Capitolo 10

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Il giorno dopo Helen scese a fare colazione. Si versò del latte e cioccolato e prese dei cereali. Accese alla TV e mise il notiziario: Allarme! Il serial killer sembra abbia colpito ancora. Due giovani vittime di 16 e 17 anni. Il più giovane risale a 2 giorni fa ma il corpo e stato ritrovato solo oggi. Nathan Jawes e Tyler Griff. I due omicidi collegati dalla macabra scritta con il sangue, My voice is your last lullaby. Nessuno sa ancora chi si nasconde sotto le vesti da killer. Secondo la maggioranza a giudicare dalla scritta e dal modus operandi è una donna più specialmente una ragazza. Helen spense la Tv e sorrise. Un sorriso sadico. Si andò a vestire e si diresse a scuola. Quando entrò tutti la guardarono: aveva ancora quel ghigno stampato in faccia e lei era l'ultima persona con cui avevano visto Nathan. Sospettavano qualcosa ma non le importava niente. Nessuno l'avrebbe fermata.
Nel solito angolo di armadietti vicino allo spogliatoio delle Cheerleader c'era Crystal con il suo gruppo di oche. Non le sopportava. Ci sarebbe stata una carneficina. Non poteva permettere che si salvasse anche solo una di loro che fin dall'inizio l'avevano giudicata e fatta soffrire. Non era mai stata molto sentimentale ma se c'era una cosa che odiava in assoluto erano le persone che ti illudevano di essere tue amiche e poi ti accoltellavano alle spalle. Sapeva che quel giorno c'erano gli allenamenti e che quindi le ragazze sarebbero rimaste fino a più tardi. Andò a lezione e continuò a pensare ad un piano perfetto. All'intervallo della terza ora si diresse verso o bagni del 5° piano e lì trovò Ashley la più fidata delle ochette di Crystal intenta a baciarsi con un ragazzo. Helen aspettò che finissero; poi il ragazzo se ne andò lasciando Ashley ad aggiustarsi per ritornare perfetta senza trucco sbavato. Lullaby prese possesso del suo corpo che si trasformò diventando più piccolo e pallido come in ospedale e con quel piccolo vestito bianco e le bende insanguinate. Ashley si girò e fece un balzo quando la vide. Non ebbe nemmeno il tempo di urlare che Lullaby la accoltello prima al cuore poi negli occhi e le squarciò il ventre magrissimo. Pensò subito che era troppo debole e che quindi non era divertente come giocattolo così non le fece altro; le serviva per un altro gioco. La lasciò lì sapeva che non ci andava mai nessuno. Ritornò in sé e scese. Nessuno fece domande sulla sua assenza. A nessuno importava di lei in fondo. Le lezioni finirono e tutti se ne andarono tranne lei e le Cheerleader. Le ragazze andarono a pranzo e lei andò a recuperare il corpo di Ashley. Non c'era nessuno e quindi fu facile trascinarla fino allo spogliatoio delle Cheerleader e appendere il corpo come se fosse stata impiccata. Poi con il sangue scrisse la solita frase e si lavò le mani. Poi andò anche lei a pranzo. Vide Crystal che chiedeva alle altre se avevano visto Ashley ma nessuno sapeva dove era, nessuno tranne Helen. Finito il pranzo le Cheerleader si alzarono ed Helen con loro. Le ragazze si avviarono, lei ritornò Lullaby e poi le seguì appena arrivò allo spogliatoio vide tutte che guardavano terrorizzate e schifate il corpo. Chiuse la porta a chiave e poi iniziò a ridere in modo malsano. Lor si girarono appena sentirono il suono -Helen che hai fatto!?- - Io sono Lullaby- disse in tono cantilenante. Poi colpì una ragazza alla schiena e questa cadde morta -Come ci si sente ad essere accoltellate alle spalle eh?- disse piangendo le lacrime insanguinate. Era ferita nel profondo -Ci dispiace non volevo- disse Crystal ma a quel punto Lullaby non la stava nemmeno ascoltando iniziò a colpire le ragazze alla gola; nel cuore, dietro la schiena. Alcune tentavano di scappare ma lei le riprendeva. Poi arrivò il turno di Crystal. La colpì e lei svenne. Tracciò tutte le note e trascinò Crystal in aula di chimica aveva voglia di giocare alla scienziata. La legò sulla cattedra poi le iniettò una sostanza simile all'adrenalina e questa si svegliò. Prese le forbici e le tagliò lo stomaco poi prese delle cavie e gliele liberò dentro. Esse iniziarono a mangiare e a distruggere gli organi. Poi con le fobici le tagliò la lingua -Parli un po' troppo per i miei gusti e dici sempre cose cattive quindi è meglio se ti chiudo la bocca per sempre- così la cucì con la stessa precisione di una sarta. Crystal aveva le lacrime agli occhi. Con le forbici le incise tagli su tagli sulle braccia e le versò sulle gambe dell'acido. Poi vide che si stava addormentando così le iniettò altra adrenalina. Con gli strumenti per la vivisezione le ruppe la gabbia toracica. Le trafisse gli occhi ed infine le strappò il cuore. Poi tolse i topolini dal corpo e rimise al suo posto. Ricucì lo stomaco; le braccia e alla bene e meglio le gambe. Infine le fece delle croci sugli occhi con il filo rosso. Ora si che era una bellissima bambola! La sua vendetta era completa.

****Angolo autrice****
HEY. Siamo quasi arrivate alla fine. Mancano pochi capitoli. Non togliete la storia dalla biblioteca. Non è finita. Ci vediamo al prossimo capitolo. Baci baci xxxx

- Feffe

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