Mancava poco alla fine dell'estate e in città era stato allestito un piccolo luna park con qualche giostra qualche bancarella e un paio di chioschetti per il cibo e le bibite.
Era una serata particolarmente bella:si vedevano benissimo le stelle si sentiva la musica e tutti sembravano felici.
O almeno cercavano di godersi gli ultimi momenti di libertà prima di dover ricominciare la scuola.
Io ero seduta su un muretto e guardavo tanta felicità e mi chiedevo cosa rendesse tutta quella gente felice. Mi piaceva guardare le vite degli altri da fuori e immaginarmele perfette. Mi chiedevo se magari avessi potuto essere felice anche io in quel modo anche se in fondo lo ero a modo mio...mi bastava una minima cazzata per farmi sorridere e delle volte sentivo una sensazione nello stomaco come se volessi urlare e correre, saltare,ballare. Ma altre volte specialmente quando sentivo il profumo tanta felicità altrui
così da vicino mi calava un tale senso di malinconia e per qualche stupido motivo me ne dimenticavo. Mi dimenticavo di tutti gli altri momenti quelli felici come se in quel momento esistessimo solo io e i miei rimpianti.
Nonostante tutto mi piaceva lo avevo sempre fatto o almeno negli ultimi tempi quando preferivo ascoltare piuttosto che parlare.
Avevo imparato a tenere dei segreti tutti per me non volevo condividerli con chi non avrebbe capito sarebbe stato inutile.
Tra tutta la gente ad un certo punto vidi un ragazzo dai capelli castani corti sui lati con il ciuffo più lungo era alto indossava una felpa blu e dei pantaloni grigi. Era seduto ad un tavolino decisamente troppo basso perché le sue gambe ci stessero sotto. Era solo. Continuava a guardare l'orologio e guardare verso gli autoscontri come se stesse aspettando qualcuno. E nel frattempo si passava la mano tra i capelli così spesso che sembrava quasi lo facesse per noia. Mi assomigliava ,caratterialmente.