Si dice che ognuno di noi sia nato con già un posto nel mondo, che possiamo diventare ciò che vogliamo, basta decidere quale strada intraprendere... C'è chi è nato già con la capacità a portata di mano e chi ha difficoltà a trovare la propria via, e questo e proprio quello che succederà in questa storia.
-"E tu cosa vuoi fare da grande? Qual è la cosa che ti piace fare di più al mondo?"-
-"Non lo so, sai non ho nessuna passione...per il momento..."-.
In questo modo rispondeva Giorgia, ogni volta che qualcuno le faceva questa domanda. Giorgia, è una ragazzina di 13 anni, orfana con la sorella di 23 anni, Brigitte; entrambe furono adottate da una donna quando Giorgia era ancora in fasce e Brigitte aveva solo 13 anni e loro dovevano chiamarla per forza "la madre" quando le dovevano rivolgere la parola; anche se per Giorgia, colei che le adottò, per lei una madre non lo era proprio... neanche dopo tutti quegli anni passati insieme.
Giorgia non sapeva ancora quello che avrebbe voluto fare da grande, ed era ignara di quello che il futuro l'attendeva.
Come tutti i giorni, Giorgia passava l'intervallo a vedere le sue amiche che parlavano di ciò che volevano fare da grandi, c'è chi voleva fare la commessa, chi l'estetista, chi la cantante... e quando se ne stavano lì insieme a immaginare i loro lavori e si divertivano a chiacchierare su dove andranno a lavorare, o se si sposeranno o se forse avranno dei figli... Giorgia se ne stava seduta al suo banco da sola, chiedendosi se un giorno si sarebbe emozionata anche a lei per ciò che sarebbe diventata in futuro.
Lei non aveva molti amici, appena due o tre con cui scambiare quattro chiacchere ma le uniche due persone che Giorgia poteva considerare come le sue migliori amiche del cuore, erano Clarissa e Amelia; due gemelle che si distinguevano perfettamente, Clarissa era bionda con gli occhi azzurri, non gli interessava per i niente la scuola e i compiti, pensava sempre e solo ai ragazzi, ai trucchi e allo shopping, infatti il suo sogno era di diventare una modella e quindi ciò che si faceva a scuola non le interessava molto visto che secondo lei le modelle devono stare solo sedute e in silenzio, mentre il resto l'avrebbe fatto la macchina fotografica. Amelia invece era esattamente l'opposto di Clarissa, castana con occhi verdi, anche lei un po' si truccava ma di certo il suo trucco era dieci volte più semplice e leggero di quello di Clarissa, infatti per lei un pizzico d'ombretto e via; al contrario della sorella, lei amava molto studiare, infatti qualche volta dava ripetizioni alla sorella per aiutarla a stare al passo con lo studio e il suo sogno era di diventare un'insegnante di storia o di letteratura.
Giorgia era fortunata ad averle come amiche, loro tre erano inseparabili ... o quasi.
Un venerdì all'ultima ora, suonata l'ultima campanella quando i ragazzi si stavano preparando per andare a casa, le gemelle si avvicinarono a Giorgia e le chiesero:
-Ehi Giogio oggi che hai da fare?- chiese Clarissa
-Allora, oggi avrei danza, musica e inglese- rispose Giorgia
-Perché se ti va potresti venire con noi alla nuova bancherella che c'è in paese sai è qui da una settimana e visto che non siamo ancora andate potevamo andarci oggi visto che domani mattina partirà per l'India- continuò Amelia
-Non lo so ragazze, sapete che "la madre" non vuole farmi uscire dopo che sono andata ai corsi.
-Ma perché no? Sei con noi due e poi è qui in paese che vuol che ti succeda?- disse scocciata Clarissa
-Dice che non è affatto sicuro uscire a quell'ora.
-Ah beh ci credo, torni da scuola verso le due, alle tre vai ai corsi e torni a casa alle sei; dove lo trovi il tempo?- chiese ovvia Clarissa
- Allora perché solo per oggi non salti i corsi? È l'unica soluzione- propose Amelia
-Niente da fare, e di certo la madre non vorrà sentire scuse.
-Ah, beh allora se alla fine forse riesci, mandaci un SMS d'accordo?- concluse Amelia
-D'accordo, ciao ragazze
-Ciao Giogio
-Ciao
E le tre ragazze, dopo aver finito di parlare appena uscite da scuola, si separarono; le gemelle andarono a destra della scuola, dove la strada portava in paese, dove vivevano tutti i compagni di Giorgia, invece quest'ultima era l'unica che prendeva la strada a sinistra dove la strada, dopo qualche metro e aver girato a destra e attraversato un piccolo boschetto, la conduceva in una tranquilla campagna dove sorgeva Villa Rosa, una splendida villa principesca che al sol guardarla si pensava che fosse l'opera di chissà qual architetto di grande bravura; invece non era altro che l'opera di una persona dall'animo di pietra e dagli occhi di ghiaccio.
Attraversata la stradina che attraversava un gigantesco campo di margherite, dividendolo in due sponde, Giorgia attraversò il portone di casa:
-Sono a casa- disse
-Ben tornata Giorgia-
A quelle parole Giorgia sentì come dei brividi lungo la schiena e girandosi guardando sulle scale in alto, mentre scendeva i gradini a poco a poco, la vide... la "madre". Indossava un abito lungo, viola porpora che assomigliava molto a quello che indossava la matrigna di Cenerentola e, una volta che furono una di fronte all'altra:
-Allora Giorgia come è andata oggi?
-Bene, come al solito.
-Hai qualcosa da fare per domani?
-Solo qualche problema col teorema di Pitagora
-Bene se non sono molti puoi anche farli dopo mangiato, ora vai a preparare l'altra borsa che tra mezzora devi andare ai corsi.
-Si madre- e detto questo salì
Dopo aver mangiato qualche biscotto, Giorgia si sdraiò qualche minuto sul letto, accese il suo portatile e vide che come al solito non aveva avuto nessuna e-mail, così decise di navigare un po' in Facebook almeno così avrebbe trascorso quegli ultimi venti minuti liberi che gli rimanevano.
-Niente di nuovo, ah beh come al solito- pensò Giorgia, che in effetti aveva ragione, ormai non l'accendeva quasi più il portatile, tant'è che era sicura di trovare sempre le stesse cose su Facebook; ragazze esageramene truccate (più di Clarissa) che si facevano circa venti selfie al giorno, video di qualche facebook star che sembrava che non avessero un cazzo dalla mattina alla sera e, per concludere, foto di paesaggi o ufo che la gente non sa nemmeno se esistano o no con tutti i fotomontaggi in circolazione. E guardando l'ora sul desktop in basso Giorgia disse:
-Le tre meno cinque, meglio andare.-
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Ho deciso... voglio volare!
General FictionUn ragazzo con un sogno nel cassetto, una ragazza che non ha ancora trovato la sua strada e una sorella che custodisce nel cuore un triste ricordo. Tutti questi 3 personaggi, anche se sono molto diversi tra loro, qualcosa di inaspettato e profondo...