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Cercai Damon per tutto l'edificio, compresa la cucina e la cantina, ma niete, era sparito nel nulla.

Alla fine mi rassegnai, gli avrei chiesto del WFi quella sera, a cena. Passai il resto del pomeriggio a cazzeggiare, sistemai un po' la camera e mi feci una lunga doccia.

A casa per sistemare camera mia, dovevo essere implorato, ma qui, mi annoiavo talmente tanto che anche sistemare la camera era divertente. Sistemai i miei vstiti nell'armadio, mia madre ci aveva sul serio buttato di tutto dentro alla valigia, trovai un libro, Harry Potter e la pietra filosofale, ricrdo ancora quando me lo aveva comprato, avrò avuto all'incirca 11 anni, eravamo sotto natale. Era in bella vista su uno scaffale della libreria del cntro commerciale, con tutte le luci puntate addosso, mi aveva affascinato. Non avevo idea di cosa parlasse, ma lo desideravo comunque. Non avevo mai finito di leggerlo, ma avevo visto il film, tutti i film. Non mi aveva affascinato proprio così tanto...

Trovai anche qualche vecchia figurina di Yu-gi-oh!, come cavolo ci erano finite dentro alla mia sacca?

C'erano tre calzini spaiati, un infradito di Hayes, un vestitino di qualche barbie di Sky e una felpa di papà. Mi buttai a letto con Harry Potter...

CAPITOLO 1

IL BAMBINO SOPRAVISSUTO

Mr e Mrs Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfetta mente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano. Mr Dursley era direttore di una ditta di nome Grunnings, che fabbricava trapani. Era un uomo corpulento, nerboruto, quasi senza collo e con un grosso paio di baffi. Mrs Dursley era magra, bionda e con un collo quasi due volte più lungo del normale, il che le tornava assai utile, dato che passava gran parte del tempo ad allungarlo oltre la siepe del giardino per spiare i vicini. [...]

Mi ero immerso talmente tanto nella lettura che non mi ero accorto che erano ormai le sette, ora di cena. Abbandonai con dispiacere Harry, Ron e Hermione per andare a mangiare. Quando arrivai in mensa erano quasi tutti seduti, mi diressi verso il tavolo a prendere da mangiare. C'erano dei strani cosi giallini con sopra la salsa di pomodoro, un insalata con uova all'occhio di bue e del pane. Mi diressi verso il tavolo dove avevo visto Damon. Al tavolo riconosco Leonard e Rey, gli altri ragazzi non li ho mai visti. Ci sono anche quattro ragazze, tutte abbastanza carine...

«Cosa sono queste palline gialle?» -chiedo a Damon.

«Sono gnocchi, amico.»

«Gnocchi?» - gli faccio io, non ho mai sentito di questo cibo.

«Si, gnocchi. Sono fatti di patate, farina e uova, ma assaggiali, sono buoni. Ti conviene abituarti alla cucina strana, la cuoca è italiana, certe volte cucina cose che nemmeno riesco a pronunciare, ma è tutto buonissmo...»-mi risponde. Le ragazze si mettono a ridere, eanche avesse fatto una battuta...

***

«E quindi tu sei Nash, quello nuovo?»

Guardo la ragazza che mi ha parlato, è quella con i capelli castani, oserei dire che è bella...

«In carne ed ossa, dolciezza.» - le rispondo con un sorriso misterioso.

In quel momento le si siede accanto un ragazzo, tutto muscoli, che mi guarda in modo abbastanza minaccioso.

«Amore ti da fastidio questo moscerino?» le chiede calcando la parola 'Amore'.

«No, non preoccuparti tesoro, stavamo solo chiaccherando.» - risponde lei. Che troietta, ci stava provando con me, pur essendo fidanzata! Di certo la cosa non avrebbe fermato me, ma da parte di una ragazza è abbastanza penoso.

IN ASTINENZA DI TE || NASH GRIER ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora