CAPITOLO 16

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   POV DI CHRIS


<<Ho ancora un terribile mal di testa per le urla in sala di ieri sera>> Brian entra in cucina passandosi una mano sulla fronte.

Lo guardo divertito mentre bevo il mio succo d'arancia.

<<Dai raccontaci cos'è successo quando tu ed Elena siete andati via>> mi incalza.

Scrollo le spalle con disinvoltura e ripenso a ieri sera, quando Elena mi ha raccontato qualcosa di sé.

Mi alzo dal tavolo e guardo tutti i miei compagni che stanno aspettando una mia risposta <<Non è successo nulla di quello che pensate>>

La ragazza dai tratti asiatici mi fissa e mi sorride con intesa <<È ancora in stanza Elena?>> mi chiede. È contenta che io non abbia parlato della sua amica.

<<Si>> afferro una brioche dal vassoio ed esco dalla cucina per andare da lei ... lei che di sabato a quest'ora del mattino dorme ancora.

Entro nella sua stanza, pronto a prenderla in giro sui suoi capelli e sul suo pigiama ... che devo ammettere, le fa un culo da paura.

Quando vedo il suo letto vuoto vado a controllare se non sia in bagno, ma Elena non è neanche lì.

Dove diamine è andata? Possibile che sia uscita?

Mi volto per dirigermi alla porta ma poi la vedo.

È rannicchiata in un angolo della stanza e non mi ha nemmeno notato.

Dio, è sconvolta! Che cazzo è successo? Cos'è che l'ha ridotta in questo stato?

Ha lo sguardo perso nel vuoto, i capelli madidi di sudore, il fiato corto e trema.

Sembra essersi appena risvegliata da un incubo.

Mi avvicino e mi accovaccio di fronte a lei. I suoi occhi sono ancora assenti. Le prendo il viso tra le mani <<Elena>> la chiamo dolcemente <<Elena>>

Gli occhi lucidi mi colpiscono come un calcio ai coglioni <<Chris>> il suo sguardo è ora nel mio, comincia a calmarsi e a respirare regolarmente. La fisso preoccupato, mentre lei ha le lacrime agli occhi <<Mi fidavo di lui>> bofonchia agitata <<Gli volevo bene ... lui>> si zittisce di colpo.

Di chi sta parlando? Di chi si fidava?

Le accarezzo le guance con i pollici ed appoggio la mia fronte alla sua <<Sono qui, con te>> le sussurro.

Elena mi guarda con dolcezza ed io la sollevo tra le braccia. Mi circonda il collo con le sue braccia e nasconde il viso contro il mio petto.

È così fragile, così delicata.

La porto in bagno e la siedo sul lavandino, mentre le preparo tutto l'occorrente per una doccia. Quando incrocio i suoi occhi che mi fissano, Elena distoglie lo sguardo.

Mi chino su di lei e la fisso dolcemente <<Vuoi che ti spogli? Ti giuro che non guarderò>>

Elena mi sorride timidamente <<No, faccio da sola>>

Le bacio i capelli <<Ti aspetto giù>> mi rimetto in piedi e prima di uscire dal bagno la guardo un'ultima volta.

Non voglio vederla così, non voglio vederla in questo modo.

Esco fuori in giardino e do un calcio ad un sasso.

Sono arrabbiato, furioso!

Cosa rivive in quell'incubo? Chi è la persona di cui si fidava? Chi ha potuto farle così male?

Prenditi Cura di Me #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora