Capitolo 8

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Erano passati due giorni dal primo omicidio ed Helen si stava preparando a metterne in atto un secondo. Il ragazzo si chiamava Tyler Griff; era quello che la aveva tenuta ferma alla casa abbandonata. Si mise a fare alcune ricerche e scoprì che Tyler abitava dall'altra parte della città in Kitryder Street; lì abitavano persone più ricche del quartiere in cui prima viveva l'altro ragazzo. Era vicino al parco dove all'inizio della scuola si era incontrata con Coraline. Il solo pensiero le faceva salire una rabbia immensa così decise di distrarsi e continuare a cercare informazioni sulla casa di Tyler: era una villa a due piani con un grande giardino contornato da un cancello a punte spinate; nessun albero o cosa che la aiutasse a raggiungere il piano notte cioè il secondo, dove si trovavano tutte le camere. Sarebbe stato più difficile. Ma non per questo avrebbe rinunciato alla sua vendetta così si mise una felpa blu sui suoi skinny neri e si diresse in città. Visto che il frigo era quasi vuoto Helen ne approfittò per andare a fare la spesa. Comprò della Nutella (Nutella Everywhere), del pane, acqua e delle fette di carne. Poi si diresse in Kitryder Street. Vide la casa di Tyler: era davvero enorme come la descrivevano su internet. Fece un giro intorno alla cancellata di Casa Griff e notò che c'erano dei cani; più precisamente dei Rottwiler (scusate non so come si scrive) a fare da guardia. Questo la ostacolava ma trovò immediatamente una soluzione quando vide che evidentemente non mangiavano da un po'. Si allontanò e si diresse verso casa. Sulla strada trovò una farmacia e lì si procurò con una scusa dei potenti sonniferi. Una volta procuratasi tutto, tornò a casa a preparare il suo piano. Si era fatta dare i sonniferi in soluzione liquida. Si armò di mascherina e prese le fette di carne; iniettò una potente dose di sonnifero in ogni fetta poi le chiuse in un contenitore e buttò le siringhe. Come al solito entrò in trance e Lullaby prese il suo posto. Si mise il vestitino bianco e si cambiò le bende che appena a contatto con la pelle la tagliarono come se fossero lame e le fecero chiazzare di rosso. Prese le forbici e le bistecche e nella notte su diresse in Kitryder Street. Erano ormai mezzanotte e quaranta e Lullaby era pronta ad attuare il suo piano. Andò vicino alle cucce dei cani e da fuori il cancello lanciò le bistecche. I cani attirati dall'odore trovarono le bistecche e affamati le divorarono; subito caddero a terra come morti. Helen si aggrappò alle sbarre e con forza si sollevò. Con attenzione superò il cancello e si diresse verso la casa. Menomale che i muri non erano lisci ma pieni di rientranze! Con difficoltà grazie anche alle sue unghie affilate come piccoli artigli riuscì ad arrampicarsi. Entrò dalla prima finestra aperta che trovò e si accorse di essere direttamente nella camera del ragazzo. Come la prima volta, con le forbici incise il braccio del ragazzo e disegnò le note sulle pareti. Poi attese che si svegliasse. Il ragazzo sentendosi osservato si svegliò e vide il braccio tagliato che gli faceva male come se fosse infilzato da milioni di aghi. Provò a scappare ma realizzò subito che era initile e che non aveva vie d'uscita. Realizzò anche che la figura all'angolo sella sua stanza era Helen, la stessa ragazza che avevano quasi ucciso -Helen sei tu?- -Oh. Ma anche tu?! Sempre con questa domanda. Io. Sono. Lullaby.- rispose la ragazza scandendo le parole come se stesse parlando con un bambino. Lullaby lo punse con una minuscola dose di sonnifero avanzata dai cani. Lo legò e bloccò la porta. Poi lo svegliò e iniziò a tagliarlo seguendo le linee dei muscoli come farebbe un dottore, Con cura tagliò i muscoli lasciandoli pendere dalle ossa come frange. Arrivata allo stomaco lo sventrò tirando fuori a mani nude gli organi interni e tagliandoli in pezzetti facendoglieli ingoiare a forza. Tyler chiuse gli occhi questa volta per sempre. Lullaby prese il suo sangue e scrisse la solita frase "My voice is your last lullaby". Sbloccò la finestra e scappò via veloce. Arrivò a casa dopo una mezz'oretta sfinita: Helen era tornata in sé così come al solito si lavò, mise a lavare il vestito e dopo aver cambiato le bende i tagli si rimarginarono. Si mise sotto le coperte e si addormentò esausta. Il giorno dopo sarebbe tornata a scuola, dove nessuno sospettava che fosse lei la killer.

****Angolo autrice****
Salve mondo. Mi scuso per il ritardo del capitolo. Ho disegnato Lullaby (anche se fa leggermente schifo). Ho visto che le visualizzazioni e i voti sono diminuiti. Mi dispiace un po'. Ma spero che migliori la situazione. A presto. Baci xxxx

- Feffe

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