III

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NASH•
Vengo svegliato da un suono terribile, ma chi cazzo osa svegliarmi così?
Accendo il cellulare, quando riesco finalmente a mettere a fuoco (dopo essere stato praticamente accecato) vedo che sono le 6:46 di mattina.

Chi cavolo mi vuole sveglio a quest'ora?

Dall'altra parte della stanza Damon ha infilato la testa sotto il cuscino e sta tirando calci al materasso.

Molto maturo.

Alla fine si alza e si trascina in bagno. Pochi minuti dopo è di ritorno, chiaramente più sveglio.

«Hey, che ci fai ancora a letto?» -mi chiede stupito.

«Davvero ti aspetti che mi alzo a meno un quarto alle sette?»

«Se preferisci puoi rimanere a letto, ma dopo te la vedi tu con il direttore... »

«Sei proprio un rompicoglioni Damon.»

«Lo so!» - mi risponde ridendo. Che faccia tosta...

In dieci minuti sono pronto, mi infilo un paio di pantaloncini da basket bianchi e una canottiera nera, più le vans, chiaro.
Scendiamo un sacco di scalini, e alla fine arriviamo in un'enorme stanza piena di tavolini rotondi con degli sgabelli attorno, anche quelli rotondi, occupate da altri ragazzi e ragazze.
Seguo Damon come un cagnolino fino ad un tavolo lungo, pieno di cibo: pane, burro, brioches, marmellata, biscotti, the, latte...
Do uno sguardo veloce in cerca dei cereali, ma non c'è n'è nemmeno l'ombra.

«E i cereali? Io non vivo senza i cereali. E senza il Wi-Fi.» -chiedo con una finta voce disperata.

«Mi dispiace amico, ma se hai richieste particolari dovevi scriverlo nell'iscrizione.»

«O senti, me l'hanno detto due giorni fa che mi avrebbero mollato qui, appena tre minuti prima di farlo.»

«Allora chiedi alla cuoca, magari la prossima volta che va in paese te li procura.»

«Speriamo...»

Mi accontento di una tazza di latte e di un po' di biscotti, e seguo Damon verso un tavolo pieno di ragazzi. Lui si è preso solo una mela.

«Ciao, sono Na...» - non faccio tempo a finite che vengo interrotto da un ragazzo che mi completa il nome.

«Nash Grier, lo sappiamo. Questa mattina ci siamo svegliati tutti con una tua foto nel bloccaschermo.» - lo guardo con una faccia da ebete, in che senso?

«Nash, il BOD, ci arriva una notifica quando c'è qualcuno di nuovo.» - mi spiega Damon.

I ragazzi si presentano, Ryan, Leonard, Philip, Thomas, Jackson e Rey. Sono tutti simpatici, ma mi sento un po' emarginato. Di solito sono sempre io quello in mezzo all'attenzione di tutti, quello adorato, ma qua sono soltanto il nuovo sfigato dall'America.

Verso le otto tutti hanno finito di fare colazione, io quasi non ho aperto bocca, ma ho assimilato informazioni di vitale importanza, tipo che la sorella di Philip ha il morbillo e che il cavallo di Rey è bianco.

Ad un certo punto si sente una specie di coro di bip-bip, dlin-dlon e cinguettii, tutti hanno ricevuto una notifica sul telefono.
Tranne me, chiaro.

Damon mi spiegò che alle otto di ogni mattina io BOD diceva ad ogni uno il programma del giorno.

«Vieni, ti accompagno in segreteria che ti installano il BOD.» -mi dice Damon

In pochi minuti è tutto fatto, e anch'io posso vedere il mio compito del giorno.

NASH GRIER
lunedì 22 giugno 2015
7:15-8:00 COLAZIONE ☕
8:00-10:00 ORTO
10:00-12:00 CUCINA
12:00-13:00 PRANZO
13:00-15:00 PULIZIE ☁
15:00-19:00 TEMPO LIBERO
19:00-20:00 CENA

IN ASTINENZA DI TE || NASH GRIER ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora