niall, distratto.

"Ma se qualche scienziato dovesse prenderla per i propri esperimenti e ricerche?"

Niall allora scosse la testa e "No! A quanto pare, gli scienziati sanno già dell'esistenza di queste creature... me l'ha detto Caroline" disse. Effettivamente ci aveva già pensato a quella brutta opzione: se l'avessero catturata per i loro esperimenti? Se l'avessero maltrattata e ridotta ad uno stato pietoso? Scosse velocemente la testa: non voleva più pensarci.

"Quindi sono consapevoli che da tempo ormai umani e sirene vivono mescolati sulla terra..." ragionò ad alta voce Liam e tutti annuirono.

"Dobbiamo aiutare Caroline... non possiamo affidarci alle forze dell'ordine purtroppo" parlò Laura.

"Posso chiedere a mio fratello" Liam portò un dito sotto al mento, considerando quell'idea.

"Certo, effettivamente Zayn potrebbe arrivare molto lontano con lo scooter d'acqua"

"Però lui non è qui in città. È impegnato con l'università..." tutti sbuffarono e rimasero in silenzio, ognuno perso tra i propri pensieri.

"Non potevo mai immaginare che una persona come Natalie fosse così fragile" mormorò Louis abbassando lo sguardo sulle sue cosce coperte da una tuta grigia.

"Già-"

"Io non potevo mai immaginare che una persona come Maddy potesse arrivare a tanto. Natalie non le ha mai fatto nulla..." pensò ad alta voce Niall "...sono stato un idiota!" scosse la testa e diede una lieve manata sul materasso del letto.

Ad un tratto gli vibrò il telefono da dentro la tasca e stupidamente sperò che fosse Natalie. Poi si diede dello stupido e visualizzò il messaggio senza leggere il mittente.

Da Maddy (17:40) - Penso di sapere dove sia Natalie...

"Oh, mi ha scritto Maddy!" rise nervosamente.

"Che vuole?" rispose Laura, acidamente.

"Ha detto di sapere dove può trovarsi Natalie"

"Che se ne vada a fanculo"

A Maddy (17:45) - Smettila. Non ti crede nessuno, specialmente dopo quello che hai fatto... che LE hai fatto!

Da Maddy (17:47) - Ma sono sincera. Se non vuoi credermi andrò a cercarla io

A Maddy (17:50) - Adesso mi vuoi far credere che ti importa qualcosa di Natalie? Ma fammi il piacere! Sparisci dalla mia vita e da quella di Natalie, che le hai già fatto del male abbastanza.

Era stato un po' rude? Nah, se l'era meritato.

Maddy, dopo aver letto l'ultimo messaggio, si morse il labbro inferiore per non crollare di nuovo e bloccò il suo cellulare.

Ci aveva riflettuto abbastanza per due giorni di seguito. Non voleva che qualcun altro la odiasse, lei non era cattiva, sul serio!

Perciò... Niall non le credeva? Bene, avrebbe fatto tutto da sola.

Così quel pomeriggio indossò un cappotto abbastanza pesante, una sciarpa e un cappello. Prese dei soldi e poi uscì di casa: non le importò nulla dell'orario, doveva portare avanti la sua missione. Per Natalie, per gli altri e per se stessa.

Chiamò quindi un taxi una volta fuori casa e si fece lasciare alla fine della scogliera. Pagò il tragitto e poi scese, salutando cordialmente il tassista.

Camminò sul lungomare per dieci minuti buoni fino a quando non video quel posto. Non ci andava ormai da anni, ma lo conosceva bene perché era lì che spesso passava i suoi pomeriggi insieme ai suoi piccoli amici. Era un luogo nascosto, irraggiungibile a piedi.

Si guardò intorno e, una volta che non vide nessuno a fissarla, scavalcò la staccionata in ferro. Stando attenta a non farsi male, cadde su una grande pietra e poi fissò il mare.

Prese il cellulare e lo tenne stretto tra i denti, poi si immerse nell'acqua gelida con tutti i vestiti e cominciò a nuotare non facendo caso alle sue gambe e alle sue braccia che -con quel freddo- sembrarono diventare dei mattoni di cemento.

Doveva arrivare a destinazione!

Continuò a nuotare con tutte le sue forze fino ad arrivare in una piccola rientranza, nascosta fra tutte quelle rocce. Arrivò vicino la riva, si affrettò ad uscire e si guardò intorno sperando di trovare lei.

Trattenne il fiato quando notò l'acqua muoversi più del dovuto e una testa rossa uscire da lì. Il suo sguardo si scontrò con gli occhi verdi di Natalie e aprì la bocca stupita.

"Natalie..."

"Maddy?!"

Hybrid • Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora