Capitolo 4

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Erano ormai due settimane che le giornate andavano sempre così: lei si alzava, metteva il correttore per coprire le occhiaie e i lividi, andava a scuola, veniva picchiata e seguiva le lezioni e poi tornava a casa. A casa sorrideva sempre per non fare preoccupare il fratello e il padre. Lei sorrideva sempre; pure a scuola. Fuori sorrideva. Dentro stava crollando. Non ce la faceva più. La sua sanità mentale si stava esaurendo. Quel filo sottile che la divideva dalla follia. Si stava lentamente spezzando. Quel giorno dopo le lezioni stranamente non incontrò i suoi bulli. Pensò di poter stare in pace per un giorno. Ma si rese presto conto di essersi solamente illusa sperando che l'avrebbero lasciata andare quando li vide avvicinarsi a lei con un ghigno. Poi sentì qualcosa sbattere dietro al suo collo e vide tutto nero. Quando si svegliò Helen era legata. Da quanto poteva capire si trovava in una casa abbandonata e non sentendo rumori dall'esterno pensò di essere pure abbastanza distante dalla città. Dopo un po ' riuscì a slegarsi dato che i nodi non erano molto stretti. Helen ebbe un unico pensiero 'DEVO RIUSCIRE A SCAPPARE' di sicuro erano stati quei ragazzi a portarla là e doveva andarsene prima che tornassero. Si mise a girare per l'edificio. Sembrava un labirinto. Tutte le porte e finestre erano sprangate ad eccezione delle finestre al 3 piano ma erano troppo alte per saltare. Dopo un po ' sentì dei passi e capì che i ragazzi erano tornati. Helen si andò a nascondere nella speranza di non essere trovata. Entrò in una stanza e vide un armadio sgangherato. Perfetto. Helen dal suo nascondiglio sentiva le voci dei ragazzi che la chiamavano.
-Lullaby dove sei? Vuoi giocare a nascondino?-. Silenzio. -Ok. Se ti trovo facciamo un nuovo gioco. Ci stai?- Helen non rispose. Aveva paura. Voleva piangere. Perché a lei? Il tono del ragazzo era malefico. Sapeva che nel frattempo stava ghignando. Sapeva che se l'avessero trovata sarebbe stata la fine. Sentì che si avvicinavano così chiuse gli occhi. Ad un certo punto le ante si spalancato e quel ragazzo la tirò fuori. Sorrideva in modo malsano.
-Ok ora giochiamo- mentre due ragazzi tenevano ferma Helen, il leader cioè il ragazzo di cui Helen aveva più paura, le si avvicinò. Aveva delle forbici. Iniziò a tagliare la maglia che Helen indossava mentre quest'ultima si dimenava inutilmente. Aveva appena finito di stracciare la maglietta di Helen che il ragazzo si ritrovò steso a terra dolorante per un calcio da parte della ragazza. Infuriato. Questa era l'unica parola per descriverlo. -Mi sono stancato di giocare. Visto che non collabori dovrò darti una lezione- disse il ragazzo prendendo le forbici e iniziando a fare tagli profondi a Helen. Poi una volta che essa fu totalmente sanguinante iniziò a picchiarla. Helen era in fin di vita. Stava ancora perdendo sangue quando i ragazzi spaventati da dei rumori scapparono. Svenne era troppo debole. Chiuse gli occhi.
Helen era circondata dal nero. Continuò a camminare nella speranza di scontrarsi con qualcosa. Trovò uno specchio. Si specchio ma non era lei quella riflessa. Aveva tagli ovunque. Gli occhi sembravano dei pozzi neri capaci di risucchiarti. Aveva uno sguardo folle. Da psicopatica. -Chi sei?- chiese alla figura -Ma come non vedi? Sono te. O meglio la parte cattiva di te- rispose il riflesso -Voglio vendetta. Devi vendicarti. Quei ragazzi ti hanno ridotto così. Uccidili. Uccidili.- ripeté la figura. -No no no. Io sono Buona non voglio!- -Ma lo farai-
Helen si svegliò. Era in un ospedale. Arrivò un dottore. Le disse che era stata in coma per una settimana dopo che la avevano trovata mezza dissanguata in una casa abbandonata in periferia. Sarebbe dovuta stare lì ancora un po' ma poi sarebbe potuta uscire. Le voci nella sua testa continuavano. Le dicevano di uccidere quei ragazzi. Di fargliela pagare. Non voleva cedere ma alla fine stremata si addormentò con il timore di risognare quell'essere. Quella parte di sé.....

****Angolo autrice****
Ciao a tutti. Mi dispiace di aver pubblicato così tardi ma sono stata impegnata. Helen deve fare i conti con la sua parte folle che vuole prendere il sopravvento. Che succederà? Quelle voci continueranno o resteranno solo per poco tempo?
Al prossimo capitolo. Grazie per le visualizzazioni. Per me sono abbastanza anche se non tantissime. Spero in Stelline e Commenti.
Baci

-Feffe

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