Prologo

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Mi dondolo sull'altalena del parco giochi, quello dove io e mio fratello Alex venivamo spesso.

Trascorrevamo ore ed ore qui, sfidandoci a chi arrivava più in alto ... ma ora l'altalena accanto a me è vuota.

Abbasso lo sguardo sulla pozzanghera ai miei piedi e guardo il mio riflesso.

I miei occhi sono tristi, malinconici.

<<Elena>> questa voce familiare mi fa sussultare <<Quante volte devo dirti che non devi venire qui da sola?>>

Alzo la testa per fissare i magnifici occhi del mio migliore amico. Faccio un salto per scendere dall'altalena e gli corro incontro per abbracciarlo <<Marco!>>

Marco Milo è un bellissimo ragazzo di sedici anni, la mia stessa età.

Ha capelli corvini, carnagione olivastra, ed occhi di un intenso nocciola.

Mi conosce da quando avevo dieci anni. Suo fratello Luca, era molto amico di Alex, e noi quattro passavamo molto tempo insieme.

Io e Marco frequentiamo lo stesso liceo qui a Roma. Tutti i nostri amici, non fanno che ripeterci che un giorno ci metteremo insieme ... ed in fondo, vorrei che accadesse davvero.

Ho sempre avuto una cotta per lui.

Marco è il tipico ragazzo con cui tutte le ragazze vorrebbero stare. È dolce, gentile, premuroso.

Appoggio la testa sul suo petto e lui mi accarezza i capelli con delicatezza <<Sono passati due anni, devi riuscire a dimenticare>>

So a cosa si riferisce. Marco è la persona che mi conosce più di chiunque altro, che conosce tutta la mia storia, tutto il mio passato. Riesce a capirmi con un solo sguardo, capisce immediatamente a cosa sto pensando ... ed anche adesso ci è riuscito.

Sa bene che stare in questo posto, mi fa ritornare indietro con la mente. A quando non avevo ancora questo immenso dolore nel cuore.

Marco stringe più forte le sue braccia intorno al mio corpo, come a volermi dare forza, coraggio.

Mi alza il mento con le dita e mi fissa dolcemente. Il suo sguardo ora, è diverso da quello che ha sempre avuto <<Ascolta ...>> Marco tentenna, e capisco subito dal suo tono di voce che è imbarazzato per qualcosa che vuole dirmi <<Io e te siamo sempre insieme, sappiamo tutto l'uno dell'altra. Tu sei la mia migliore amica, ma io vorrei che fossi qualcosa di più per me>>

Sgrano gli occhi e lo guardo meravigliata <<Cosa?>>

Non riesco a credere a quello che mi ha appena detto.

Marco, il mio migliore amico, il ragazzo per cui ho una cotta da anni, mi sta chiedendo ciò che spero da tempo.

Mi sorride <<Vuoi essere la mia ragazza?>>

Indietreggio e mi libero dal suo abbraccio. Mi volto per camminare verso le altalene <<Mi stai chiedendo questo, solo perché sono la tua migliore amica?>> chiedo, ansiosa di sapere la sua risposta.

Devo saperlo! Non voglio che per lui, questa, sia una decisione forzata. Non voglio che me lo chieda solo perché noi due, condividiamo un passato, che tutt'oggi, lui cerca di farmi dimenticare.

È vero, siamo sempre insieme, ma a volte penso che Marco lo faccia solo perché vuole proteggermi, vuole prendersi cura di me ... perché crede che ciò che mi è accaduto anni fa, sia anche colpa sua.

Marco mi vede come una ragazzina fragile, da difendere, mentre io voglio l'amore!

Quell'amore che ti travolge, che ti fa mancare il respiro, che ti fa battere il cuore.

Appoggia le mani sulle mie spalle e mi volta verso di lui.

I suoi occhi sono decisi, intensi <<Elena, non dovresti nemmeno chiedermelo. Tu mi piaci. Mi piaci perché sei la ragazza più bella che io abbia mai visto, la più dolce. Tutti i ragazzi del nostro liceo, perfino quelli che incrociamo per strada quando siamo insieme, vorrebbero essere al mio posto>>

Stringo forte i pugni e chiudo gli occhi.

So bene, che quello che mi sta dicendo è vero. Sono sempre stata una ragazzina molto ambita tra i ragazzi, ma non ho mai frequentato nessuno. Ho sempre innalzato dei muri, tra me e gli altri. Marco è l'unico ragazzo con cui riesco ad essere davvero me stessa.

<<Elena, dimmi di si>>

Lo guardo e sorrido, Marco fa la stessa cosa e mi abbraccia <<Si, si Marco>>

Si china su di me e poggia le sue labbra sulle mie ... è un bacio tenero, delicato, affettuoso.

Un bacio che desideravo da tempo.

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