- Presa la valigia? – mi domanda Nick.
- Sì.. l'ho messa nel bagagliaio. – faccio una smorfia come per dirgli che so cavarmela da sola. Anche se sono una donna.
- Lo so che sei forte, ma hai un uomo tutto per te, potresti approfittare.. – mi strizza un occhio, e si avvicina, sussurrandomi, - ti amo lo sai? E farei qualsiasi cosa per la mia principessa. – a quella frase, arrossisco.
- Smettila di viziarmi. – lo spingo appena. – Lo so che lo fai perché mi ami, ma davvero so cavarmela da sola.
Entriamo in auto, e percorriamo le lunghe strade, che ci portano nel mio, anzi nel nostro paese natale.
La Russia.
Andammo da una strega amica di Nick, che conobbi durante i sette mesi che ci allontanammo, per dargli la possibilità di esporsi al sole. Sangue umano, una sacca ogni due giorni, con succo di girasole. Il rimedio funziona, e Nick, non poteva che essere felice di restare con me, senza aver paura del sole.
I duemila e passa chilometri, passarono molto in fretta. Dovevamo sembrare turisti, e non vampiri, che volevano scoprire qualcosa.
Passammo per Orlovo, la città di Nick, mi raccontò di sua sorella, delle passeggiate fatte in riva al fiume. Dove
giocava. E nei suoi occhi da vampiro freddo, si notava una sorta di malinconia, molto tiepida.
Finalmente arrivammo a Murom, la città natale della mia famiglia. Andammo in giro per scoprire qualcosa. Ci inserimmo in un gruppo turistico, dove scoprii che il castello dei miei antenati fu distrutto nel 1825, e poi fu preso in prestito, come la Mansione Muromtzevo. Io e Nick, guidammo fino alla Mansione. Ed eccolo lì!
Ha una facciata tetra, ma sento odore di vampiri, e famiglia.
- Nick, aspetta qui.. – gli faccio cenno di aspettare appoggiato alla macchina. Lui accetta senza ragione.
Questo posto è immenso. Attraverso l'enorme giardino. E mi domando mille volte, come mai non sono cresciuta qui! Tutto il percorso, è coperto di neve, e io a fatica, riesco a scansarla.
Arrivo al giardino d'entrata del castello, e mi rendo conto, che nessuno ci ha mai messo piede, in questo posto. Troppo tetro. Mi avvicino alla porta principale di legno, e la scosto appena, trovandola appena aperta. Entro, e attraverso un piccolo corridoio, e mi accorgo che il pavimento è molto fragile.
Perlustro questo posto. E sento quel forte odore di vampiro. Seguo con attenzione l'odore. E si ferma davanti ad un muro, tra una libreria e delle scale. Provo a bussare sui mattoni fragili, ma nulla di nuovo. In basso, trovo un anello di ottone. Lo tiro a me, e quella parte di parete, si sposta. Rivelandomi delle scale, che non terminano mai. L'ultima gradinata di scale è illuminata da torce di legno. E infine, una porta. Ben tenuta. La spingo. Ed entro in una camera tenuta in perfette condizioni. Colonne, reggono quadri antichi, libri, statue, scudi e spade, a terra ci sono vasi
d'oro, con delle monete altrettanto oro all'interno. Lungo i muri si ripeteva la stessa maestosità d'oro. Percorro un corridoio, di colonne. Alla fine del corridoio, su un muro, di fronte a me, c'è il quadro di un re, e di una regina. Li riconosco dalle loro corone. Hanno una aspetto familiare.
- Siamo io, e mia moglie. – una voce maschile molto dura, appare alle mie spalle. Faccio uno scatto veloce. E vedo l'uomo raffigurato nel quadro, prendere vita davanti ai miei occhi.
- Mi perdoni.. non.. non volevo, recarle disturbo. – dico a bassa voce, mi sento a disagio, ma al tempo stesso, sento che posso fidarmi.
- Non si preoccupi. Sono sulla Terra da molto tempo, e non vedo un corpo, da molto tempo. Mi perdoni per il mio poco senso di civiltà.
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Con te..
VampireLa vita di Chyna è diversa da chiunque altro. La sua vita è stata crudele! Cresce a vista d'occhio e per essere autonoma, sceglie di scappare dalla casa di sua zia, per essere se stessa, e per sentirsi viva. Creare il suo futuro, e creare la propri...