Capitolo 2 La gelosia è un incubo

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Punto di vista di Lara

Non so perché ho deciso di aiutare quel ragazzo, a parte che era molto carino, ma boh c'è stato qualcosa in lui che mi ha impressionata forse sarà stata la sua pessima capacità di mentire; mentre andavo a risedermi sulla solita panchina d'attesa per Jim continuai a fissare quel tenero ragazzo dai capelli dorati.

Anche se notai quasi subito che proprio affianco a loro c'era Jim, feci finta di non averlo visto, anche se in realtà la sua faccia sconvolta mi era rimasta impressa nella mente; di sicuro avrà sentito l'amico di Daniel chiedergli qualcosa su di me.

Mentre sto pensando queste cose, Jim si avvicina sempre di più, dal viso tirato si nota tantissimo la sua rabbia verso i miei confronti, non appena egli fu proprio davanti a me; io lo salutai come se nulla fosse accaduto.
"Ciao..."

"Allora com'è andata col tuo amichetto biondo del cazzo?!"

"Di che stai parlando?"

Lui sbuffó per poi prendermi con forza per un braccio, mi fece alzare dalla panchina e con rabbia mi indicò Daniel, " Non sono scemo Lara, a quanto pare ti sei divertita a stare in bagno con quel ragazzo!"

Con uno strattone mi liberai dalla sua presa per poi urlargli contro" Tu non sei il mio ragazzo e nemmeno mio padre ficcatelo bene in testa."
Ma non appena finí la frase accadde qualcosa che non mi sarei mai aspettata da lui.

Mi tiró uno schiaffo dritto in faccia...

Fu così forte che caddi a terra, mi portai una mano alla guancia e mi accarezzai proprio dove lui mi aveva appena colpita, "Se devi fare la puttana per me va bene... Ma puoi farla solo con me."

Senza pensarci due volte gli sputai e subito per istinto egli mi tirò su da terra, in quel momento credevo che per me fosse finita, ma invece...

"Ehy! Prenditela con qualcuno della tua taglia!"

Era Daniel che si stava proprio avvicinando a me e Jim.

Jim allentó la presa sul mio braccio, così io riuscì magicamente a liberarmi da lui e senza esitare mi allontanai,
"Fatti i cazzi tuoi biondino! Lei è la mia ragazza e con lei ci faccio quello che mi pare."

Dopo quelle parole famose Jim mi saltò addosso, con l'intento di strapparmi la camicetta da dosso, urlai "Lasciami!" Ma non feci nemmeno in tempo a difendermi che Daniel lo buttò a terra con un pugno.

Di conseguenza i due iniziarono a picchiarsi proprio davanti ai miei occhi, tentai di fermarli ma ricevetti solo un cazzotto dritto in faccia da parte di Jim, mi ritrovai di nuovo sull'asfalto ma sta volta con il labbro rotto; mi leccai leggermente con la lingua il sangue che mi era colato.

Jim si buttò subito al mio fianco per aiutarmi ad alzarmi e con disperazione mi disse
"Amore scusa non era per te... Io non volevo..."
Con le lacrime agli occhi lo fissai e in fine con tutta la rabbia che avevo in quel momento gli urlai di andarse.

"Io non sono il tuo Amore! Vattene non ti voglio più vedere."
Egli mi fissò dritto negli occhi, poi si alzò da terra e senza fiatare si allontanò da me, prima di voltarsi diede un ultima occhiata di sfida a Daniel e poi come un cane bastonato mi abbandonó li.

Senza pensarci due volte Daniel mi offrì la mano per aiutarmi ad alzarmi, ma io rifiutai il suo aiuto come sempre, purtroppo questo non è il mondo delle principesse dove ogni ragazza trova il suo principe azzurro che la viene a salvare da ogni male; no... questo è un mondo in cui bisogna lottare per ciò che vuoi.

"Perché non vuoi farti aiutare? "
Mi chiese lui a bassa voce,
"Perché ti sei impicciato?! Non dovevi Jim era un problema mio non tuo."
Lui tacque e non osò nemmeno guardarmi in faccia, era strano vedere un ragazzo così dolce con una ragazza come me, di sicuro sarà uno dell'alta società, "Io ti ho vista in difficoltà e quindi volevo darti una mano... Anche perché un uomo non dovrebbe mai osare a mettere le mani addosso ad una donna no?"

" Questa è la realtà cresci..."

Non pensavo di poterla dire anch'io quell'orrenda frase che spesso mi diceva mio padre, me l'avrà detta talmente tante volte, che alla fine ho smesso di sognare e ho iniziato a lottare per la mia sopravvivenza; lo lasciai li senza parole e poi entrai nel bar.

La serata del Rock iniziò senza Jim, dopo tutto non credo che abbia così tanta voglia di festeggiare dopo quel casino con Daniel, dopo un'ora il proprietario ci presentò la nuova band del bar e proprio in quel gruppo di svitati c'era lui.

Daniel...

A quanto pare era il chitarrista del gruppo, era proprio bello con la sua chitarra in mano, lo sentii parlare con il proprietario dicendogli che non sapevano se sarebbero riusciti ad esibirsi perché la loro cantante era in ritardo come al solito.

Punto di vista di Daniel

Non riesco a capire perché si è comportata così, dopo tutto non ho fatto nulla di male, anzi dovrebbe solo ringraziarmi per averla difesa da quello psicopatico e come se non bastasse Tabilin ( la cantante del gruppo ) è di nuovo in ritardo e non si sa per che ora arriverà.

Di sicuro se non si presenterà in tempo potremmo dire addio a quel famoso contratto, che ci aveva promesso il proprietario del bar, questa serata non poteva andare peggio di così; andammo sul palco per controllare un ultima volta gli strumenti.

Quando d'un tratto lei è riapparsa davanti a me.

"Lara cosa ci fai qui sul palco?"

"Ho sentito che hai bisogno di una cantante... Beh se vuoi momentaneamente posso cantare io "
Rimasi letteralmente stupito dalla sua proposta e così con terrore accettai, non potevamo rischiare di perdere questo lavoro, ora l'unica cosa è sperare che Lara sappia cantare bene; le diedi tutti i testi delle mie canzoni e dopo qualche minuto iniziammo a suonare.

Iniziammo con la mia canzone preferita, - It's my life - e non appena Lara iniziò a cantare, il mio cuore fu rubato dalla sua splendida voce rock, non pensavo che sapesse cantare così bene è più brava per fino di Tabilin.

Ribelle fino alle ossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora