Good end

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Helen si buttò. Doveva salvare il padre. Sentì la pallottola che le lacerava la pelle; entrava nei polmoni e li sorpassava ed infine si fermava nel cuore. Gli ultimi istanti della sua vita. Cadde o almeno questo pensava ma non riusciva a capire; era come se i suoi sensi si fossero spenti. Riusciva a sentire i battiti del suo cuore rallentare. Riuscì a pensare che alla fine era riuscita a fare qualcosa di buono. Era riuscita a salvare qualcuno che amava, purtroppo non ce l'aveva fatta anche con il fratello ma almeno ora lo avrebbe raggiunto. Almeno ci sperava. Ma sapeva che il suo fratellino era un angelo; i capelli dorati e gli occhi chiari, puro, buono. Lei invece era troppo cattiva per raggiungerlo avrà anche avuto i capelli biondi quasi bianchi ma lei non era un angelo; al contrario, aveva la coscienza sporca del sangue di molte persone e questo non le dava sensi di colpa, anzi si sentiva soddisfatta del lavoro che aveva fatto con quei ragazzi e quelle ragazze. Sentì il corpo darsi più leggero e finalmente riuscì ad alzarsi. Aveva il corpo come quando era Lullaby: i capelli biondi sciolti, il vestitino bianco macchiato di sangue, le forbici e gli occhi; quegli occhi che solo a guardarli facevano vedere i peggiori demoni dell'Inferno. Si girò. Dietro di lei ancora steso c'era il suo corpo; sorrideva sereno, i poliziotti festeggiavano mentre suo padre piangeva; avrebbe voluto dirgli qualcosa per rassicurarlo ma sapeva che era inutile provarci. Si girò. Un ragazzo di circa 20 anni la aspettava; aveva i capelli corvino e la pelle grigiastra; gli occhi, erano i più belli che lei avesse mai visto: uno con la pupilla del colore dell'oro liquido e l'altro con l'iride nera e la pupilla rossa sangue. Lei fu spinta a camminare verso di lui. Lui le tese la mano che lei afferrò. Lullaby si sentì ritornare a quando aveva 5 anni. Si sentiva una piccola bimba innocente vicino a quel ragazzo. Era come se lo conoscesse da una vita. Gli dava sicurezza come un fratello maggiore. Una scossa. Sentì che la chiamava -Helen Helen ci rivedremo. Per ora addio sorellina-
-Helen!Helen! Helen! Sveglia!- Helen aprì gli occhi e sorrise. Il suo fratellino, Nick, la stava chiamando. Doveva alzarsi. Era già tardi e lei doveva andare a scuola. Era il primo giorno nella sua nuova scuola. Tutto quello era stato solo un sogno. Lei non era una killer e Nick non era morto. Scese dal letto e si lavò e vestì; prese un panino con la Nutella e uscì di casa. Cinque minuti dopo era fuori la scuola ad aspettare che suonasse. Tutti i ragazzi erano gruppetti. Tutti tranne uno. Sembrava più grande degli altri; aveva circa 20 anni, capelli neri pece e gli occhi color oro. Helen vedeva come tutti gli stavano lontani, come spaventati; ma lei no. A lei non sembrava cattivo, al contrario sembrava ai suoi occhi un bambino che ra dovuto crescere troppo in fretta e da solo e sempre da solo si era dovuto imparare a sopravvivere. Lentamente si avvicinò al ragazzo sotto gli sguardi straniti o spaventati dei gruppetti. Gli giunse vicino e si fermò a pochi passi da lui che la osservava in silenzio -Ciao io sono Helen, tu come ti chiami?- -Perché vuoi saperlo- -Non conosco nessuno ed è come se già ti conoscessi. Vorrei essere tua amica- -Io sono cattivo. Tu non vuoi esserlo davvero. Nessuno lo vuole- -A me non sembri cattivo. Sei solo solo- -Sono Damon- -Non so. Ma ti ho già visto. Hai degli occhi fantastici- -Anche tu sorellina- Helen sorrise. Aveva visto giusto. Era lo stesso del sono. Il suo fratellone anche senza legami di sangue. Non importava che si fossero visti solo pochi minuti prima, era come se fossero legati da sempre. E così la ragazzina timida, la bambina, la nuova si ritrovò insieme al ragazzo strano che intimoriva tutti con i suoi occhi che nascondevano un'unica grande solitudine. Due fratelli. Diversi, agli opposti ma uniti. Helen aveva trovato qualcuno che la capisse al primo sguardo. Un fratello maggiore che proteggesse.

****Angolo autrice****
Ciaooo raga. Come vedete non è finita la storia. Il prossimo capitolo è l'ultimo. Mi sono basata per scrivere questo capitolo su di me un po'. Ma nessuno tranne _redwolfy_ a cui devo concedere un grazie speciale per avermi incoraggiato a scrivere questa storia e per avermi sempre sostenuta può capire il motivo. Spero vi piaccia. Baci xxxx
- Feffe

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