-Lauren-
Era semplicemente una di quelle giornate in cui sarebbe stato meglio se ti fossi messo all'angolino di qualche stanza e fossi rimasto lì,forse per circa il tempo restante della tua vita. Di preferenza immobile.Almeno non causeresti alcun danno. Nessuno sbaglio o atteggiamento impulsivo per cui pentirsi.Era una di quelle giornate che sanno un po' da malinconia: la solita giornata che sai già che non ti porterà nulla di promettente, nulla di cui vantarsi o esserne fieri.Era la stessa giornata di sempre. Solo che questa era peggiore. Lo si capisce già dal momento stesso in cui alzandosi dal letto poggi il tuo piede in quello che sarebbe dovuto essere il tappeto e invece non è altro che la ciotola del tuo gatto che ti sei dimenticata di spostare la sera prima.Ma non importa. Ti alzi lo stesso. Ne sei costretta. La vita va avanti e continua per tutti. Alla società non frega nulla se sei stufo, stanco e tormentato. Non è mai importato a nessuno delle difficoltà altrui e di certo non sarà ora che le cose cambieranno.
Oggi avrei avuto il test di matematica, nonché la materia odiata da circa metà popolazione. Ero negata. Incapace di capire qualsiasi cosa fosse legata ai numeri. La mia professoressa ha persino pensato che io fossi discalcula, magari. Almeno avrei avuto le verifiche più semplificate. Sta di fatto che di andare a scuola non ne avevo propria voglia. Ma non era quella "non voglia" che si ha sempre. Era come se qualcosa mi pesasse il cuore, come se qualcosa di negativo sarebbe successo. Lascia quel brutto pensiero e decisi finalmente di vestimi. Mi misi dei pantaloni neri abbastanza stretti,una canottiera bianca e un paio di vans. Scesi le scale e incontrai subito mia madre che era già pronta a parlare "Ma buon giorno La. Mangi qualcosa prima di andare?" "Giorno, nono. Vado di fretta." Usci prima che potesse chiedermi o dire qualsiasi altra cosa.In realtà, anzi, stranamente ero piuttosto in anticipo; cosa che non succedeva spesso da tipo dalle elementari. Per questa ragione decisi di andare a piedi, tanto casa mia non dista molto dalla scuola. Dopo circa dieci minuti di camminata notai una cosa che mi incuriosì. Non credevo ai miei occhi! Lucas dopo nemmeno un mese che ci siamo lasciati è già a sbaciucchiarsi con un'altra, madonna che troia la odio ma che cazzo fa ma come si permette ma dio santo ma sta qua vuole morire ma poi lui sto coglione di merda e io che c'avevo anche creduto quando mi disse "ti amo" ma così che mi ami? ma come fa a farsi con un'altra dopo che siamo stati assieme per un anno, ma sa dove glielo metto il ti amo? ma poi sta troia che a momenti se lo scopa davanti a tutto il quartiere, se vogliono gli presto camera mia dato che ci siamo.
Ma cosa mi prende? ma poi, perché mi interessa ancora?. Stupida, ovvio che ti interessa ancora, è passato solo un mese. Tu eri innamorata. Tu ci tenevi di più. Evidentemente non era lo stesso per lui. Ma come si fa? cavoli, un anno! uno stra cazzo di anno sprecato.
Asciugai le lacrime e corsi via senza che mi potessero vedere.
E' appena passata mezz'ora del mio risveglio e la giornata è giù una merda.
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Maybe someday
FanfictionLauren e Camila: un amore troppo forte, un coraggio troppo debole. Crediti per la copertina a clauvdia