- Ancora! – mi urla Nick, mentre corro per scansare i sacchi di grano appesi sugli alberi della foresta, mentre oscillano sempre più veloci.
Da quando ci siamo baciati, anzi, l'ho baciato, il suo temperamento è diventato più scostante, e i sorrisi maliziosi non esistono più.
- Abbiamo finito! Adesso puoi andare. – scanso l'ultimo sacco, e mi sistemo il bordo del pantaloncino, appena largo. – Ci vediamo domattina, alle 6! Puntuale!
Gli faccio cenno come sempre con la testa, le sue ronde attorno a casa mia sono sempre più tremende da sopportare, ma perché l'ho baciato?
Vado a casa, e seduto sulle scale, davanti alla mia porta c'è David.
- Ehy.. – lo saluto correndogli in contro. È stato via per due mesi, e non lo vedo da quando l'ho salutato all'aeroporto! Lui mi prende in braccio. E la treccia alta che mi colpisce le spalle, fa un ultimo colpo leggero prima di affondargli il viso nell'incavo tra la spalla e il collo!
- Ciao piccolina! – mi saluta, baciandomi la fronte.
- Finalmente sei tornato, quanto sei mancato, soprattutto a me!
- Speravo ti mancassi, altrimenti non.. ma come mai sei vestita così? – mi squadra da capo a piedi, studiando la mia mise, si concentra di più sul top.
- Mi alleno con un amico, la smetti di fissarmi le tette? – gli do un pugno sul braccio..
- Ahioo.. mi sa che questi allenamenti ti fanno bene, mi hai fatto male! – cavolo mi sono distratta, dovevo andare piano con la forza!
- Scusa, ma entra, ti preparo del caffè, o mangi qui? Dai ordino una pizza! Ti va?
- Oh si, una pizza come piace a noi!
Stacco la chiamata, dopo aver prenotato le pizze.
- Saranno qui, tra venti minuti! Allora? Come è stato visitare New York?
- Stupenda, le americane sono molto deliziose! – ma cosa?
- Deliziose? – imito ridendo. Ma non prendermi in giro, stupido.
- Sono delle snobbette! Solo poche sono simpatiche. Tu piuttosto, chi è questo amico?
- Lo conosci è Nick! – dico seccata.
- Ah si, vero.. il tuo amico di infanzia! Perché quel tono? È successo qualcosa?
- No.. cioè, forse.. vabbè si! È successo qualcosa!! – sono irritatissima.. – Scusa David, ma forse è meglio..
- Dai parla.. lo sai che puoi sempre contare su di me! – ed ecco il sorriso più gentile che abbia mai conosciuto nella mia vita. – Puoi sempre farmi fare da cavia, ai tuoi sfoghi, di qualsiasi genere! – mi strizza l'occhio.
- Dai smettila David.. – gli tiro in faccia i cuscini del divano, di fronte alla cucina. E facciamo una piccola lotta coi cuscini.
- Vieni qui! – mi ordina dolcemente. – davanti a me signorina! – mi ordina con imitazione di tono, da sergente militare. Io rido. – Voglio fare un test.
- Hmmm.. okay! – mi posiziono davanti a lui.
- Chiudi gli occhi.. – che vuole fare?
- Ehm.. perché? – domando preoccupata, ma altrettanto curiosa.
- Fallo.. non ti succede nulla! – io rido e poi chiudo gli occhi. – Adesso qualsiasi cosa accada non muoverti. – ma cosa vuole fare.. meglio stare fermi e zitti.
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Con te..
VampireLa vita di Chyna è diversa da chiunque altro. La sua vita è stata crudele! Cresce a vista d'occhio e per essere autonoma, sceglie di scappare dalla casa di sua zia, per essere se stessa, e per sentirsi viva. Creare il suo futuro, e creare la propri...