05. Memorie

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-Sei pronto per sentire questa storia? – iniziò Katherine, una volta chiusa la porta della stanza.

-Sono venuto qui apposta – concluse Adam – voglio sapere cosa è successo ai miei genitori, e il motivo per cui qualcuno mi sta cercando –

Brian rimase in silenzio, non voleva interferire nella faccenda, ma come sempre avrebbe tratto dalla situazione gli spunti per una nuova composizione.

-Tutto era cominciato ai tempi dell'università. Tuo padre conobbe tua madre quasi per caso, al corso di chimica. Entrambi avevano un grande sogno nel cassetto: lavorare in un laboratorio di ricerche. Volevano trovare un rimedio ai tumori, che si sono portati via sia i tuoi nonni materni che paterni. Seguivano con entusiasmo ogni lezione, e subito dopo trovavano la più piccola scusa per continuare a discuterne, e stare insieme.

Ma c'era qualcuno che era invidioso di quel legame così forte che si era formato tra loro due. Un amico di tuo padre, Luke, lo aveva avvertito che qualcuno minacciava di eliminarlo. A queste parole tuo padre non aveva dato molta importanza, nessuno gli avrebbe impedito di essere felice. In nessun modo. Ma questo fu solamente l'inizio.

Finita l'università i due amanti decisero allora di andare a vivere insieme, e per questo motivo comprarono insieme casa a New York. Presto si sarebbero sposati, e poco dopo avrebbero avuto te, Adam.

Durante la cerimonia, in chiesa, tutti gli invitati erano emozionatissimi. Non riuscivano a dire chi dei due futuri sposi fosse il più bello. Tuo padre, in smoking nero, camicia puramente bianca, cravatta da bordi argentati, e un cappello nero che nascondeva i capelli color ebano che cercavano di ribellarsi. Tua madre, in un bellissimo abito bianco in seta, con uno strascico lungo tra i 3 e i 5 metri, e un bellissimo mazzo di fiori coperti insieme al suo dolce viso da un lunghissimo velo da sposa.

Ricordo ancora le promesse che si erano scambiati, davanti al prete e a tutti i presenti. Le promesse di un amore che sarebbero destinate a durare in eterno, nemmeno la morte li avrebbe separati, su questo nessuno nutriva dubbi. Riecheggiano ancora quel "ti ho scelto una volta, e per sempre ti sceglierò. Ancora e ancora, sceglierò il nostro legame, forte come un'ancora che è capace di fermare anche la nave più pesante esistente. Il nostro amore supererà ogni problema, accanto a te mi ritroverai sempre e nei miei occhi sempre troverai un porto sicuro. Non è una promessa, è qualcosa che voglio. Da qui, oggi, e per sempre".

Tutti gli invitati si erano commossi all'udire di quelle parole, così vere e sincere.

Tutti tranne una persona.

E questa persona, tramava già da tempo alle loro spalle.

Loro però, non lo avrebbero mai immaginato.

E tanto meno non avrebbero mai immaginato che il fautore di cotanto odio potesse essere niente meno che il fratello di tuo padre. Sì Adam, tuo zio.

Tuo zio Louis aveva conosciuto tua madre nello stesso periodo in cui lei usciva con tuo padre. Se ne era da subito innamorato, lei però non ricambiava. Amava un'altra persona, tuo padre. Aveva cercato in tutti i modi di farglielo capire, ma lui non cessava. Questo sentimento era diventato morboso, gli offuscava i sensi. Più tardi, con gli anni, si scoprì che aveva una camera tutta piena di foto di tua madre, e nelle bacheche ritagli e fotomontaggi di lei insieme a lui. Grazie al cielo tutto si era risolto per il meglio.

Un giorno tua madre, dopo aver ricevuto un messaggio sospetto, avvisò la polizia e questa si nascose in casa. Tuo padre era fuori città per lavoro, e Louis contava di utilizzare il tempo a sua disposizione per conquistarla. Non appena lei aprì la porta, era sorpresa di vederlo e lo fece accomodare. Una tazza di tè, avevano discusso del più e del meno, fino a quando lui non aveva cominciato a farle domande scomode, troppo scomode. Il tutto si concluse con un grido di rabbia, un "Lily, lo so che mi ami, ammettilo. Mio fratello non è altro che un diversivo. Tu vuoi me. Prendimi".

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