Un "normale" appuntamento- parte 3

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Giorgia non poteva credere ai suoi occhi quando fu fuori sul balcone, all'altezza dei suoi occhi vide il collo di una giraffa.
-Oddio! Non posso crederci! - esclamò accarezzando il muso della giraffa
-Ehi Giogio guarda in basso! - sentì ad un tratto, così fece e vide che giù vi era Alessio che la stava aspettando insieme a un altro uomo accanto alla giraffa
-Allora andiamo? -
-Si certo ma scusa come faccio a scendere, mi aggrappo al collo della giraffa?! - fece ironica
-Ahah no anche se sarebbe una bella idea, tranquilla ho qui con me una scala-.
Appena fu scesa, Giorgia guardò ancora un po incuriosita la giraffa, e Alessio accorcendosene le chiese
-Che c'è sei rimasta sorpesa? -
-Beh si, sai mi immaginavo che saresti venuto con una fune o con il cavallo bianco dell'altro giorno, ma questa mi giunge nuova- disse indicando la giraffa
-Ahah beh si, ma sai ogni tanto ci vuole qualche colpo di scena, e non dirmi che non ho fatto una bella entrata ad effetto-
-Ahah si tranquillo in questo ci sei riuscito-
-Bene su andiamo-
-Scusa ma la giraffa?! -
-Tranquilla ci penserà Marco a riportarla al Circo- le disse accennando all'uomo rimasto per tutto il tempo accanto alla giraffa.
-Su seguimi- le disse poi Alessio porgendole una torcia.

Arrivarono all'albero prima dell'incrocio, andarono sempre avanti finché non svoltarono a sinistra dove la strada era quasi bloccata dagli arbusti ma riuscirono ad attraversare con non tanta fatica.
-Manca molto? - chiese Giorgia dopo che stavano camminando da un po'
-No tranquilla, ancora qualche passo e arriveremo a una grotta, attraversata quella saremo arrivati-.
Infatti come disse Alessio, arrivarono alla grotta, non era molto grande ma se dovesse piovere si sarebbero potuti riparare senza problemi.
-Ecco ci siamo- esclamò Alessio, uscirono dalla grotta e videro una splendida radura, in cui vi era anche uno splendido lago circondato dalle lucciole, e nell'erba non ancora bagnata dalla rugiada vi si poteva sentire il canto dei grilli e delle cicale insieme a qualche graccidio di alcune rane abitanti del lago.

-Allora ti piace? -
-ale sono senza parole, è un posto bellissimo, chi poteva immaginare che dietro a delle erbacce si trovava un posto così?-
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto, d'ora in poi questo sarà il nostro angolo di paradiso-
-Il nostro? -
-Si Giogio, così avremo un posto in cui possiamo incontrarci tranquillamente, senza correre il rischio di venire scoperti, un posto dove possiamo stare in pace-
- Hai pienamente ragione- gli disse.
I due si sorrisero,
-Vieni voglio farti vedere una cosa- le disse, prendendole la mano, accompagnandola fino al lago, dove si sedettero sulla sua sponda.

Alessio prese dalla tasca un ciondolo a forma di stella traforata che si apriva, mise dentro un Po dell'acqua del lago e poi un piccolo diamantino che prese dal taschino della giacca.
Chiuse la stella, e la mise davanti alla luce della torcia, in modo da far brillare l'acqua di ogni colore
-È meraviglioso Ale-,
-Già, proprio come la donna a cui lo regalò mio padre-
-Cosa vuoi dire Ale? -
-Vedi Giogio, io non conobbi mai mia madre, non so nemmeno che aspetto aveva se non grazie a delle vecchie foto.. so solo che mio padre quando la conobbe gli regalò un ciondolo uguale a questo, e ora io ne voglio regalare uno uguale a te Giorgia-
Le disse mettendole nelle mani il ciondolo
-Ale... cosa significa questo?- gli chiese un po intimorita
-Giorgia tranquilla non pensare male, voglio solo dirti che tu per me sei più di un'amica, vedi tu sei diversa da tutte le altre persone che ho incontrato in tutti i miei viaggi, vedi tu per me sei come...

Ma non riuscì a terminare la frase che un tuono prese il sopravvento, e seguito da un fulmine incominciò a coprire quello che era prima un tranquillo cielo stellato.

-Sta per piovere è meglio che ci andiamo a riparare nella grotta!-
le disse Alessio, vedendo lo sguardo intimorito di Giorgia mentre stringeva il ciondolo in mano.

Ho deciso... voglio volare!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora