Un nuovo compagno

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Due mattine dopo, Giorgia quando fu arrivata a scuola, salutò le gemelle che gli dissero:

-Ciao Giogio hai saputo della novità?- le disse Amelia

-No, che novità?-

-A quanto pare avremo un nuovo compagno- la informò Clarissa

-Ah si? E da quando si sa questa cosa?-

-Me lo ha scritto ieri notte Giada, dicendo che lo ha sentito da Luigi che lo ha saputo da Giacomo che ha visto un signora in segreteria che stava registrando un nome- le disse Amelia

-Ah beh, quadra tutto- disse scherzosa Giorgia -E si sa già se è un maschio o una femmina?- proseguì

-Si, dicono che sia un maschio- affermò Amelia

-Ah meglio così, speriamo anche che sia carino!- cinguettò Clarissa

Suonata la campana, entrò la prof. di Italiano -Bene ragazzi ognuno al vostro posto, e poi ci tenevo a dirvi che oggi ragazzi avremo un nuovo compagno di classe- fece una pausa - Ecco a voi Alessio Rodsmith- proseguì indicando con una mano la porta aperta, da cui dopo che fu annunciato il nome, comparve sulla soglia un ragazzo che a Giorgia pareva di aver già visto, infatti aveva ragione, era proprio lui il suo salvatore dell'altro giorno. Mentre lo guardava, i loro si sguardi si incrociarono e dopo che gli fece un sorriso e l'occhiolino, senza andare nell' occhio, Giorgia arrossì ; -"Bene Alessio, se vuoi c' un posto nella penultima fila"- disse la prof. -"Ok, la ringrazio"- le rispose e si andò a sedere, proprio davanti a Giorgia. Quel giorno l'intervallo si fece in giardino vista la splendida giornata, i ragazzi furono portati nella valle a cui si affacciava la scuola; uno splendido spazio verde tutto per loro, ma Alessio anziché andare a divertirsi con gli altri o a fare conoscenze, vide Giorgia seduta da sola sotto una vecchia quercia.

-"E' così che passi uno splendido pomeriggio?"-, e la ragazza rimasta sorpresa, alzando lo sguardo per vedere chi le aveva parlato, rimase arrossì leggermente vedendo che era Alessio

-"Ah, ciao. Sì non è il migliore dei modi ma a me piace stare da sola. Sai non riesco molto a stare in mezzo alla gente"-

-"Capisco, quindi vuoi che me ne vada?"- e lei di scatto -"NO, NO! , se vuoi rimani"- e lui sorridendo si sedette accanto a lei, -"Cosa stai disegnando?-, le chiese notando che teneva un taccuino tra le mani -"Oh, niente- gli disse porgendogli il taccuino

-"Sono solo alcuni bozzetti per il corso di cucito, settimana prossima dovrò fare una prova per superare il quinto livello di cucito"- continuò mentre Alessio sfogliava le pagine

-"E in cosa consiste?"--"In ornare gli abiti con pizzi e merletti"-, -"Un'idea al quanto bizzarra quella dei merletti"-

-"Sì è che i costumi serviranno al corso di teatro, per recitare la rivoluzione francese e quindi dovrò anche esercitarmi con le battute visto che sono anche nel corso di recitazione"-

-"Ah, capisco e dimmi che ruolo fai?"-,-"La dama che deve istruire Marie Antoniette a diventare una "degna signora di Versailles" "- e le ultime parole le disse con accento francese, facendo ridere entrambi

-"E dimmi, fai qualche altro corso oltre teatro e cucito?"- le chiese

-"Oh sì"-, -"E quali fai?"-, -"Praticamente tutti, infatti non partecipo solo a cucito e a teatro ma anche a danza, canto, scientifico, cucina, disegnatrice, informatica, lettere, lingue straniere, musicista, corale ..."-

-"Aspetta, aspetta"- la interruppe Alessio

-"Vuoi dire che tu fai ogni singolo corso che esista?"-

Ho deciso... voglio volare!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora