IX

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NASH•

«È stato un piacere avere la vostra compagnia, ora se volete vi do qualche dépliant, accomodatevi pure nel mio ufficio.» - mentre lo diceva sentii le chiavi infilarsi nella toppa, e un brivido mi scese giù per la spina dorsale, fino alle gambe, ormai paralizzatedal terrore.

Mi sentii afferrare per la maglietta, Cassandra mi trascinò fino ad una specie di porticina mimetizzata nel muro, probabilmente un vecchio passaggio segreto per la servitù, che era stato murato, ma in cui ci si poteva ancora stare, grazie ad un metro circa di rientranza. La porta/parete si accostò esattamente un secondo prima che la grande porta dell'ufficio venisse aperta, e la luce accesa.

Ero nel panico più totale, appoggiai piano il computer a terra, e cercai di calmarmi. Si stava strettissimi, eravamo uno davanti all'altra, praticamente appiccicati.

I tre uomini conversarono per una decina di minuti, durante i quali avevo il terrore di tossire per la polvere, o ancora peggio di mettermi a ridere come uno scemo. Cassandra sembrava agitata tanto quanto me, sentivo la sua pancia che si abbassava e si alzava a ritmo con il suo respiro, che poi finiva dritto sul mio collo. Era leggermente più bassa di me, mi arrivava circa al naso. Sentivo il profumo dei suoi capelli, qualcosa che assomigliava al muschio, altro che quello soffocante di Carey, quell'orribile odore di fragola, con retrogusto chimico.

Da sotto la porta filtrava della luce, illuminava leggermente il suo viso, dandole un aspetto leggermente spettrale, ma anche un po' magico. Alzò la testa e si mise a fissarmi negli occhi, e la fissaianch'io, fissai quelle due pozze d'acqua che avevano un riflesso violetto con la strana illuminazione, per un tempo che sembrava non finire, poi, piano piano mi avvicina, sempre di più, e appoggiai le mie labbra sulle sue, calde e morbide, fu un momento magico, interrotto da un dolore indescrivibile nelle parti basse

Mi aveva dato una ginocchiata nelle palle!

«Si può sapere che cazzo ti è saltato in mente?» - mi sibilò a denti stretti.

Non riuscii a risponderle, ero senza fiato per il dolore, che cazzo era saltato in mente a lei!

«Ma sei stronza? Le ragazze normali girano la testa se non vogliono essere baciate, mica castrano il ragazzo che hanno di fronte!» - riuscii a rispondere dopo qualche minuto. - «Poi eri tu quella che mi fissavi negli occhi, pensavo che lo volessi anche tu.»

«Non ti stavo fissando cretino, stavo cercando di capire se sei strabico.»

«Stava diventando imbarazzante questo silenzio, pensavo solo di alleggerire la tensione.» - le sussurrai in risposta.

«Certo, come no! Perché adesso non sei imbarazzato vero?!»

Aveva fottutamente ragione, come il solito. Mi stava sempre di più in culo. Il perché del bacio non lo sapevo spiegare nemmeno io, erastata una cosa naturale, istintiva, l'avevo fatto senza pensarci, mi sembrava semplicemente la cosa giusta da fare in quel momento.

La luce si spense lasciandoci nuovamente al buio, il direttore e i due manager erano usciti lasciandoci finalmente soli.

Passarono alcuni minuti interminabili, poi finalmente Cassandra si mosse e apriila porticina. Fui investito da una ventata d'aria fresca, ormai stavo per soffocare. Cassandra si diresse decisa verso la porta, lasciandomi impalato nel buco sul muro. Fu in quel momento che lavidi, una vetrinetta con dentro delle bottiglie di liquore. Ne infilai due di nascosto nella custodia del PC, poi la seguii fuori dall'ufficio.

Chiuse piano la porta e partì alla volta della sua camera. La seguii a qualche metro di distanza, mi sembrava furiosa.

Quando arrivammo alla sua camera si creò un altro di quei silenzi imbarazzanti ormai divenuti una cosa abitudinaria.

«Bhe, allora grazie, buona notte.»

«Ma vai a farti fottere!» - mi disse prima di sbattermi la porta in faccia.

Che stronza.

Mi diressi tranquillamente verso la mia camera, il mio letto fresco mi aspettava.

MY SPACE.

Hola, so che questo capitolo è un po' corto, ma non sapevo come altro scriverlo. L'ho appena scritto, anche se domani ho verifica di fisica...

Era diventato noioso dopo un po' studiare le grandezze vettoriali, omogenee, scalari e compagnia bella...

Domani ricontrollo, mi sa che c'è qualche errorino, ma ci tenevo a rispettare il giorno di pubblicazione...
Augura temi buona fortuna per la verifica

Stellinate e commentete se vi è piaciuto ♥.
-Nora ;)

IN ASTINENZA DI TE || NASH GRIER ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora