1. Emrad [parte 1/3]

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Data: 4116 d.s., nona deca
Luogo: pianeta Marath, sistema Essud

L'isola nota col nome di Abandon non era molto grande e ospitava solo una piccola città sporca e sgangherata. Più della metà degli edifici erano adibiti a bordelli, c'era un discreto numero di taverne e poi una percentuale ridotta di altri negozi, i cui proprietari erano dediti prevalentemente al commercio di armi o al contrabbando di oggetti magici.

La legge lì non esisteva. O meglio non esisteva nessuno in grado di farla rispettare. In compenso c'era una sorta di regolamento non scritto che tutti quanti erano tenuti a rispettare: non rubare, non uccidere e non scatenare risse all'interno dei locali. Sorprendentemente quasi tutti sembravano seguire queste direttive. Ma del resto ogni pirata che si rispetti deve rispettare le leggi del Codice d'Onore dei Pirati, e il Codice tutelava il più importante centro di ritrovo dei fuorilegge del mare quasi come se fosse un luogo sacro.

In quel momento una nave raggiunse uno degli innumerevoli moli situati nei pressi della città e attraccò. Subito alcuni uomini saltarono agilmente giù dal parapetto, desiderosi di poter finalmente godere della compagnia del gentil sesso, altri invece preferirono fare con maggiore calma e sfruttarono le scalette di corda.

Uno degli ultimi a scendere fu un uomo alto e muscoloso dal capo rasato. Al fianco portava una scimitarra, ma non era un membro della ciurma. Aveva chiesto un passaggio al capitano di quella nave, e questi glielo aveva accordato in cambio di una adeguata somma di denaro e di un lavoro giornaliero a pulire la nave. Non era stato piacevole, ma almeno era arrivato a destinazione in tempo.

Infilò una mano in tasca e ne trasse fuori un pezzo di carta piuttosto sciupato ma ancora leggibile. La persona che voleva incontrare si recava ad Abandon ogni primo giorno del mese e trascorreva tutta la giornata nella taverna più grande della città per permettere a chiunque volesse entrare nella sua ciurma di incontrarla.

Anna Bedder. Girava voce che fosse appena una ragazza, eppure le erano bastati pochi mesi per guadagnarsi una fama a dir poco invidiabile. La cosa però non doveva stupire: lei possedeva la Black Soul, e questo potere innato le dava la possibilità di fare quasi ogni cosa. Perfino far colare a picco una nave della marina senza ricevere una singola cannonata.

L'uomo rimise in tasca il foglietto e si avviò in direzione della taverna in questione. Era venuto fin lì per chiederle di entrare nella sua ciurma, ma nonostante la sua forza e la sua esperienza non era certo che lei lo avrebbe accettato. Stando alle voci, aveva rifiutato tutti i pirati che si erano proposti, e alcuni già si chiedevano quale fosse il suo vero obiettivo. Un capitano senza una ciurma non poteva sperare di vivere a lungo, ma forse per un possessore di Coloured Soul questo non aveva importanza. Poco male, presto lo avrebbe scoperto.

Trovare la taverna non fu difficile. Era enorme, quasi il triplo in ampiezza rispetto alle costruzioni vicine, e l'insegna sgangherata riportava l'inequivocabile scritta "Il Kraken", con tanto di piovra e tentacoli. Un nome azzeccato date le dimensioni del locale.

Il fracasso che usciva dal portone spalancato e dalle finestre era incredibile, e quando entrò divenne ancora più assordante. Per non parlare della puzza! Era proprio vero che i pirati erano allergici al sapone...

Provò a guardarsi intorno, ma con tutta quella confusione era impossibile trovare la persona che stava cercando. C'erano pirati di ogni tipo, da quelli grandi e grossi a quelli che senza dubbio facevano ricorso alla magia, ma soprattutto non mancavano le prostitute.

Decise di raggiungere il bancone, dove un uomo grasso e sporco stava facendo finta di pulire alcuni boccali con un panno lercio.

«Che ti porto?»

AoN - 1 - Bandiera Nera [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora