The Glade

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- Questa è la Radura. Alberi, campi che coltiviamo, la cucina, il Casolare.... tutto è nostro.- mi dice Alby osservando tutto dalla palafitta su cui siamo seduti. Ho i piedi che penzolano verso il basso. sono ad un'altezza di sette metri.... e soffro gravemente di vertigini. Distolgo lo sguardo da sotto per non rischiare di vomitare e lo soffermo sulle mura che si estendono intorno alla Radura. 

- Cosa c'è lì?- chiedo indicando i muri - cioè... oltre-

-non ti è dato saperlo.- Alby è diventato improvvisamente aggressivo, così distolgo lo sguardo e resto in un cupo mutismo.

- Vedi, qui dobbiamo sopravvivere al meglio con ciò che ci  mandano dalla scatola. all'inizio non fu facile ma.... ce la stiamo facendo, a poco a poco.- cerca di rimediare, ma io ho già capito che non sono la benvenuta qui.

- bene.- dice rialzandosi - domani comincerai i ''provini''per vedere che compito ti possiamo dare. 

scendiamo verso il prato e quando tocco la terra ferma tiro un sospiro di sollievo. si avvicina il ragazzo che mi ha tirato fuori dalla Scatola. 

- Ehi, vedo che ti reggi in piedi!- mi dice sorridendo. non riesco a ricambiare il sorriso così gli dico:- l'emozione del momento!- - piacere, io sono Newt- mi dice porgendomi la mano. - Elise- rispondo stringendogliela. - Bene Newt, vorrei che stessi un pò con la ragazza.... per non lasciarla disorientata- dice Alby allontanandosi. - Ma io...- prova Newt - Non provarci!- rimanda Alby ormai di spalle.

-Bene, io, te la Radura e un mucchio di ragazzini.... cosa c'è di più eccitante?- dice con falso entusiasmo.

- Nulla- dico distrattamente avvicinandomi verso una delle aperture del muro. -ehi ehi ehi... dove vai?- Newt mi prende per un braccio costringendomi a girarmi. - Non hai ancora finito il tour, devo mostrarti dove dormirai.-

mi conduce verso un ampio pezzo di prato occupato da sacchi a pelo. me ne consegna uno nuovo insieme a una coperta. - non è proprio un hotel a cinque stelle ma...- dice grattandosi la testa - .... potrebbe andare peggio!- concludo sorridendo. - Ahhh, ma allora sorridi!- scherza lui. mi sollevo da dove ho lasciato il sacco a pelo. - già, sorrido e so anche correre.... vediamo se mi prendi!- ridendo comincio a correre più veloce che posso, e quando mi volto vedo che zoppica vistosamente. mi fermo, forse non dovrebbe correre.

- Caspio, sei veloce! Batteresti Minho nel Labirinto!- dice cercando di prendere fiato. -Scusa?- gli chiedo. -che ho detto?- mi chiede sbiancando- che Labirinto?- mi volto automaticamente verso i muri con le porte. Ma certo... è un Labirinto. improvvisamente davanti ai miei occhi compaiono immagini, come dati e numeri di qualcosa di ignoto e uno schema che non ho mai visto.

a quel punto dalla porta davanti a me escono due ragazzi correndo. ci vedono e rallentano. hanno la stessa espressione degli altri questa mattina. - Aspetta, il pivello è una... lei?- chiede quello con i capelli rossicci e la pelle chiara. - Si Ben, chissà....- risponde Newt. 

L'altro ha i tratti del viso asiatici, è alto, con un bel fisico, i capelli scuri ed è a dir poco bellissimo. non so perchè lui mi squadra dalla testa ai piedi e mi guarda negli occhi.... non riesco a distogliere lo sguardo.


BENVENUTA ALLA RADURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora