Il giorno seguente, mentre la nebbia del mattino si stava diradando, Giorgia mentre attraversava la stradina nel campo di margherite, a volte si fermava a dare qualche occhiata al circo, che ancora non si era svegliato. Dopo essere arrivata in classe, sedendosi nell'ultimo banco, le gemelle la salutarono calorosamente:
-Ehi Giogio- la salutò Amelia per entrambe
-Ciao ragazze- le salutò allegramente Giorgia
-Allora come è andato il weekend?- le chiese Amelia
-Come al solito, non ho fatto nulla di speciale-
-Ah proprio un bel weekend- disse sarcastica Clarissa
-Eh invece a voi come è andata la settimana in montagna?-
-Tutto bene, il problema è che non c'era campo per questo non siamo riuscite a contattarti in questi giorni- disse Amelia
-Ah, ora capisco perché non ricevevo più nessun messaggio da quando siete partite, di solito mi riempite di 40 messaggi al girono- disse scherzosa Giorgia
-Ahah sì e a volte anche di più- risero dopo la battuta di Clar.
-Comunque vi volevo ringraziare delle campanelle che mi avete regalato, sono stupende- le ringraziò Giorgia
-Siamo contente che ti piacciono- disse sorridente Amelia
-E dicci hai espresso il desiderio? E se sì, si è avverato?- chiese impaziente Clar.
-E' proprio ciò di cui volevo parlarvi ma il giorno dopo siete partite e non ho potuto dirvi niente-
-Beh ma ora siamo qui, su dicci qualcosa prima che arrivi la prof.- insistette Clar.
-Beh diciamo che il desiderio si sarebbe in qualche modo, forse avverato o almeno credo
-In che senso scusa?- chiese perplessa Amelia
-Ok ragazzi tutti al vostro posto, è iniziata la lezione- interruppe la prof. prima che Giorgia potesse rispondere
-Meglio dirvi tutto dopo, alla bottega di Miss. Joey dopo scuola?-
-Ma scusa non devi andare ai corsi?-
-No sono in ballo con una derattizzazione- spiegò Giorgia
-Allora ok- risposero le gemelle quasi all'unisono
-Perfetto-
Detto ciò le tre andando a sedersi ognuna al proprio posto.
-Ah eccovi finalmente- disse con tono un po' scocciato Giorgia, che le stava aspettando davanti alla bottega, da mezzora in più rispetto all'ora che avevano stabilito.
-Scusaci Gio- disse affannata Amelia
-E' che qualcuno (e sottolineo qualcuno)- girandosi verso la gemella -Non trovava "assolutamente" qualcosa da mettersi - proseguì Amelia rigirandosi verso Giorgia.
-Beh è ovvio, una delle regole più importanti delle celebrità è, posto nuovo, look diverso, lo sanno tutti- disse fiera Clarissa
-Tranquille, l'importante è che siete qui- disse Giorgia e le tre ragazze entrarono nella bottega.
Appena entrate, una signora vedendole le accolse dicendo:
-Salve ragazze, come state?- disse allegramente Miss. Joey, la proprietaria della locanda, famosa per i suoi dolcetti. Miss. Joey era donna di colore sui quasi cinquant'anni, abbastanza robusta, sempre allegra e con il sorriso sulle labbra e molto cordiale.
-Tutto bene Miss. Joy grazie- disse Amelia
-Vi porto il solito Clarissa
-Bene voi andate pure ad accomodarvi, arrivo tra cinque minuti-
Le ragazze si sedettero in un tavolo in fondo al locale dove nessuno le avrebbe sentite
-Su allora dicci del desiderio- disse entusiasta Clar
-Clar stai calma, lasciala parlare- l'ammonì la sorella
- Lo so è che sono così curiosa-
-Ecco a voi ragazze, tre brioche al cioccolato, bon petit- disse Miss. Joey porgendo i piattini con le brioche calde appena sfornate.
-Grazie Miss. Joey- ringraziò Giorgia per le tre ragazze, e mentre si gustavano le brioche, la ragazza raccontò alle gemelle tutto ciò che accadde da quando espresse il desiderio, l'arrivo del circo, il ragazzo che l'aiutò, il centro pieno di ratti la matrigna con quel suo "altrimenti..."
-Beh di certo tutto questo è molto strano- disse calma Amelia
-Sì lo è, e anche tanto- rispose con un po' di preoccupazione Giorgia
-Però se, e dico se, centrassero le campanelle con tutto questo, forse non sarà così male- disse Clarissa
-In che senso scusa? Spiegati meglio- gli chiese Giorgia, che era rimasta un po' stranita dalla riflessione dell'amica
-volevo dire che è come se fosse l'inizio di un'avventura, c'è tu sei stanca della tua vita e ora che hai l'opportunità di cambiarla, forse è meglio che l'accogli al volo- si spiegò meglio Clarissa
-Beh, non hai tutti i torti, in fondo una cosa di questo genere capita una sola volta nella vita- l'appoggiò la sorella
-uhm...forse avete ragione ragazze...forse- disse Giorgia non tanto convinta e la discussione finì lì, le tre pagarono il conto e dopo essersi salutate se ne ritornarono a casa; ma Giorgia quando era quasi arrivata alla porta di casa sua si fermò e si girò per guardare il circo, pensando alle parole di Clarissa "Però se, e dico se, centrassero le campanelle con tutto questo, forse non sarà così male"... volevo dire che è come se fosse l'inizio di un'avventura, c'è tu sei stanca della tua vita e ora che hai l'opportunità di cambiarla, forse è meglio che l'accogli al volo"
-Forse hai ragione Clarissa...forse...
Angolo autrice:
Salve gente, eccoci al quarto capitolo, spero che finora la storia vi piaccia, dal prossimo capitolo ci sarà più movimento state tranquilli, e vedremo anche il ritorno di Alessio.
Esprimete pure il vostro giudizio, aspetto solo quello, a settimana prossima
I.
STAI LEGGENDO
Ho deciso... voglio volare!
General FictionUn ragazzo con un sogno nel cassetto, una ragazza che non ha ancora trovato la sua strada e una sorella che custodisce nel cuore un triste ricordo. Tutti questi 3 personaggi, anche se sono molto diversi tra loro, qualcosa di inaspettato e profondo...