Capitolo 8 Il ricordo di una famiglia

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Punto di vista di Lara

Pioveva...

E anche se stavamo litigando a causa di una mia piccola bugia,  mi baciò proprio li, sotto la pioggia ghiacciata; finalmente le nostre labbra si incontrarono.

Le nostre lingue danzarono insieme e le sue mani così forti mi presero per i fianchi, per poi alzarmi da terra, sembrava quasi un sogno, la ragazza di strada avrà veramente trovato il suo principe azzurro?

Non riuscivamo a fare a meno l'uno dell'altra e nonostante la grande pioggia noi rimanemmo li immobili.

Quando  si staccò da me, mi fissò con uno sguardo stupendo, per poi dirmi con una voce sensuale
"Buona notte" .

Mi lasciò li...

Io continuai a fissarlo mentre svaniva nel nulla.

Un grande sorriso si impossessó di me, non riuscivo a smettere di sorridere, mi morsi leggermente il labbro; il sapore delle sue labbra era ancora vivo sulle mie..

In quel momento desideravo solo che  tornasse indietro, soltanto per passare l'intera buia notte con me e nessun'altro, ma non lo fece...

Rimasi ancora sotto alla pioggia...

Se mi aveva baciata, significava solo una cosa, che lui forse veramente ci teneva a me.

Purtroppo in passato non ho mai avuto una vita facile, mia madre è morta da quattro anni.

Proprio quando lei morì, iniziai a vivere per strada e mio padre...

Beh lui non è mai venuto a cercarmi.

Anche perché pochi giorni dopo dalla morte di mia madre, si era innamorato follemente di un' altra donna, io purtroppo non sono mai riuscita ad accettare questo fatto.

In quel periodo odiavo con tutta me stessa mio padre.

Ricordo che quella domanda continuava a tormentarmi ogni notte,
"Come ha potuto dimenticarsi della mamma?"

Mi tormentó così tanto, che alla fine una sera identica a questa scappai di casa, senza lasciare nessuna lettera o bigliettino d'addio.

Fu li che arrivò Jim...

Mi trovavo in un parco e mi ero rifugiata sotto uno scivolo, per proteggermi dalla pioggia, la temperatura continuava a scendere, finché Jim non mi trovò; egli si prese cura di me per ben quattro anni.

I problemi con lui incominciarono non appena lui si dichiarò.

Molte volte penso a mio padre e mi continuo a chiedere -come starà?-
Di sicuro bene...

Forse avrà sofferto solo per un giorno la mia scomparsa, proprio come ha fatto con la mamma...

Punto di vista di Daniel

Il suo profumo non riusciva a lasciarmi...

Continuavo a rivedere la scena del bacio nella mia mente, non smettevo di pensare a lei, forse avrei dovuto ritornare indietro?

Non credo che se tornassi a casa riuscirei a dormire,dopo quello che è successo mi sembra più che normale, il problema era che se non ritornavo a casa avrei dovuto risentire nuovamente i continui rimproveri dei miei genitori.

Che fare?

Andare dal il mio più grande amore o per una volta tanto fare il bravo ragazzo?

Decisi di lasciare la scelta al fato...

Presi una moneta e la lanciai in aria, se sarebbe uscita la testa sarei corso immediatamente da lei senza nemmeno pensarci due volte, invece se usciva la croce avrei dovuto avviarmi con tristezza verso casa.

La moneta continuava a girare...

Finché non cadde a terra.

TESTA.

Non presi nemmeno la moneta, dall'euforia iniziai a correre da lei, sperando che non stesse dormendo, corsi così veloce che senza accorgermene caddi in un enorme pozzanghera.

Ormai ero completamente fradicio, ma non mi importava, il pensiero di lei era più forte di qualsiasi goccia d'acqua.

Non appena arrivai, lei era ancora li sotto la pioggia, forse mi aspettava?

Corsi verso di lei ed lei fece lo stesso...

In due secondi mi ritrovai le sue braccia intorno al mio collo e le sue labbra stupende attaccate alle mie.

Smise di piovere...

Noi eravamo ancora li incollati più che mai...

L:"Sei tornato.."

D:"Solo per te."

Mi sorrise, per poi dirmi ridendo

L: Sei completamente fradicio, forse è meglio che torni a casa"

D:"No... io voglio stare con te. Che ne dici se passo da casa a prendere dei vestiti asciutti e poi stiamo insieme?"

L:"Va bene.. Ma ti accompagno"
Mi rispose lei.

La presi per mano e così ci iniziammo ad avviarci verso casa mia.

Anche se l'unico problema era...

Come faccio ad entrare senza farmi sgamare dai miei genitori?

Punto di vista di Lara

Non riuscivo a credere che fosse tornato solo per me ed ora sono qui in mezzo alla strada con lui, solo per accompagnarlo fino a casa, per poi tornare nel mio piccolo rifugio.

Continuammo a camminare finché non vidi qualcosa di famigliare.

Era la casa dei miei genitori...

Era proprio li davanti a noi e proprio in quel momento sarei passata vicino alla finestra di camera mia, la luce stranamente era accesa, forse era mio padre che fissava la stanza con la speranza di ricordarsi della sua unica figlia scomparsa all'improvviso?

Non appena passammo lo vidi...

Era mio padre, i suoi capelli neri ormai avevano dato posto a quelli bianchi, insieme alle piccole e vecchie rughe, affianco a lui c'era la sua donna o per meglio dire c'era la mia 'Matrigna'.

Sorridevano entrambi.

Non capivo il perché, forse erano veramente felici che me ne fossi andata?
Finché non vidi tra le braccia di lei un neonato.

Erano riusciti a sostituirmi...

In quel momento il mio cuore si frantumó in mille pezzi, come aveva potuto sostituirmi così, non si era manco sprecato a venirmi a cercare; si vedeva che non gli mancavo per niente.

Alcune lacrime bagnarono il mio viso, quell'orrenda immagine di quel bambino e di loro felici e sorridenti continuava a farmi del male, a tal punto da riuscire quasi a soffocarmi.

Ma in quel momento non potevo farmi vedere debole da Daniel.

Non volevo che mi vedesse piangere, così mi asciugai con la maglia quelle piccole gocce d'acqua salate, per poi mostrare il miglior sorriso del mondo; non potevo nascondere a me stessa che anche se quello era il mio passato io gli volessi ancora bene.

Volevo ancora bene a mio padre anche se in questo momento il suo amore lo sta dedicando a quel bambino.

Ribelle fino alle ossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora