Twenty-One

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"Ciao dolcezza" Laura schioccò un bacio sulla guancia a Natalie e questa ricambiò aggiungendo un sorriso. "Oggi si ritorna" continua quasi afflitta. "Hai studiato?"

"Purtroppo sì" annuisce Natalie "Ieri ho passato tutto il pomeriggio a studiare. Spero vada bene!"

"Ma tu sei brava" le diede una piccola spinta e fece ridacchiare la rossa. "Quella che ha nove non sono io" rise.

"Ma smettila" arrossì leggermente, abbassando lo sguardo. Quando lo rialzò, portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e nello stesso momento i suoi occhi incontrarono la figura di Niall entrare in classe, mentre scherzava con il suo amico Louis.

Quella sua risata così contagiosa le scaldava il cuore: era così bella, limpida, non era mai forzata ma spontanea. Quando rideva gli si formavano delle rughette sotto gli occhi, aveva notato Natalie. Non che lo avesse ammirato di nascosto mentre lui scherzava con i suoi amici, no no.

Laura si accorse che la sua amica si fosse incantata e si voltò seguendo la direzione verso cui stesse guardando la rossa: Niall era la risposta.

Un sorriso malizioso spuntò sul suo viso e tornò a guardare la sua amica.

"Nat, lo stai mangiando con gli occhi!" scherzò Laura, sussurrandole all'orecchio.

"Cosa?" Natalie venne riportata alla realtà. "Non è vero" continuò,  vedendo la sua amica sghignazzare.

"Sì invece e mi devi dire cosa è successo in gita tra voi due!" le puntò un dito contro e Natalie rise perché non aveva avuto modo di raccontare alla sua nuova amica i progressi che aveva fatto insieme a Niall.

La ragazza stava per rispondere quando venne interrotta dall'entrata in classe del professore di filosofia.

"Ti racconto dopo" le sussurrò e prese la sua penna dal portacolori, posandolo poco dopo dentro lo zaino.

Il prof posò la sua valigetta sopra la cattedra e da lì estrasse un piccolo blocco di fogli in cui stavano le domande per il test. Iniziò a distribuire un foglio per banco e, come avevano stabilito qualche settimana prima, il test era composto da una decina di domande a risposta multipla e cinque a risposta aperta.

Quando il prof consegnò il compito a Natalie, questa abbassò lo sguardo e lesse velocemente le varie domande. Constatò che fosse abbastanza fattibile: tolse il tappo dalla penna -prettamente nera, come il prof voleva che si facessero i suoi test- e iniziò a scrivere le sue risposte.


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"Il test era una cavolata"

"Non ricordavo niente"

"Non è giusto fare un test dopo la gita"

"Ho avuto qualche difficoltà, ma alla fine ho risposto a tutto"

Erano questi tutti i commenti a fine lezione. Natalie aveva risposto a tutto, proprio come anche Laura e, sperando di aver risposto correttamente, si diedero il cinque aggiungendo un "Siamo dei geni, amica!"

Niall e Louis erano tra quelli che avevano risposto a tutto nonostante si fossero presentate delle difficoltà.

Il biondo, poi, si voltò involontariamente per guardare i suoi compagni, che stavano alzati, e i suoi occhi si soffermarono sulla figura magra di Natalie, la quale stava battendo il cinque alla sua compagna di banco.

Sorrise, sicuramente il suo compito era andato alla grande ed era certo che avesse risposto a tutto.

La gita era finita da due giorni, circa, e Niall pensava ancora a ciò che fosse successo qualche sera fa al lago. Non si capacitava del fatto che Natalie fosse una sorta di mostro meraviglioso, una sirena. Più se lo ripeteva e più non ci credeva, pensando che fosse impossibile e che quella sera avesse bevuto qualcosa per immaginare così tanto.

Hybrid • Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora