4. Eleonorah [parte 2/3]

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«Francis, Emrad, voi andate a cercare degli acquirenti per i cristalli; io e Arïth andremo al Kraken per vedere se c'è ancora qualcuno che si vuole unire alla ciurma.»

«Farò in modo di guadagnare il massimo dal nostro bottino.» le assicurò il vecchio pellebruna prima di salutarli.

Anna e il medico procedevano a passo spedito per le caotiche stradine di Abandon, quest'ultimo però continuava a guardarsi intorno preoccupato, facendo il possibile per restare vicino al suo capitano.

«Arïth, lo sai che non piace quando la gente mi sta troppo appiccicata.» lo sgridò la giovane.

«E me ne ricordo bene, però...» Si interruppe di colpo quando un uomo apparve di fronte a loro sfondando una finestra, seguito a ruota da un altro. Erano entrambi piuttosto brilli ed erano impegnati in un'accesa rissa.

Il medico si affrettò a spostarsi in modo che Anna fosse tra lui e i litiganti, a cui presto si aggiunsero altri pirati altrettanti ubriachi.

«Farsi scudo con una donna non è molto elegante.» gli fece notare lei.

«La regola non vale se la donna in questione possiede una Coloured Soul.»

Anna si lasciò scappare un sorrisetto divertito e senza troppi complimenti si fece largo a suon di onde di energia nera che spazzavano via tutto ciò che si trovava sulla loro strada.

Una volta raggiunta la taverna Il Kraken, si concessero entrambi un boccale di nedoh e poi si diressero come di consueto al piano superiore per aspettare eventuali candidati.

Essendo in ritardo, non avevano molte aspettative, invece ben presto qualcuno si fece avanti: era una ragazza dalla pelle olivastra, doveva avere un anno o due in meno di Anna e portava una bandana a coprire parte dei capelli castani. Indossava una gonna molto corta che lasciava scoperte le gambe snelle, un top sgualcito e un grembiule pieno di macchie; in mano aveva un vassoio, quindi forse lavorava come cameriera. Aveva un livido sullo zigomo sinistro e i suoi occhi dorati erano lucidi di emozione.

«Tu sei... sei Anna Bedder...?» esalò con voce tremante, come se si trovasse di fronte al suo più grande idolo.

«Sono io.» confermò la giovane senza smettere di scrutarla.

La ragazza tirò su col naso e le lacrime cominciarono a rigarle le guance. «Siete arrivati... Temevo che non sareste venuti... Io... Ti prego, vorrei entrare nella tua ciurma!»

Anna continuò ad osservarla con aria indagatrice, inclinando leggermente il capo quando la cameriera quasi gridò l'ultima frase. «Perché vuoi entrare nella mia ciurma?»

La ragazza abbassò lo sguardo, imbarazzata. «Io... ecco... Ci sono degli uomini che mi stanno inseguendo... dei pirati...» Le parole uscivano a fatica, aveva tenuto dentro il suo dolore per troppo tempo. «Mi hanno comprata come schiava... per fare di me quello che volevano... Io sono scappata, ma continuano ad inseguirmi... Anna Bedder, anche tu sei un pirata, sei fortissima, però sei anche una donna... Ti prego, farei qualsiasi cosa per entrare nella tua ciurma...»

La diretta interessata non parve minimamente commossa da quella storia e la sua espressione rimase invariata. «C'è qualcosa che sai fare?»

La cameriera si affrettò a sollevare il capo. «So cucinare! Lo faccio da quando ero piccola, quindi sono abbastanza brava. Posso cucinare quasi tutti i tipi di cibi, lo giuro!»

Anna si concesse un'espressione di pacata soddisfazione. «Bene, allora stasera cucinerai per noi con quello che la mia ciurma sarà riuscita a comprare.» Le spiegò a grandi linee com'era fatta Tenebra, quindi la indirizzò al porto sbagliato come aveva fatto con gli altri membri della ciurma.

AoN - 1 - Bandiera Nera [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora