Capitolo 6 Le parole fanno male.

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Punto di vista di Lara

Quella sera tornai a casa tardi, per tutta la notte non feci che sognare Jim, volevo solo riuscire a dimenticarlo; ancora adesso sento le sue mani toccare il mio corpo.

Il sogno era identico a tutto ciò che era accaduto ieri sera, l'incubo finiva non appena iniziò a tirarmi per il costume, a quel punto mi continuavo a svegliare per la paura che lui fosse realmente qui vicino a me .

Desideravo solo riuscire a far tacere quell'emozioni che continuavano a tormentarmi
La paura
L'odio
La tristezza

Ho provato tutto questo nella mia vita...

E quelle stupide parole di Jim non fecero che rimbombarmi continuamente nella testa.

Erano le otto del mattino, non avevo ancora chiuso occhio, quando d'improvviso mi arrivò un messaggio di Daniel.

D:"Ci vediamo al solito parcheggio ;)? "

L:" Ma oggi non ci sono le prove con la band..."

D:" Infatti... Volevo uscire con te... :)"

L:"Ah... emmm va bene, alle 10 al parcheggio"

D:"Ok ti aspetto :)"

Mi alzai dal letto per poi andare davanti lo specchio, si vedeva tantissimo che non stavo per niente bene, le occhiaie erano enormi e il mio solito sorriso si era trasformato magicamente in un broncio.

Mi vestii, questa volta decisi di indossare una maglia nera con dei Jeans e in fine uscii di casa, il tempo era nuvoloso di sicuro sta sera avrebbe piovuto; non appena arrivai al parcheggio mi guardai intorno.

Putroppo Daniel non era ancora arrivato, stranamente era in ritardo di sicuro gli sarà successo qualche imprevisto, le gocce di pioggia iniziarono a scendere dal cielo; così fui costretta ad entrare nel bar.

Mi sedetti al bancone e incominciai ad aspettare.

Punto di vista di Tabilin

Ormai erano passati tre giorni da quando Daniel mi aveva cacciata dalla band, a quanto pare mi stava letteralmente evitando, ho provato a chiamarlo varie volte ma da parte sua non ricevetti nessuna risposta; così decisi di andare al rock bar nella speranza di incontrarlo con la band...

Ma l'unica persona che incontrai fu lei...

La mora dagli occhi verdi, quella che è riuscita a rubarmi il posto da cantante e soprattutto è riuscita a far colpo su Daniel, era proprio li davanti a me...

Volevo vendetta...

Improvvisamente mi accorsi che ella entrò in bagno, così ci andai anch'io, guardai sotto ad ogni porta finché non trovai le sue orrende scarpe; ora mi serviva solo una stupenda vendetta da azionare.

Così decisi di far finta di essere al cellulare con una mia amica...

"Pronto... Ciao Sarah , ma hai saputo la notizia?
Daniel ha trovato una ragazza ahahaha
Di sicuro sarà la solita che usa per una botta e via, poverina non sa che dopo che l'avranno fatto lui la lascerà, per poi andare dietro ad un altra...

Beh è un uomo e purtroppo è fatto così."

Un sorriso malizioso colpí il mio viso, di sicuro lei mi avrà sentita e probabilmente deciderà di evitare Daniel per il resto della sua vita, dando così spazio al suo unico vero amore
-Io- .

Dopo aver finito la telefonata uscii senza destare alcun sospetto, anche se appena uscii da li incontrai lui,
Daniel.

D:"Tabilin... che diavolo ci fai qui?!"

T:"È un posto pubblico, io sono qui per divertirmi da sola visto che tu mi hai licenziata. "

E dopo avergli risposto così in malo modo me ne andai subito.

Punto di vista di Lara

Non riuscivo a credere a quello che avevo appena sentito, ero andata in bagno e una qualche troietta del bar stava proprio parlando di Daniel, a quanto pare io per lui sarei solo un avventura...

Un dolore lancinante mi colpì al petto, forse era il mio cuore che si stava spezzando per il troppo dolore accumulato, le lacrime cominciarono a bagnarmi nuovamente il viso come sempre, mentre in tutti i modi tentavo di rimanere calma; mi ero scelta un ragazzo uguale in tutto e per tutto a Jim.

Ancora una volta mi sentivo un totale disatro, il morale ormai ce l'avevo proprio sotto le scarpe, da quanto ero a pezzi non riuscivo nemmeno ad alzarmi, finché non arrivo un suo messaggio.

D:"Dove sei? Io sono dentro al bar..."

Cosa avrei dovuto fare?

Rispondergli e fare finta di niente?

Oppure evitarlo per tutto il resto della mia patetica ed inutile vita?

Rimasi a fissare quel messaggio per qualche secondo, finché non presi coraggio e gli risposi

L:"Sono andata via. Non cercarmi più."

La sua risposta tardò ad arrivare...

D:"Cosa? Perché ? Cosa è successo?"

Dopo quelle semplici domande decisi di non rispondergli più.

D'un tratto sentii qualcuno aprire la porta del bagno e sedersi sul pavimento, per poi appoggiare le spalle ad una parete, era lui...

Sono certa che sia lui, sento il suo stupendo profumo, è impossibile che sia qualcun'altro.

Misi il cellulare silenzioso, in caso che egli decidesse di scrivermi di nuovo, infatti lo fece...

D:"Lara... ti prego possiamo parlarne? Io... la prima volta che ti ho vista mi sei piaciuta tantissimo e non solo perché sei veramente ma veramente carina, se devo essere sincero amo di più il tuo modo di essere.
Mi piaci quando mi sorridi e anche quando fai la tipa strana e pazza allo stesso tempo.
Per me tu sei unica..."

Quando lessi quel messaggio a momenti non riuscivo più a respirare.

L:"Perché mi stai dicendo queste cose?"

D:" Perché sono le stesse cose che ti avrei detto se ci saremmo visti."

Lo sentii sospirare per poi uscire dal bagno, forse sapeva benissimo che ero qui e aveva fatto apposta a scrivermi, no... è impossibile che si fosse accorto di me.

Mi alzai da terra, per poi raggiungere il lavandino, il cuore mi batteva a mille; la domanda ormai era la solita
Adesso che faccio?

Presi un gran respiro e poi con determinazione decisi di uscire dal bagno e indovinate un po con chi mi scontrai...

Lui era li sulla soglia della porta, con le braccia incrociate e con il suo stupido sorriso affascinante di sempre, stava solo aspettando che la sua preda uscisse dal suo nascondiglio.

Ribelle fino alle ossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora