Capitolo 5 Di nuovo tu...

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Punto di vista di Daniel

Non appena arrivai al parcheggio lei era li...

Più bella che mai...

Indossava una felpa nera con sotto dei pantaloncini, i suoi bellissimi capelli lunghi erano sciolti e i suoi occhi non smettevano mai di fissarmi, la presentai alla band e tutti l'accolsero con un grande benvenuto; a quanto pare tutti erano d'accordo della mia decisione.

Dopo tutto Tabilin aveva avuto un sacco di occasioni e come sempre continuava ad arrivare tardi ad ogni show, di sicuro ora tramerà una qualche vendetta contro di me, purtroppo lo so perché la conosco fin troppo bene.

Lei fa parte della prima famiglia più ricca del mondo, infatti sono cresciuto con lei, abbiamo frequentato la stessa scuola; passavamo ogni giornata insieme come se fossimo una coppietta.

Ma io riesco solo a vederla come una sorella per me...

Le prove durarono almeno tre ore, eravamo tutti esausti, il resto della band ritornò a casa tranne io e Lara, era la mia occasione per invitarla a cena?

Mi avvicinai con cautela a lei, tentando di farmi notare il meno possibile, per poi iniziare ad attaccare bottone.

D:"Sta sera sei libera ?"

L:"Em.. non credo perché? "

D:"No... ecco volevo invitarti a cena ma se sei occupata niente..."

Sorrise e in fine  arrossí

L:" Se vuoi andiamo a mangiarci un gelato adesso che ne dici? "

D:" Mi sembra una grande idea"

Uscimmo subito dal bar, io mi avviai verso la macchina, mentre lei rimase fuori a fissarmi.

D:" Che fai non entri?"

L:"Em.. si è solo che preferirei andare a piedi è possibile?"

D:" Va bene..."

Spensi subito la macchina, per poi raggiungerla, non appena arrivammo dal gelataio più vicino; entrambi nello stesso e unico momento ordinammo lo stesso gusto.

Era stato un momento un po imbarazzante ma anche piacevole, perché fu la prima volta che mi guardò dritto negli occhi per più di un semplice e disperato secondo, passammo tutto il pomeriggio insieme; tra risate e scherzi telefonici non mi ero mai sentito così vivo...

Punto di vista di Lara

Le ore passarono così velocemente che quando mi accorsi dell'orario, lo abbandonai in mezzo alla strada, lui continuava a chiamarmi ma purtroppo non potevo fare tardi a lavoro altrimenti mi avrebbero licenziata; corsi subito a casa e presi il mio costume per poi ritornare a correre.

Arrivai appena in tempo, ancora un minuto e mi avrebbero cacciata, entrai nel camerino e li notai che molte mie colleghe non ce l'avevano fatta purtroppo eravamo rimaste in poche e di sicuro la prossima settimana ne sarebbero arrivate delle altre; mi misi il mio costume aderente color carne brillantinato e dopo di che entrai in scena.

Come sempre mentre ballavo non smettevo mai di guardare l'orologio, non vedo l'ora che il mio turno finisse, ma improvvisamente qualcuno mi prese per le gambe; era Jim...

Si scaraventó addosso a me, per poi prendermi con una mano il viso e prima che la sicurezza lo portasse via mi disse " Smettila di guardare l'ora Lara! Tu devi guardare solo me il tuo cliente preferito, questa vita per te non finirà mai ."

In fine mi baciò con forza, quando la sicurezza arrivò per portarlo via,  iniziò a dimenarsi; non feci nemmeno in tempo a rialzarmi che lui si attaccò al mio costume e quasi riuscì a strapparmelo di dosso.

Scioccata continuai a fissarlo mentre era sulla soglia della porta e poi quando vidi che finalmente l'avevano sbattuto fuori, ritornai nel mio camerino, non riuscivo a parlare e soprattutto ero terrorizzata.

Cosa avrebbe potuto farmi se non fosse arrivata in tempo la sicurezza?

Quando uscii da li...

Non smisi più di piangere, per tutto il tragitto il mio viso continuava a bagnarsi di lacrime salate e allo stesso tempo amare, sentivo il dolore nel cuore era una sensazione orribile; forse Jim aveva ragione...

Forse questa vita per me non finirà mai, non riuscirò mai ad uscire da qui a trovare finalmente la pace, come sempre continuerò a vagabondare per le strade.
Controllo il cellulare..

È pieno di chiamate di Daniel.

Punto di vista di Daniel

Non capisco perché è scappata via così...

Ci stavamo divertendo, stavamo chiacchierando del più e del meno e senza dirmi niente ha iniziato a correre, io continuavo a chiamarla ho cercato per fino di raggiungerla ma non appena girò un angolo ella era sparita nel nulla; forse ho detto qualcosa che non andava?

Non riesco a capire cosa le passa per la testa e per questo mi fa impazzire...

Ho provato a chiamarla ma putroppo non mi ha risposto per tutta la serata, le ho lasciato per fino una decina di messaggi ma nessuna risposta, sono ancora qui che bazzico per le strade e non riesco proprio a smettere di guardare il cellulare.

Continuo a sperare che lei prima o poi mi risponda...

povero me...

Credo che mi stia innamorando di lei...

Oltre ad avere la preoccupazione di essere rifiutato, i miei genitori non approverebbero mai, eppure lei è speciale per me; ogni volta che la vedo mi sento una persona migliore.

Lei di sicuro in qualche modo riesce a cambiarmi, riesce a farmi sentire quel pizzico di libertà che ho sempre sognato da bambino, riguardai di nuovo il cellulare e sta volta il suo messaggio arrivò...

L:"Ciao... scusa se sono scappata via così ma ero in ritardo per il mio impegno."

D:" Non fa niente, stai bene per lo meno?"

Dopo quella fatidica domanda non mi rispose più ,così decisi di chiamarla, ma mi chiuse la chiamata.

D:" Perché non mi rispondi? "

L:" Non ho voglia di parlare scusa :c ci sentiamo domani ciao..."

Non capisco...

Perché adesso non voleva più parlarmi e soprattutto perché non ha voluto rispondere alla mia chiamata?

Di sicuro sarà successo qualcosa e non vuole dirmelo...

Spero soltanto che non sia successo nulla di male e che lei stia bene.

Quando tornai a casa oltre ad essere ricoperto di insulti e riproveri dai miei genitori, per tutta la notte non riuscii a dormire il mio pensiero andava sempre a lei.

Ribelle fino alle ossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora